JOHN GALT – Served Hot
Arrivano dall’Ucraina e, con un monicker ispirato al personaggio di John Gält, protagonista del famoso libro di Ayn Rand, ‘Atlas Shrugged’, ci propongono il loro primo full-lenght ‘Served Hot’. Titolo e art cover dell’album sono la prova inconfutabile che ci si trova di fronte a una band dal genere glam/hard rock.
Il breve Intro ‘JGS’ gioca con uno zapping di canali radio ed è l’ultima voce, con la domanda “Who is John Gält”, che lascia spazio alla seconda traccia ‘Riot Radio’. Le linee di basso scandiscono e incidono da subito in modo professionale e si legano in altrettanto modo alla sezione ritmica sostenuta dalle chitarre che costruiscono riffs molto heavy. Segue ‘(One more)Punk Rock Anthem’ il cui sound si presta molto bene al titolo scelto. Veloce e vitale, è perfetta per un ottimo rock’n’roll acrobatico. Le chitarre si sfidano con una corsa ad assoli e il risultato è molto promettente. In ‘Undeniable’ si riscontra il mood heavy e roccioso Old School ,per cui anche la voce è più grintosa, nel quale trova spazio il tipico momento da headbanging sull’assolo intrecciato ad opera delle chitarre.
Stesso stile per la quinta traccia ‘White Widow’ in cui le signore a sei corde sono molto decise e stridenti. Il tocco di classe giocoso è nella parte finale in cui le tastiere accennano pochissime note alte, ma al posto giusto. Diversi toni di colore sporcano e caratterizzano la linea vocale di ‘LZ is Hot’ che non abbassa il livello fin’ora raggiunto. Segue ‘When Nature Calls’ aggressiva, acrobatica e graffiante con cambi di tempo e assoli che si ritagliano il loro dovuto spazio. Un intro lento apre ‘Burn (Nothing in the End)’ che si sviluppa su riffs di chitarra pesanti e marcati dal basso che sa come enfatizzarli. Un bell’assolo fa capolino e si appropria di un momento più pacato, concesso dalla sezione ritmica, fin quando non sopraggiunge l’assolo della seconda chitarra pretenziosa di incastrarsi nella parte finale con un ottimo risultato.
Mood meno pesante anche per la nona traccia ‘Bad Brotherhood’ che viene spezzato dai virtuosismi vocali. Gli stessi virtuosismi che si spingono a tratti anche su toni più alti nel brano ‘On The Loose’, tutto da ballare, che chiude degnamente questo bell’album . Un album in cui si sente molto l’influenza Old School di band come Motörhead, Mötley Crüe, ma anche Deep Purple, Reckless Love e il glam metal moderno svedese, ma che, tutto sommato, è diretto e suona bene. Il songwriting gira intorno a tutto ciò che è Rock’n’Roll nel senso concreto del termine, sicchè è un album che si presta anche molto agli ascolti “on the road”.
a cura di Benedetta Kakko Delli Quadri
- Band: John Gält
- Titolo: Served Hot
- Anno: 2013
- Genere: Glam/Hard Rock
- Etichetta: Street Symphonies Rec.
- Nazione: Ucraina
Tracklist:
- JGS
- Riot Radio
- (One More)Punk Rock Anthem
- Undeniable
- White Widow
- LZ Is Hot
- When Nature Calls
- Burn(Nothing In The End)
- Bad Brotherhood
- On The Loose