Qual è la prima canzone Rock della storia? I risultati di una lunga, estenuante ricerca.

Qual è la prima canzone Rock della storia? I risultati di una lunga, estenuante ricerca.

Cari amici rockers, vi siete mai chiesti quale fosse la prima canzone Rock della storia? Noi si, e per cercare di giungere a un esito (il più certo possibile) abbiamo effettuato alcune ricerche, avvalendoci di svariate fonti e differenti archivi della musicologia e storia della musica in generale.

Ci sono diversi pareri su quale sia la prima canzone Rock nella storia della musica, alcuni con un comune pensiero, altri discordanti per vari motivi, ma tutti con un comune denominatore, il germe della musica Rock vede la sua origine nel periodo ’40/’50 (e fin qui, ci saremmo arrivati un pò tutti, no?)

Ma alla domanda “qual è la prima canzone Rock della storia?”, ci si inizia a incamminare in un sentiero tortuoso di riflessioni e considerazioni, di lunghe ed estenuanti ricerche, che pare – oggi – siano arrivate a un punto abbastanza certo.

Comunemente, viene indicato come primo artista Rock il mitico Chuck Berry o l’altrettanto grande Jerry Lee Lewis o, ancora, Bill Haley. Ma ci sono artisti, antecedenti a loro, che hanno composto canzoni generanti il genere (scusate il gioco di parole). Teniamo conto che, in ogni caso, il Rock originariamente è “nero” – ovvero nasce dalla cosidetta musica nera, cioè Blues, R n’ B, Gospel, Jazz, Soul e Swing.

Diversi studiosi (ed appassionati) si sono lanciati alla ricerca della prima canzone Rock della storia, tenendo in considerazione alcuni punti che, successivamente, divennero anche caratteristiche stilistiche del genere musicale interessato.

Con molte voci concordanti, viene ritenuta generalmente la prima canzone Rock della storia ‘Rocket 88’ di Jackie Brenston e Ike Turner del 1951 – definita anche come prima canzone nella quale venne inserita una chitarra “distorta” – ma altri studiosi, ritengono che si debba andare ancora indietro nel tempo per trovare la risposta giusta (o, almeno, la più corretta possibile).

Tra questi ultimi “obiettori” vi è l’autorevole Professore Joseph Burns, insegnante e ricercatore presso l’Università della Louisiana, sostenendo – dati alla mano – che la prima canzone Rock della storia sia stata ‘That’s All Right’ di Arthur Crudup pubblicata nel 1946. (Si, proprio quella riproposta successivamente da Elvis Presley, che la portò all’attenzione del grande pubblico e dei media).

Illustrando l’esito della propria ricerca, il Prof. sottolinea come ‘That’s All Right’ contenga tutte le caratteristiche che possano definirla una canzone Rock (e la prima con le stesse in quel tempo)… Chiari origini blues arricchita da inserti sonori di matrice country, con alcuni lievi accenti jazzistici, e influssi gospel e folk. Inoltre, il pezzo in questione – spiega Burns – conterrebbe il primo assolo di chitarra nella storia del Rock.

Sembrava che la grande ricerca fosse giunta al termine, ma poi venne messo in discussione tutto con ‘Roll ‘Em Pete’, brano di Pete Johnson e Big Joe Turner registrato nel 1938.

Sebbene nella canzone non sia presente alcuna chitarra, tra quelli che vengono definiti “elementi chiave” del Rock, il ritmo e la composizione sono dei risultati che riportano immancabilmente a ciò che avvenne da lì in avanti nella musica.

In ‘Roll ‘Em Pete’ ci sono forti giri di Blues con trascinanti influenze swing – che saranno caratteristiche ben presenti nel Rock per i due decenni successsivi (vedasi, ad esempio, le canzoni di Jerry Lee Lewis e dell’immortale Elvis, tra i tanti).

Bene. Credo che, allo stato attuale, si possa definire quest’ultima come prima canzone Rock della storia, con le dovute riserve. Di certo, stare qui a fare un’attenta analisi a ritroso nel tempo comporterebbe un enorme spazio – e di certo non basterebbe un semplice articolo come quello che state leggendo. Ma di base, abbiamo trovato il punto di partenza; da dove tutto ebbe inizio… forse!

Se volessimo allungare il discorso, ci sarebbe anche da capire cosa veniva (e viene, spesso) definito Rock, ma andremmo ad intavolare un discorso quasi infinito… meglio terminare qui!

Alla prossima!

 

A cura di Francesco P. Russo