UNSCRIPTURAL – Oblivion

UNSCRIPTURAL – Oblivion

Gli Unscriptural sono una band calabrese attiva sin dal 1990, e dopo vari cambi di line up, due cambi di moniker (Harmful e Post Mortem), e due pubblicazioni ufficiali, oltre a vari singoli, arrivano quest’oggi a pubblicare ‘Oblivion’, un mini cd composto da cinque tracce ben strutturate, palesando sempre di più quello che aleggia sopra la band sin dalla propria nascita, ossia una forte passione per le situazioni horrorifiche.

Una sorta di sinistro carillon inizia il lavoro (Pact With Satan) dove subito prende piede il drummer, per poi partire all’attacco. Ma l’attacco non è un’assalto fine a se stesso, anzi, è la melodia a farla da padrona, unendo in modo perfetto ed equilibrato black metal sinfonico e death metal melodico di matrice svedese. Riff avvolgenti e possenti dove la base ritmica si articola in modo perfetto e la voce graffiante del front man si innalza in modo molto ispirato. Aperture melodiche tratte un pò dal metal classico si inseriscono, accompagnate anche dalle tastiere che vanno ottimamente a braccetto con la sei corde.

Su tutto un fortissimo alone sinistro ed horrorifico che governa la situazione, facendo insinuare nell’ascoltatore un certo disagio. Nella seconda metà del pezzo una soave apertura melodica porta alla presenza di una voce femminile che sono sicuro vi farà venire la pelle d’oca. L’alternarsi di parti più cattive con momenti melodiosi è qualcosa che la band ha saputo fare in modo perfetto, senza risultare mai scontata o già sentita. Certo ci sono riferimenti in alcuni frangenti a band più blasonate, immancabili del resto, ma la freschezza delle composizioni e la personalità della band è innegabile!

Segue, come logica vuole ‘Blood’, dove si nota inoltre un certo alone norvegese (intendendo alcuni piccoli riferimenti ai Carpathian Forest più melodici), ma senza mai mancare in personalità. Presente anche una certa vena che io definirei folk, ma in generale descrivere a parole un cd simile è qualcosa di difficile. Un lavoro composto da tantissime sfumature, dove tra death e black metal melodico si trovano sfaccettature heavy, gothic ed a volte accompagnate da riff thrasheggianti.

Un lavoro molto studiato quindi, dove la band non lascia mai nulla al caso, mostrandosi piena di ottime idee e sopratutto di ottima capacità tecnico-esecutiva. Ma sopratutto un alone mistico e sinistro costantemente presente, soprattutto nella successiva ‘Werewolf”, dove si trova una base di matrice gothic che poi lascerà subito spazio a cavalcate prese dal simphonic black, mostrando un’affiatatissima base ritmica, con un basso ed una batteria che riescono a convivere degnamente nello stesso spazio senza mai coprirsi a vicenda, lo stesso dicasi per gli altri strumentisti, tutti portatori di una grande bravura e riuscendo a convivere bene tra loro, grazie anche ad una buona produzione.

Durante il pezzo si arriva a situazioni molto heavy e per certi aspetti dal flavour power (che non è da intendere come influenza!). ‘The Ritual’ parte da una funzione religiosa registrata dove l’urlo di una posseduta dà la partenza a riff thrash aggressivissimi. Subito ci si ritrova però a situazioni sinistre da far paura, con sonorità epiche e maestose. Anche qui una cavalcata, ma più marcata del pezzo di prima, con una vena molto epica, come detto, per arrivare alla conclusione riprendendo la funzione religiosa dell’inizio.

In finale troviamo l’omonima track, ‘Unscriptural’, appunto, dalla durata di poco più di dodici minuti. Chiunque penserebbe ad un pezzo ripetitivo, o ad una suite noiosa, ed io non vi nascondo che pensavo proprio a questo. Ma dopo l’ascolto ci si ricrederà all’istante. Melodie avvincenti di pianoforte, sostenute da una morbida base ritmica fanno da tappeto per un emozionante ed ammaliante voce femminile dove subito dopo si parte con un’attacco di matrice heavy melodico e dove tutti i musicisti mettono in mostra le proprie qualità.

Una situazione dal flavour a volte progressivo, a volte epico, ma sempre emozionale, senza mai risultare ripetitivi. Sfido io a trovare un pezzo di tale durata che non risulti neanche per un istante ripetitivo o che non porti alla noia. Si arriva alla parte cantata con il frontman sempre in ottima forma che alterna grossi scream e oscuri growls, come a voler creare una specie di dialogo, almeno questo è quello che io ho percepito. Ottima anche la parte dove si mette in primo piano la tastiera.

Insomma un lavoro per cui serve poco parlare, anche perchè, le influenze sono così varie e ben miscelate che l’unica cosa che dovete fare è procurarvi questo mini cd ed ascoltarlo.

Un eleganza compositiva come poche se ne vedono oggi in giro. Sicuramente un cd che aiuterà la vostra mente a compiere viaggi epico-horrorifici da cui tornerete sicuramente molto soddisfatti!

a cura di Francesco “Chiodometallico” Russo

  • Band: Unscriptural
  • Titolo: Oblivion
  • Anno: 2011
  • Etichetta: Nessuna
  • Genere: Melodic Death Metal/Black Metal sinfonico
  • Nazione: Italia

Tracklist:

  1. Pact With Satan (guest female voice Roberta Serrao)
  2. Blood
  3. Werewolf
  4. The Ritual
  5. Unscriptural (guest female voice Roberta Serrao)

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