MUNRUTHEL – Epoch of Aquarius

MUNRUTHEL – Epoch of Aquarius

Proviene direttamente dalla scena estrema ucraina ‘Epoch of Aquarius’, il terzo album dei Munruthel, che mescola alla perfezione black sinfonico, epic e folk metal. Questa è una ristampa, in quanto la prima edizione è datata 2006. 

Apprendo che all’epoca fu prodotta in sole mille copie e non uscì dai confini della ex URSS, quindi questa nuova edizione è un pò il vero debutto. 

Nonostante l’incomprensibile lingua madre, questo album presenta dei pezzi molto belli, dove Vladislav alterna clean vocals a screaming in classico black metal. Entusiasmanti i pezzi epici e trascinanti come ‘Epoch of Aquarius’ o ‘Echo Of The Forgotten Battles’, anche se garantisco che è tutto l’album ad essere su livelli qualitativi molto alti. Tra i punti di forza vale la pena segnalare le trame di tastiera e le numerose sinfonie presenti, una solida e aggressiva base ritmica, un paio di assoli interessanti, epici cori, spezzoni di flauto, momenti ricchi di sonorità acustiche e grazie ad una produzione giustamente grezza e allo stesso tempo “bombastica”, l’album scorre che è un piacere.

L’album si apre con ‘On The Verge Of The Worlds (Prologue)’, un intro in cui possiamo udire nitriti di cavalli, spade che cozzano su scudi e tutto ciò che riporta ai campi di battaglia. La seconda metà dell’intro assume un’aria sognatrice grazie ad una voce femminile e ad un delicato accompagnamento strumentale, il quale si lega alla trama di piano della prima canzone, ovvero ‘The Raven Croak’ dove la tastiera accompagna il duro riffing della chitarra: qui possiamo assistere alla prima ‘dualità’ vocale (clean/screaming) di cui parlavo prima, che ho trovato semplicemente entusiasmante, grazie anche alle parti sinfoniche a dir poco epiche. 

‘In Leaves’ Whisper Or In Bursts Of The Thunder…’ parte alla carica, veloce e aggressiva, molto black metal, ma sempre piena di epicità. Stupende qui le parti pulite, l’impeto sonoro e la potenza che la batteria e il basso riescono a sprigionare assieme. Con il passare dei minuti le sinfonie e i suoni della tastiera diventano unici padroni della scena in concomitanza con la voce acida del cantante, in poche parole veramente un bel pezzo. ‘Epoch Of Aquarius’ inizia contastiera tipo film horror, e le urla strazianti di Vladislav, non sono certo più rassicuranti! Il brano parte lento e, dopo un break di flauto (sì avete letto bene…), il pezzo si estremizza alla grande. 
Tocca alla strumentale ‘I Was Confided By Dawns…’ farci riprendere il fiato, anche se è comunque veloce e presenta dei tecnicismi chitarristici e della sinfonie molto power metal, dove è da segnalare una presenza quasi da protagonista del flauto. E’ sempre uno strumento a fiato ad aprire ‘Echo Of The Forgotten Battles’, canzone che presenta alternanze tra la componente black più grezza e le parti acustiche più folkloristiche e delicate, queste ultime seguite da ottime clean vocals, cori e parti narrate. 
L’inserimento delle tastiere aiuta ad aumentare l’atmosfera battagliera che si respira ascoltando questo pezzo. L’album vero e proprio si chiude con ‘On The Verge Of The Worlds (Epilogue)’, introdotto da lente note di piano a cui via via si aggregano i vari strumenti, con l’immancabile flauto che ci introduce nelle parti più estreme di un brano molto bello. Ma non è finita qui…

Questa nuova edizione si avvale anche di due cover: la buona ‘Black Sun’ dei Dead Can Dance e la lunghissima ‘Tonhet’ dei Burzum, quasi tredici minuti di musica ambient ostica alle mie orecchie. Non c’è da stupirsi di questa scelta, visto che nel 2011 i nostri hanno dato alle stampe ‘The Dark Saga’, un album dedito proprio a sonorità ambient (e quindi mi chiedo il prossimo album che direzione prenderà tra i due, apparentemente, incompatibili mondi).

Ammetto di non aver mai sentito parlare prima dei Munruthel, però grazie a questa recensione, ho avuto la possibilità di ascoltare un album molto bello che piacerà a tutti coloro che amano il battle metal di Ensiferum e Turisas, il black sinfonico dei Dimmu Borgir e specialmente il black/folk/viking degli Ancient Rites. 

O più semplicemente a chi ama il buon metal…
a cura di Iron Jo
Band: Munruthel
Titolo: Epoch Of Acquarius
Anno: 2012 (reissue)
Etichetta: Svarga Music
Genere: Folk/Pagan/Black Metal
Nazione: Ucraina
Tracklist:

1- On the Verge of the Worlds (Prologue)
2- The Raven Croak
3- In Leaves’ Whisper Or In Bursts Of The Thunder…
4- Epoch of Aquarius
5- I Was Confided by Dawns…
6- Echo of the Forgotten Battles
7- On the Verge of the Worlds (Epilogue)
8- Black Sun (Dead Can Dance cover)
9- Tomhet (Burzum cover)

Lineup:

Vladislav “Munruthel” Redkin – voce, batteria e tastiere
Wortherax – chitarra
Istukan – chitarra e basso
Ann – flauto
Vel – cori