WILL’O’WISP – Kosmo

WILL’O’WISP – Kosmo

Nome non nuovo quello dei Will ‘O’ Wisp. Il gruppo capitanato dal chitarrista Paolo Puppo  torna sulle scene con ‘Kosmo‘, LP uscito lo scorso 5 marzo per la Nadir Records. Per chi non li conoscesse faccio una breve parentesi biografica.

Nati nel lontano ’92 i nostri iniziano la loro attività musicale suonando psichedelia oscura fino poi ad entrare in contatto con il metal e il gothic. Nel ’94 arriva il primo demo, ‘Nocturnal Whispers’, che scatena reazioni positive in tutto l’underground; tanto che la prestigiosa rivista Metal Hammer li premia consacrando il loro demo “migliore del mese”. Nel ’97 esce il debutto ‘Enchiridion’ per la Pick Up Records, che registra ancora consensi positivi in ogni dove. Il secondo lavoro, ‘Unseen’, anche se datato ’98, esce solo nel 2002 (ora sotto la Beyond Productions) per ritardi dell’etichetta. Il gruppo quindi si scioglie a fine anni novanta per poi riprendere vita nel 2008 sotto un’altra veste. I fondatori Paolo e Fabrizio (chitarra e basso) radunano delle leggende del panorama italiano: dietro alle pelli Oinos (Sadist, Node), il bassista Jacopo Rossi (Nerve) e al microfono Deimos (ex Revenant).

Il disco ‘Kosmo’ esce quindi quest’anno per la Nadir Records. Dodici tracce di death super tecnico e aggressivo, ma allo stesso tempo molto melodico e suggestivo. E le suggestioni sonore iniziano quindi con ‘Mrtyu’, piccolo strumentale che introduce l’ascoltatore in mondi sonori orientaleggianti e minacciosi. Prologo al death sparato di ‘Five Colours’ che si forma su un tessuto musicale articolato e complesso fatto di batteria incessante, chitarre al massimo e la voce al vetriolo di Demios, da cardiopalma. La proposta musicale riecheggia al miglior death tecnico e ovviamente non si può non citare i maestri Cynic, Atheist ma anche e sopratutto quei gloriosi Death, del leggendario Chuck, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella scena estrema e non solo.

L’influenza del combo floridiano si sente nell’articolazione complessa delle partiture strumentali, nei continui cambi di tempi -tipici del genere- e nella performance vocale molto grezza e ruvida. ‘Six Forms Of Existence’ estremizza ancora di più ciò che ho detto prima, i suoni si fanno più intensi e il tecnicismo aumenta. Progressismi tecnici abbelliscono ‘Persecutions’ che introduce nell’apparato strumentale, le tastiere suonate in modo giusto, senza mai cadere nell’esagerazione o peggio nel banale. In ‘Choose My Matrix’ il discorso non cambia e ‘Going Back (My Samsara)’, introdotta da un lavoro tastieristico vicino a certe cose di elettronica, risulta ancora interessante per la musica proposta.

La title-track mischia sempre bene le suggestioni sonore create dalle tastiere, con il technical death. ‘Omi Mani Pad Me Hum’ presenta ancora al pubblico l’amore per le sonorità indiane, già introdotte nella prima track. Qui però presenti alla fine del brano. E ancora ‘A Place To Rebirth’ corre sugli stessi territori.
L’elettronica e “l’indian sound” tornano a fare capolino nell’atmosferica ‘Bardo Thodol’, strumentale. ‘The Thoroughness Of Throught’ e ‘Sumatra Buddhi’ chiudono in modo infallibile un vortice sonoro bestiale.

Veramente incredibili le performance individuali che, messe insieme, creano un amalgama sonoro micidiale. Paradossalmente qui la parola “esagerazione” quasi non esiste, gli assoli ci sono ma non eccedono, il tutto è calibrato nel modo giusto. Bravi gli Will ‘O’ Wisp, sicuramente una delle migliori realtà estreme del nostro paese!

A cura di Sonia SteelDiamond

  •  Band: Will’o’Wisp
  • Titolo: Kosmo
  • Anno: 2012
  • Etichetta: Nadir Music
  • Genere: Progressive/Technical Death Metal
  • Nazione: Italia

Tracklist:

  1. Mrtyu (Instrumental)
  2. Five Colours
  3. Six Forms Of Existence
  4. Persecutions
  5. Choose My Matrix
  6. Going Back (My Samsara)
    Part 1 (Mauna)
    Part 2 (Garuda)
  7. Kosmo
  8. Om Mani Pad Me Hum
  9. A Place Of Rebirth
  10. Bardo Thodol
  11. The Thoroughness Of Thought
  12. Sumatra-Buddhi