OBSCURITY – Vintar

OBSCURITY – Vintar

 

ObscuritySettimo album per gli Obscurity che, nel corso degli anni, non hanno mai abbandonato il loro tipico sound Death / Black / Epic / Viking Metal. Il titolo scelto ‘Vintar’ deriva dal germanico antico ripreso poi dallo scandinavo e significa, ovviamente, ”Inverno”.

Si tratta  di un interessante concept album sulla mitologia nordica, ambientato nell’epoca di Midgard, dopo il Ragnaroek; dunque in un periodo difficile pieno di battaglie e soprattutto di resistenze alla tirannia degli dei, ma anche a quella umana.

Fondamentalmente, ‘Vintar’, è il racconto di questa avventura dal punto di vista di cinque guerrieri (i componenti stessi della band), espresso sinteticamente  nell’art cover, rappresentati di spalle. Ed ecco che le popolazioni sopravvissute marciano verso Wodanheim tra il gelo dell’inverno lasciandosi alle spalle il vecchio continente ormai abbandonato tra sanguinose guerre. L’incipit della narrazione è affidato a ‘Schicksal der Götter’, traccia d’impatto e che imposta il mood del progetto fin dalla prima blastata. Dopo il breve riassunto sul fato degli dei, ‘Naglfar’ è dedicata all’omonima nave infernale la quale, secondo la mitologia, fu costruita con le unghie dei morti per trasportare le creature del Caos. Dal suo completamento ebbe inizio il Ragnaroek.

Con linee vocali doppiate in scream e growl  termina anche questo racconto e la successiva ‘Nebelwelt’ rappresenta la traccia del passaggio tra vecchio e nuovo mondo. Non a caso ‘Wodanheim’ è il nome del nuovo continente e l’ingresso in questa nuova Era è scandita dal Growl accompagnato dalla batteria. Il sound duro e diretto comunica il vero e proprio inizio dell’album, le corde giocano sulle scale componendo i riffs che concludono la traccia in fade out. Più ritmica è ‘Alter Feind’ il cui testo affronta il lato marcio e corrotto dell’ecclesiastico che impose la propria religione con la forza  motivando ancor più lo scontro bellico e con il quale fronteggiarsi anche dopo il Ragnaroek. ‘Vintar’, title track, è un inno all’inverno che viene evocato nel monologo di uno dei cinque guerrieri Tenkter (già introdotto nella quarta traccia) pronto a difendere il popolo. La sezione ritmica è ben bilanciata sicchè da non appesantire o coprire voci e strumenti solisti.

A dividere in due parti l’album è la break track ‘Dominium’ in quanto  l’omaggio alla stirpe dei guerrieri Bergisch le viene affidato su un tappeto di riffs a cavallo delle pelli. Tema importante dato che i Bergisch combattevano in nome di valori quali libertà e sincerità, che diventeranno esemplari e la cui storia verrà paragonata alla sovranità del leone nella savana. Blastate, numerosi cambi di tempo  e riffs taglienti costituiscono la struttura di ‘Alte Zeichen’ che riporta al concept analizzando l’affascinante storia dei simboli antichi di scrittura e comunicazione. Il songwriting è legato a quello della quinta traccia, entrambi lanciano il messaggio secondo il quale nel mondo, pur essendo sotto diversi tipi di dominio, ci saranno sempre speranze e credenze pronte a ribellarsi al male.

‘Sieg oder Niedergang’ è il punto di vista di un altro guerriero Tenkterer. Il sound, seppur crudo e brutale, è intriso di forti emozioni e accompagna il testo dedicato al desiderio di rientrare nel Wodanheim dopo aver combattuto la sanguinosa guerra sopravvivendo al Ragnaroek. Asce pesanti, ma allo stesso tempo veloci, fendono ‘Legiones Montium’, ultima battaglia e marcia delle forze di Wodanheim il cui riflesso si specchia nel testo. Il secondo break è l’ultima traccia ‘Legiones Montium’, il cui intro lento si riversa in un fiume di blastate  a sostenere il mood energico e vittorioso: segna la fine della battaglia, la libertà del popolo, la caparbietà e l’impavidità dei guerrieri Tenkterer e la vittoria sui nemici nonostante le gravi perdite durante il conflitto. E’ proprio ad esse che è dedicato il testo cioè a chi è morto sacrificandosi in nome della giustizia e della libertà.

‘Vintar’ è il frutto di una vera e propria battaglia e resistenza contro le influenze distruttive esterne. Affronta il lato “invernale” di molti temi attuali sapendo adattare il tutto al proprio genere tipico, particolarmente adatto alla scelta del concept e intensificato da quella della lingua madre tedesca .

A cura di Benedetta Kakko Delli Quadri

  • Band: Obscurity
  • Titolo: Vintar
  • Anno: 2014
  • Genere: Epic/Death/Black/Viking Metal
  • Etichetta: Trollzorn-SMP Rec
  • Nazione: Germania

TrackList:

  1. Schicksal der Götter
  2. Naglfar
  3. Nebelwelt
  4. Wodanheim
  5. Alter Feind
  6. Vintar
  7. Dominium
  8. Alte Zeichen
  9. Sieg oder Niedergang
  10. Feld der Ehre
  11. Legiones Montium