ONATEM – Extreme Effusions Of Violence
Gli Onatem sono una band formatasi nel 2005, con un ep del 2008 ed una vivace attività live alle spalle, oltre che alcune partecipazioni a varie compilation. Lo scorso 2010 i nostri si ripresentano al pubblico con questo ‘Extreme Effusions Of Violence’ di cui oggi vi propongo un’analisi…
Dopo un sinistro intro si parte alla carica con ‘Armageddon’, con tempi cadenzati ma possenti, dove sin da subito si scaglia la voce del frontman, un urlato incazzato e cupo che potrebbe far venire in mente Phil Anselmo.
Ad accompagnarlo una buona base ritmica e dei riff che paragonarli ad un macigno sarebbe un eufemismo, per quanto risultino essere pesanti.
Dopo un assolo inserito abbastanza bene si giunge lentamente alla fine del pezzo.
Ammetto anche che durante il ritornello venga quasi istintivo alzare la mano e fare le corna.
Durante il pezzo sono presenti alcuni stacchi dai quali la band riprende lasciando la chitarra libera di “divertirsi”, riuscendoci anche bene. Certo, forse un pò più di personalità non sarebbe male, giusto per non rimanere incagliati in mezzo ad altre centinaia di band simili.
‘Another me Killing God’ parte con una specie di “cavalcata” potente, accompagnata da graffianti chitarre, per poi aprirsi ad una situazione thrash dal flavour moderno ed alcune trovate della sei corde che per molti aspetti, emette alcune influenze prese dalla tecnica di Mr. Zakk Wilde.
Tempistiche che risultano a volte psicotiche, appesantite in questo senso dal cantato rabbioso che in certi punti sfiora l’isteria.
Piccolo stacco dopo la seconda metà del pezzo per ripartire con mid tempos martellanti che dal vivo scateneranno innegabilmente un bel headbanging.
Continuo a considerare però, che l’ascolto del cd potrebbe risultare superfluo ed a volte ripetitivo per chi ha già ascoltato le tante altre band simili a questa che sovraffollano il panorama italiano e non.
Da sottolineare però, c’è anche l’ottima preparazione di tutti gli strumentisti ed una produzione davvero ben riuscita che mette a giusto livello ogni membro della band. Per non tralasciare l’inequivocabile passione ed attitudine che i nostri riescono a mostrare!
Si arriva a ‘Desolation’ che mi spiazza, poichè il pezzo parte con una chitarra pulita, un cantato calmo ed una certa melodia a mio avviso vincente, dal sapore vagamente southern.
Un pezzo su cui la band potrebbe prendere in seria considerazione l’eventualità di costruirci sopra un seguito per quel che riguarda i loro futuri pezzi.
Una miscela davvero intrigante di southern metal miscelato a situazioni groove (o post-thrash se preferite), da annoverare indiscutibilmente come punto saldo del cd, dove troviamo anche un emozionante assolo di chitarra, che, per quanto nulla di strabiliante, riesce a farsi piacere, ed ammetto che ho riascoltato questo pezzo più volte rispetto a tutti gli altri presenti nel disco.
Si ritorna nelle situazioni precedenti invece con ‘Torch Of The Dark’, mettendo nuovamente in mostra la violenta capacità degli Onatem, ma, ripeto nuovamente, per quanto bravi possano essere c’è davvero una mancanza di personalità che suggerirei di sistemare.
Sulla stessa corrente segue e conclude il lavoro ‘The Art Of Deception’, sempre con un massiccio thrash dal flavour moderno, come detto prima, ma con richiamo anche alla vecchia scuola.
Arrivando al conto……
Se amate band come Pantera, i Meshuggah delle situazioni più lente e morbose, alcuni lavori dei Fear Factory, i Lamb OF God e la scuola thrash meno datata credo il disco potrà piacervi, ma non attendetevi assolutamente nulla di nuovo!
1- Intro
2- Armageddon
3- Everything is Unknow
4- Another me Killing God
5- Desolation
6- The Torch of The Dark
7- The Art of Deception
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.