OSSELTION – Last Words
Ulag, non è certo uno sprovveduto in ambito metal; già attivo in band quali No Lost, Slaves, KaosEngine, Scala Mercalli, Feasting ed Hoxxis, il Nostro decide di dar luce (oscura) al progetto Osseltion, dove lo troviamo impegnato alle chitarre, voce e synth.
Nato in modo embrionale nel 2006, il progetto prende definitivamente forma nel Marzo 2008, con l’ingresso in formazione del bassista Grak e del batterista Ruglud (Feasting). Pubblicato sotto l’egida di SG Records, in data 12/10/2012 e distribuito da Andromeda/Bertus, questo ‘Last Words’ palesa tutta la passione di Ulag in ambito estremo, mostrandoci tutte le sfaccettature del suo personale concetto di estremismo sonoro.
Un death-metal compatto, a volte “groovoso” ed altre squisitamente tecnico, viene influenzato e contaminato da sporadiche e piacevoli iniezioni di musica electro-industrial, dove la violenza sonora “moderna” e cybernetica va a confondere, “sporcare” e paradossalmente in questo modo a rafforzare, la struttura più propriamente metal.
Molto presenti le tastiere, che non hanno qui un ruolo dominante o prettamente solista, ma che si “accontentano” di sottolineare i temi principali con eterei ed a volte (ammettiamolo) scontati tappeti sonori. Difficile trovare dei paragoni per meglio farvi “capire” la musica (che compito ingrato quanto difficile e sminuente per gli artisti stessi è quello di “spiegare” l’arte), potremmo parlarvi di blast beat alternati a pattern di batteria mutuati dai Fear Factory, stop and go ritmici presi di peso dalla scena svedese e un growling forse a volte esageratamente ferale, complice anche una produzione delle voci non proprio eccellente.
Sembrano sprecate alcune occasioni di rendere i brani memorabili e memorizzabili: sono presenti diversi episodi in cui la tastiera sorregge il tutto (se pur in modo molto povero) e la chitarra potrebbe trovare potenzialmente il suo spazio per donarci parti soliste melodiche, che altro non farebbero che imprimere in modo indelebili il brano nella nostra mente. Le occasioni sprecate e le ingenuità sembrano a volte prevaricare quanto di buono proposto dal combo, che tra influenze “schuldineriane” ed un approccio modernista ci propone per ora un prodotto piacevole, ma con gli ingredienti non ancora ben amalgamati.
C’è qui tutta la voglia di dimostrare e di mostrarsi, dove è palese la passione dei Nostri per il thrash metal (‘Chains Of Iconoclast’) ad esempio, ma forse mal dosata e poco sapientemente collocata.
Al termine di questo articolo tutto si può ricondurre seguendo una parabola esplicativa culinaria: non bastano solo dei buoni ingredienti, serve saperli dosare, amalgamare e infine proporre in un piatto completo ed appagante. Noi metallari non usiamo le papille gustative, ma ovviamente i nostri padiglioni auricolari sempre più sollecitati da molteplici proposte e conseguentemente sempre più viziati.
Gli Osseltion sono un buon gruppo che qui ha scattato un’istantanea della propria idea musicale senza metterla sufficientemente a fuoco. Potete fare di meglio, molto, molto meglio.
a cura di Alberto Biffi
Band: Osseltion
Titolo: Last Words
Anno: 2012
Etichetta: SG Records
Genere: Sperimental Death Metal
Nazione: Italia
Tracklist:
1- Halls Of Deformity
2- Within
3- Different Vision
4- Psychotic Frames
5- Chains Of Iconoclast
6- Speed Crusher
7- Sacred Flames
8- Inferno 34
Lineup:
Ulag – voce, chitarre e sinth
Grak – basso
Ruglud – batteria
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.