IRIJ – Same Zgode…

IRIJ – Same Zgode…

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Sensuale, romantica, dolce e con la voce piena di emozioni, questa è la linea guida del secondo lavoro da solista di questa giovane donna che abbiamo ammirato sui più famosi palchi di musica Folk Metal.

Dietro a questo nome si cela la talentuosa (e amata dagli ometti) ex violinista degli Eluveitie, Meri Tadic, che dopo l’uscita del primo ep da solista risalente al 2009 sotto una veste completamente differente da quella a cui ci ha abituato, ci propone questa nuova avventura musicale (scelta che è stata la principale causa della separazione dalla band folk metal svizzera)

Chi si aspetta di ascoltare questo album pensando di trovare musiche e arrangiamenti che caratterizzano lo stile della band di provenienza è molto lontano da quello che Irij ci propone in ‘Same Zgode’, che tradotto dal bosniaco significa “stessa occasione”.

Già dalle prime note si respira l’aria dei balcani e la lingua croata, a volte considerata molto dura e spigolosa, si sposa in modo molto dolce e naturale con le atmosfere date dal violino.

Ad occhi chiusi non si fa fatica ad immaginare una donna che racconta l’amore verso la sua terra e le sue origini.

L’album nel suo insieme sembra non avere pause tra una canzone e l’altra, portandoti di forza dentro la scoperta di suoni tradizionali e partiture di violino di una forza inaudita, si passa da un brano lento e romantico a una ballata che non ti lascia ferma sulla sedia. Canzoni in lingua croata si sposano con quelle in lingua inglese senza che l’orecchio possa accorgersene.

Due sono le canzoni che colpiscono il mio orecchio più di altre e che soprattutto rimangono nella mia mente provocando un continuo canticchio, la prima è ‘Nevenko’, canzone scelta per il video ufficiale, dove un intro di chitarra acustica lascia il posto alla melodiosa voce di Meri. Subito si riconoscono i punti forti di Irij, la voce e il violino, che per tutto il brano danno l’impressione di regalarci un duello/duetto perfettamente bilanciato, senza mai sovrapporsi, come a dimostrare che dove non arriva l’emozione data dalla voce umana può arrivare  la voce del proprio strumento.

La seconda, ma non per importanza, è ‘Irudica’ dove il ritmo comincia già ad entrarti dentro dalle prime note, la voce si accosta alla chitarra coinvolgendo, in alcune parti, il violino e rendendo il tutto un esplosione di ritmi e colori che non possono che portare direttamente l’ascoltatore nel centro di una festa di folclore.

Due parole anche sui guest che hanno partecipato all’album:

  • Ivo Henzi (Eluveitie / Forest Of Fog): Chitarre elettriche su ‘Phobophobia’, ‘Nights from Jadera’

  • Linda Suter (Ex-Eluveitie/Ad Hoc / Irij membro sessione live): Vocals su ‘Shades Of A Kingship’

  • Joza Tadic (Monoton Grooveslade): Vocals su ‘II’

  • Anna Murphy (Anna Murphy / Eluveitie) Vocals su ‘Shades Of A Kingship’. Basso su ‘Shades Of A Kingship’ e ‘Phobophobia’; oltre ad essersi occupata delle programmazioni aggiuntive, mixaggio ed essere la co-produttrice.

Degno di considerazione è il fatto che Irij, oltre ad aver scritto interamente testi e musiche di ‘Same Zgode’ si occupa anche in prima persona della promozione e dei contatti con fan, stampa. Inoltre, questo album è autoprodotto con un investimento, oltre che artistico, anche economico e questo rende tutto il suo lavoro ancora più apprezzabile.

Non ci resta che aspettare di vederla nuovamente calcare i palchi internazionali e augurarle buona fortuna per questo nuovo percorso!

A cura di Zoe

  • Band: Irij
  • Titolo: Same Zgode
  • Anno: 2014
  • Etichetta: Irij Music
  • Genere: Folk Rock
  • Nazione: Svizzera

Tracklist:

  1. Same Zgode…
  2. Nevenko
  3. I
  4. Shades of a kingship
  5. …koje se…
  6. Irudica
  7. II
  8. Nights from Jadera
  9. Izvir Voda
  10. … ne mogu…
  11. Discipline of fire
  12. A farewell to many
  13. … dogoditi!

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