FREE-GO – What’s In The Fridge?
Quest’oggi vi parlerò dei Free-Go, band lucchese formatasi nel 2008, che dopo aver rodato la loro unione con alcuni live , lo scorso Ottobre pubblica l’ep d’esordio intitolato ‘What’s In The Fridge?’.
Il vocalist è un canadese trasferitosi in Italia, per cui già il fatto di avere un madrelingua ad occuparsi dei testi in inglese non può che essere un punto a favore. Ma vediamo meglio cosa racchiude questo cd…..
Apre le danze ‘Faster Faster’, un pezzo dall’approccio punkeggiante con riff ammiccanti. Una song orecchiabile e dal piacevole ascolto che fa venire in mente la scena americana (e se a tal riguardo pensate alla band di Brian ‘Dexter’ Holland avete azzeccato), anche dal cantato, che si pone oltretutto in maniera convincente, seppur si sentano alcune lievi carenze di tonalità.
‘You Need To See This’ sembrerebbe un seguito del pezzo precedente, praticamente percorrendo la stessa identica strada. Un classico alternative rock dalle inflessioni lievemente punk che donano la giusta energia.
La produzione risulta buona, rendendo ben fruibile l’ascolto, durante il quale, tra l’altro, troviamo ottimi musicisti molto affiatati e coordinati alla perfezione. Certo non attendetevi alcuna forma di originalità o innovazione.
Ben fatto ed inserito l’assolo di chitarra che porta una ventata antemica al contesto.
Si varia con ‘Commander’ dove tempistiche di matrice prettamente ska/reggae accompagnano l’ascoltatore, miscelando un flavour malinconico (soprattutto donato dalla linea vocale) a sonorità simpatiche dettate dagli strumentisti.
Parliamo di pezzi costruiti intorno alla sempicità, senza “giocare” molto con gli strumenti, creando soluzioni molto commerciali per quel che riguarda il pubblico a cui potrebbe essere indirizzato il lavoro.
Ritorno ai passi precedenti con ‘More of This Hell’, molto trascinante, che vi farà ritrovare a seguire il tempo con i movimenti della testa durante l’ascolto, contateci!
‘You’re Too Far Away’, ha una partenza che per alcuni aspetti mi ha fatto pensare per un’istante ai Nikelback, ma solo qualche piccola sensazione sparita sul nascere, dove troviamo una base ritmica cadenzata accompagnata da chitarre classiche per il genere che svelano un lievissimo retrogusto psichedelico.
Un pezzo che, per quanto possa essere poco originale, riesce a convincere per la sua antemicità ed una certa vena emozionale. Il cantante sembra molto ispirato, ma ripeto, la sua unica pecca sta nel non riuscire a mantenere totalmente l’intonazione costante dovuta alla situazione, almeno che non sia una finta stonatura voluta, ma sinceramente ne dubito.
Poco dopo metà pezzo si lascia spazio ad un breve ma ben suonato assolo che precede uno stacchetto, da dove la band riparte con un moderato “crescendo”.
Il ritornello ve lo sentirete risuonare in mente anche dopo l’ascolto. Ammesso che siate amanti di queste sonorità alternative.
In conclusione troviamo la gradevole ‘Our One Breath’, con chitarre acustiche dal sapore esotico davvero coinvolgente. Un pezzo dove le chitarre fanno da padroni, suonate sopra una bella base ritmica.
Una song che personalmente è riuscita a mettermi allegria!
Giungendo al conto, non si può negare la preparazione tecnica dei Free-Go, seppur manchi un pò l’originalità e quella dose di mordente che attrarrebbe subito i kids. Certo, come debutto non è male però e risulta molto attitudinale!
Una band che durante i live riuscirà indubbiamente a trasportare i fans del rock alternativo con ritmi piacevoli. Solo che i pezzi necessiterebbero di una sistemata alle parti vocali, come citato durante le righe precedenti.
1- Fast Faster
2- You Need to See This
3- Commander
4- More of This Hell
5- You’re Too Far Away
6- Our One Breath
Enrico “Henry” Picchi – voce e chitarra
Luca “Marcello” Franceschini – chitarra
Francesco “Gerva” Ferrari – basso
Carlo “Charlie” Matteoli – batteria
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.