LOW – Hey What
Il tredicesimo album dei Low, ‘Hey What’, è allo stesso tempo schiacciante e terribilmente bello.
Per tutto il tempo, sembra che il terreno si sgretoli costantemente e si muova sotto i nostri piedi, mentre le emozioni si riversano in modo caotico e sbalordito prima ancora che le si possano elaborare. È musica che ti fa sentire qualcosa di invadente e nuovo, quasi realizzato pensando esclusivamente a questo imperativo.
Con ‘Hey What’, il duo Sparhawk e Parker (quest’ultima purtroppo ci ha lasciati lo scorso novembre) ha trovato un punto debole tra la bellezza e il rumore. C’è una tensione creativa febbrile presente in tutto il lavoro, un tira e molla tra gli opposti: caos e controllo, sfida e sensibilità, punizione e redenzione.
Per ogni feroce eruzione di feedback, c’è una rinascita di calde armonie organiche; per ogni battito di un minuto di un solitario beat percussivo, una lussureggiante raffica di sintetizzatori. Questa è una registrazione che si diletta nelle possibilità della dichiarazione di intenti lunga un album, girando su se stessa e scorrendo da una canzone all’altra, a volte dolcemente, a volte in modo stridente, ma sempre con l’obiettivo di un insieme coeso.
Tutto è, in effetti, un mosaico instabile di stati d’animo e significati contrastanti. Fare musica che può davvero sorprenderti per 13 album e 28 anni di carriera è una testimonianza della continua dedizione di Alan Sparhawk e Mimi Parker al loro mestiere.
A cura di Antonello Sambucci
- Band: Low
- Titolo: Hey What
- Anno: 2021
- Genere: Post-Industrial/Ambient Pop/Experimental Rock/Drone
- Etichetta: Sub Pop
- Nazione: U.S.A.
Tracklist:
- White Horses
- I Can Wait
- All Night
- Disappearing
- Hey
- Days Like These
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There’s a Comma After Still
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Don’t Walk Away
- More
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The Price You Pay (It Must Be Wearing Off)