Intervista ai RebelDevil (Dario Cappanera)
Abbiamo il piacere di ospitare i RebelDevil, all stars band tutta italiana di cui vi parlammo in occasione del loro nuovo album uscito recentemente ‘The Older The Bull, The Harder The Horn’ (qui la recensione). La band è formata da Dario Cappanera (Strana Officina), Gianluca “GL” Perotti (Extrema), Alessandro Paolucci (Raw Power) e Ale Demonoid (Exilia).
Dopo aver goduto dell’ascolto non potevamo esimerci dall’intervistare la band; rappresentata per l’occasione dall’inossidabile chitarrista Dario “Kappa” Cappanera. Cari lettori di Suoni Distorti Magazine ecco a voi i RebelDevil!
Ciao Dario, è un gran piacere poterti/vi ospitare tra le nostre pagine virtuali e vi ringrazio per la disponibilità. Partirei dalle origini del progetto. I RebelDevil nascono da una tua idea, com’è avvenuta la scelta degli altri componenti? E c’è stata difficoltà ad amalgamarvi, musicalmente parlando, vista la provenienza da band differenti tra esse?
Si nel 2007, mi ritrovai con una manciata di pezzi, un po’ arrivavano dagli ultimi demo dei Cappanera, altri scritti nel tempo, la Strana Officina era ripartita alla grande con la reunion del 2006, Gods Of Metal, l’album “The Faith” e relativo tour, ma sentivo come sempre del resto il desiderio di fare sempre e comunque le mie cose più groove blues… avevo un demo di 12 pezzi, registrato con batteria basso e chitarre… e una sera parlando con Demonoid davanti a dei drink, pensavamo a chi poter chiedere di provare a cantarci su.
Demonoid aveva sentito che GL era a casa a Novara… non in un bel periodo oltretutto… così lo rintracciai e gli mandai il cd… ne rimase folgorato e da li tutto ebbe inizio. Con Paolucci poi siamo sempre stati collaboratori per i rispettivi studi di registrazione, abbiamo registrato e prodotto un sacco di demo e album insieme; da li… stessa cosa gli feci sentire i pezzi e via… partimmo… Quando GL fu pronto con delle linee guida di voci, venne giù a Livorno, attaccammo e provammo i brani che vennero giù subito. Buona alla prima…
Nel 2008 avete pubblicato il vostro primo vagito discografico ‘Against You’, ben accolto da fans e critica. Oggi, dopo ben sette anni di silenzio, siete tornati a far smuovere la gente con il nuovo ‘The Older the Bull, the Harder the Horn’. Posso chiedervi come mai così tanto tempo?
Vuoi un po per la vita e gli impegni di ognuno che ci hanno portato per strade diverse… io avevo la Strana sempre attiva, fu poi la volta del mio periodo a Los Angeles nel 2009 dove suonai con Evan Senfield dei Biohazard, poi il film di Virzi “I Più Grandi Di Tutti” (qui la recensione, ndr) e di seguito il mio primo disco solista, in più il mio lavoro di Guitar Tech, tra Vasco e altri mi portava sempre in giro… Gl gli Extrema, poi la nascita della figlia, dischi e tour sempre con Extrema… insomma ci perdemmo un attimo di vista, anche se ci continuavamo a sentire o scrivere di tanto in tanto.
Continuate a portare avanti il genere che, in un certo senso, delinea i RebelDevil, ossia un southern rock con inserti di matrice metal e senza sdegnare trascinanti melodie ed un groove costantemente presente. Mi raccontate come è nato il nuovo album? Quanto tempo è stato dedicato alle composizioni delle musiche, e come avvengono, collaborate tutti alla creazione?
Di base io quando scrivo, butto giù già una struttura base del pezzo, col Demone poi lavoriamo ad ulteriore struttura e groove di ogni pezzo… poi il basso… e a base finita diamo tutto a GL che fa linee vocali e testi.
Questa volta, e’stato così per una piccola parte dell’album, abbiamo poi inserito tre pezzi completamente miei (musica, linee vocali, testi e arrangiamenti) che sono “Angel Crossed My Way”, “The Older The Bull The Harder The Horn” e “Crucifyin You” (che era il singolo del mio disco solista C.o.D, nda) il resto è nato di getto in studio. Siamo stati ai WestLink Studios di Paolucci in totale 15 giorni, scrivendo i riff, le strutture, registrando e producendo il tutto buono alla prima… al volo come si suol dire… GL compreso ha scritto testi e ultimato linee vocali direttamente davanti al Neumann (microfono da studio).
I testi sono vari e dai titoli abbastanza espliciti, oltre che vari. Da ‘Rebel Youth’ a ‘Remember’ fino a ‘Power Rock’n’Roll’ passando per ‘Alone in the Dark’; da arie un po’ sognanti a sfoghi energici. Chi si occupa della scrittura e cos’è che si vuol “raccontare” in particolar modo?
