PERVERSION 99 – Belle Epoque
Ci giungono quest’oggi i giovani romani Perversion 99, una band attiva dal Settembre del 2012 che dopo un anno dalla formazione si propone su disco con ‘Belle Epoque’, l’Ep di debutto che oggi prendiamo in esame. Il dischetto è stato registrato presso il Music Garage Studio di Roma, autoprodotto e vede i quattro membri della band Matteo Dalainon (voce), Gabriele Ariolfo (chitarra), Simone Stramaccioni (chitarra) e Francesco Vinci (basso) accompagnati per l’occasione dall’amico Andrea Iannello dietro la batteria. Vediamo dunque il contenuto di questo Ep ben confezionato…
‘The Art of War’ è un brano thrash metal american style, diciamo con influenze a metà tra certi Testament e certi Slayer, con dei riff monolitici che fanno bene il loro lavoro. Tra la sfuriata iniziale e l’accelerata finale vi è un intermezzo dove a mettersi in primo piano è una chitarra acustica, con il cantato che da incazzato si trasforma in una sorta di narrazione. Non ci vuole molto per far si che parta la chitarra solista con un buon assolo, seppur nulla di fenomenale, proposto in un momento dalle tinte heavy. Un brano molto articolato e ben suonato. Dove tra una pogata e l’altra avrete qualche istante per fermarvi e riprendere aria con belle melodie.
Segue a ruota ‘Blindin Sheep’ con alcuni riffoni massicci che preparano ad un atteso attacco violentissimo, ma senza che questo si presenti. La band ha preferito muoversi in territori più melodici di quello che ci si aspetterebbe; certo creando un pezzo sicuramente non male, ma non per come ci si sarebbe attesi dall’introduzione. Tuttavia il brano è apprezzabile; sonorità con alcuni riffs a metà tra certo “nu” e alcuni aloni sonori pallidamente “crossover” (da notare le virgolette), comunque d’effetto seppur le idee presenti andrebbero un po’ sistemate meglio, secondo me.
Su circa otto minuti e mezzo si srotola ‘The Crimson Sultan’ – brano molto vario che passa da momenti dal sapore thrash a soluzioni di matrice heavy fino a giungere ad aperture melodiche dalle tinte orientaleggianti – queste interrotte bruscamente da sfuriate mitraglianti che precedono l’ascesa del muro sonoro ben corposo costruito dalle due asce.
Come per il pezzo precedente, le idee ci sono e valgono, ma forse i Nostri hanno messo troppa carne al fuoco, portando durante l’ascolto ad una certa “instabilità” dell’attenzione, facendo risultare la fruizione poco fluida. Idee come quelle presenti su questo ‘Belle Epoque’ andrebbero forse “studiate” per un po’ più di tempo in maniera da esser messe su disco in maniera più convincente, ma ciò non toglie le qualità di cui i musicisti dispongono che credetemi non sono poche.
In conclusione dell’Ep si ritorna in territori più guerrafondai con ‘Fear The Giant’; alcuni influssi musicali mi hanno fatto pensare ad alcune composizioni degli Anthrax per certi aspetti ed alcune dei vecchi Metallica per altri, ma è da ammettere che i Perversion 99 mettono anche farina del loro sacco.
Un bel pezzo con ritmiche martellanti e chitarre belle taglienti, condite da un bell’assolo. Sempre in linea il cantato con vena aggressiva e ben impostato.
Traendo le mie considerazioni, sicuramente un Ep di debutto con ottime idee, ma spesso non poste in maniera del tutto convincente. Certamente non un dischetto da sottovalutare per un debutto che promette bene, se i musicisti sapranno scegliere ponderatamente la via da seguire definendo un po’ meglio dove voler andare.
A cura di Francesco “Chiodometallico” Russo
- Band: Perversion 99
- Titolo: Belle Epoque
- Anno: 2013
- Genere: Heavy Thrash Metal
- Etichetta: Nessuna (ora L.A. Riot Survivor Records)
- Nazione: Italia
Tracklist:
- The Art of War
- Blind Sheep
- The Crimson Sultan
- Fear The Giant
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.