OTHISMOS – Demo

OTHISMOS – Demo
 Gli Othismos registrano questo CD tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 nella loro Montepulciano, e decidono di rilasciarlo con licenza Creative Commons (scaricabile liberamente da SoundCloud): una scelta piuttosto significativa oltre che coerente, se vogliamo, con lo spirito DIY (Do IT Yourself) che in Italia conobbe il proprio splendore, all’interno della scena punk, durante i troppo bistrattati anni 80.

In effetti il sound del gruppo – ruvido, grezzo e primitivo quanto basta – sembra tributare molto i grandissimi Negazione, e questo si nota sia nella produzione apertamente low-fi (ma non per questo poco valida, a mio avviso) che nella scelta di impostare ritmiche mai monotone e sempre velenose. L’accompagnamento delle voci di Caino e Luca, sempre molto abili a fornire la giusta intensità a tutti i brani, si sposa alla perfezione con la scelta di sonorità che, in questa sede, sembra più premeditata che dovuta al solito “voler registrare un demo”.  In questo senso il brano di apertura “Orizzonti del declino” si mostra debitore di quel tipo di sonorità (la band di Tax ma anche Declino, Arturo…) che gli appassionati ben riconosceranno: un revival del punk più schietto mai concepito, e che mostra aperture nelle direzioni meno scontate. Di fatto, a volere essere critici, solo alcuni brevi passaggi suonano inevitabilmente un po’ “già sentiti”, mentre la maggioranza del disco si rivela piuttosto valida e quasi sorprendente. 
Registriamo picchi di qualità, per citare due esempi concreti, in “Beatrice” e “Questo negozio è ariano“: quest’ultima finisce per “dilaniare” una base di ritmica blues rendendola aggressiva, corrosiva ed acidamente rivolta al triste conformismo di certuni (“un grande gregge di pecore che pascolano beate, non c’è bisogno del pastore perchè sono già ammaestrate“). 
Altro pezzo significativo è poi l’apparentemente meno immediata “Progenie di Icaro“, con un riff vagamente dissonante che poi si scatena, come sempre, nella sua essenza puramente punk-hardcore. Senza essere ancora pervenuti alle esasperazioni che hanno reso famose (si fa per dire, ovviamente) band come Los Vaticanos o Cheetah Chrome Motherfuckers, possiamo dire che gli Othismos, nonostante il monicker apparentemente “innocuo” (che comunque significa “oplita”, ovvero soldato di fanteria), siano decisamente sulla buona strada, in una giusta via di mezzo tra “tradizione” e sperimentazione. 
Sarà certamente interessante ascoltare le loro prossime produzioni, magari con una qualità audio leggermente superiore: ma, in fondo, per il tipo di genere in questione può andare benissimo anche così.

A cura di Salvatore Headwolf
Band: Othismos
Titolo: Demo
Anno: 2012
Etichetta: Autoprodotto
Genere: Punk/Hardcore
Nazione: Italia

Tracklist:
1- Intro
2- Orizzonti del Declino
3- Progenie di Icaro
4- Beatrice
5- Il partito del Diavolo
6- Questo Negozio è Ariano
7- Lo Schianto Sul Muro
Lineup:
Caino – basso, voce principale
Luca –  chitarra e voce
Giacomo – batteria