Come detto nella domanda precedente, le lyrics sono per il 70% di GL, tranne i pezzi sopra citati… per quanto riguarda i miei brani racconto sempre storie molto personali di vita vissuta, di mie esperienze e percorsi evolutivi della mia vita stessa…
GL ad esempio in “Rebel Youth” cerca di avere una speranza per una nuova gioventù ribelle che possa salvarci da questa società di plastica e mostruosa, si accanisce poi contro un certo tipo di potere e di forza fascista in “Freak Police”, per raccontare poi esperienze personali ed amorose in “Remember” e “Alone in the Dark” appunto.
‘The Older the Bull, the Harder the Horn’ i quattro elementi citati nel titolo cosa rappresentano? Potrebbero essere dei riferimenti simbolici ad ogni componente della band?
Ma di base cerchiamo di difendere chi siamo e da dove veniamo in termini musicali. La situazione odierna della musica rispetta appunto la pochezza e la schifezza di una società plastificata, finta, senza valori, senza reali fondamenta solide di storia… ovvio che la cultura sia lo specchio della società… quindi di conseguenza sappiamo tutti in che tempi viviamo…
La musica odierna, e non parlo del pop, quello è sempre stato così, ma non il Rock cazzo! Adesso pure il rock’n’roll e il metal sono stati ingabbiati da un sistema preconfezionato, dischi tutti uguali, fatti in casa con ProTools, senza nè capacità compositive di armonia, tutti uguali… una vera merda… NOI non apparteniamo a questa merda per fortuna. Siamo tutti oltre i 40 anni e per fortuna siamo cresciuti con una vera cultura musicale, partendo dalle fondamenta fino in alto, costruendo un solido piano dopo l’altro… dal blues, al rock, al rock’n’roll, all’hard rock, al metal al metal più estremo…
Ecco non c’era quindi titolo più appropriato di questo….Più vecchio è il Toro, e più dure sono le corna… nel senso che gli anni sono passati anche per noi… ma come il buon vino siamo addirittura migliorati col tempo e portiamo con noi, esperienza, rabbia, ferocia, grinta e cazzutaggine da vendere!
Ho gradito molto il nuovo album, oltre che il vostro ritorno in pista come Rebeldevil. Anche se l’uscita è recente, che riscontri state ricevendo ad oggi?
Le recensioni del disco sono a dir poco commoventi!!!! Tutti inneggiano al disco dell’anno!!! Al Capolavoro assoluto!! Veramente siamo rimasti di stucco e molto lusingati da tutto quello che stanno scrivendo di noi critica e pubblico.
Per il resto che vuoi che ti dica, ormai suonare è quasi alla stregua di un Hobby, un gioco… locali inesistenti, budget sempre più ridotti, trattamenti da band di principianti… poco pubblico anche con ingressi liberi ai concerti… insomma siamo abbastanza alla frutta per quanto riguarda tutto il discorso rock’n’roll italiano. All estero un po’ meglio, ma anche la so che le cose sono peggiorate… quindi si fa quel che si può cercando di spaccare il culo divertendosi – ovvio – ma sta diventando sempre più difficile poter fare il musicista… anche come secondo… terzo lavoro. Te lo assicuro!
Ad accompagnarvi su tutto la vostra indole rock’n’roll rude e schietta. Insomma siete dei Rockers nell’anima, e questo credo sia ormai risaputo da anni. Qual è un pensiero che passa nella testa di un rocker come voi nel momento in cui si sale sul palco per presentare dei brani nuovi, nonostante la vostra familiarità ormai consolidata con la sede live?
Ci prepariamo sempre alla grande prima di ogni show o tour, si prova tanto in sala prove per portare uno show impeccabile on stage… quindi tanto lavoro dietro… dopo di che si parte! E il tutto viene istintivo e il resto, come dicevi tu, dettato da ormai 25 anni di esperienza live e on the road… si sale… 1/2/3/4 e bang si innesca il meccanismo che solo i veri rockers hanno dentro. O lo si è o non lo si è… quello a scuola non te lo insegna nessuno… per fortuna.
Avvicinandoci in dirittura di arrivo, ci vedremo sicuramente in sede live. Ma per un nuovo album, per quanto sia prematuro parlarne adesso, dovremo attendere lungo tempo nuovamente o avremo il piacere di riascoltarvi con nuove composizioni prima questa volta?
Veramente in tutta onesta, abbiamo fatto un miracolo per far uscire questo disco, la dimostrazione è che è un autoproduzione totale!! Con sola distribuzione digitale a marchio Rebeldevil, promozione e booking compreso!!!! Quindi adesso ci godiamo quel che abbiamo fatto, andiamo in giro un paio di mesi a suonare nei club e a divertirci senza menate e pretese… non so poi cosa ci riserverà il futuro… chissà…
Intervista a cura di Francesco “Chiodometallico” Russo
Di seguito tutti i prossimi live in Italia dei RebelDevil!
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.