Ebola: epidemia musicale, ecco le band toccate dal virus!
Ultimamente si parla con una certa costanza del virus Ebola, a causa dei motivi che tutti sappiamo (e che indubbiamente ci dispiacciono), ed ho pensato: eppure vi è una certa epidemia di Ebola anche nella musica metal, perchè non parlarne ed accodarci anche noi al discorso?. Detto – fatto, ecco che con questo articolo informativo e di curiosità vi portiamo all’attenzione, nel caso non le conosciate, di alcune band “toccate” da questo virus, provenienti da varie nazioni, come lo stesso virus in fin dei conti… Le prime band che vi citerò non le nominerò di volta in volta, sappiate che tutte si chiamano Ebola, per cui risulterebbe ripetitivo (una fantasia spettacolare, tra l’altro!)
-BANDS-
Iniziamo con la band tedesca, con precisione proveniente da Ebern, in Bavaria. Formatisi nel 1999 ed attivi tutt’oggi, i musicisti teutonici hanno dato alle stampe due demo di cui non ho trovato dettagli e il full-lenght autoprodotto del 2007 intitolato ‘The End Of Darkness’. La band propone un “groovoso thrash/death metal. Di seguito vi riportiamo il logo del loro moniker.
La seconda band che tiriamo in ballo si è formata a Tilburg, nei Paesi Bassi, nel 1997 ma non si hanno notizie sul suo attuale stato di salute. Tuttavia i thrash/death/heavy metallers hanno dato alle stampe i due demo ‘In Silent Disgust’ (2002) e ‘Rough Recordings’ (2005), prima di pubblicare l’ultimo lavoro ad oggi dato in pasto agli ascoltatori; l’EP ‘Bizarre Transformation’ del 2007. Sia quest’ultimo che i due demo sono stati pubblicati in maniera indipendente. Sotto potete visionare il loro logo.
Più prolifica, musicalmente parlando, la band polacca, di Zielona Gòra per la precisione, che dalla formazione, nel 2000, ad oggi ha esternato il proprio death metal con i demo ‘Sounds From Shrine Of Hatred’ (2002, autoprodotto), ‘Suffering And Pain’ (2003, 666 Records) e ‘Destroy The Throne Of Nazarene’ (2004, autoprodotto). Successivamente sono state riassunte tutte le composizioni allora proposte nella compilation ‘Suffer For Nazarene (Antichristian Manifesto)’ del 2006, edita da Hell Is Here Production – prima di dare alle stampe i due album ‘Infernal Revelation’ del 2007 e ‘Hell’s Death Metal’ del 2011; tutti e due usciti per Old Temple Records.
I Nostri hanno trovato anche tempo per tre split quali ‘Live In Gubin’ del 2001 con i grinders loro compaesani Vomigod, ‘Hell Bestial Desecration’ del 2005 con i thrashers polacchi Bloodthrist e il senza titolo del 2013 con i death metallers cileni Inferis. Ecco di seguito il loro logo.
Da una discreta prolificità come la band appena illustrata, si giunge alla pochissima produzione degli Ebola provenienti da Valencia (terza città del Venezuela, non l’omonima spagnola quindi). I thrash/death metallers sono attivi dal 2001 e, ad oggi, hanno rilasciato solo un demo omonimo del 2002 e il singolo ‘Humanidad Inclinada’ del 2007, entrambi autoprodotti. Ecco il loro logo dalle tinte “radioattive”.
- non ci sono links
Tocchiamo ora Buenos Aires, in Argentina, per tirare in ballo la death metal band attiva dal 2012, quindi più giovane delle altre, che fino ad oggi ha pubblicato in maniera indipendente solo un Ep, uscito quest’anno, dal titolo ‘Sintomas’.
A qualcuno potrebbe sembrare strano, per certi motivi, come mai non abbiamo citato alcuna band col moniker Ebola proveniente dagli Stati Uniti, ebbene le ragioni sono ovvie; semplicemente non ce ne sono! Anzi, per dirla tutta e in maniera corretta, vi è una sola band, di cui siamo venuti a conoscenza, ma le informazioni sono talmente poche che non sapevamo come illustrarvela, ma se ci tenete citiamo anche loro.
Provenienti dalla California, i death metallers hanno dato alle stampe solo un demo autoprodotto nel 1998 dal titolo ‘The 9th Day’. Non siamo riusciti a recuperare altre info nè il logo della band. Possiamo solo dirvi che il loro primo vocalist, Juan Urteaga, ha cantato anche nei progressive death metallers statunitensi Thanatopsis, anche di loro non si sa che fine abbiano fatto.
-ALTRE BANDS-
Ma ci sono anche band che non hanno adottato solo il nome proprio del virus, bensì anche di creare moniker “composti”. A tal riguardo ve ne proponiamo alcune.
Gli Ebola Beach Party di Oldenburg, Germania, attivi dal 2002 che sarebbero il side project dall’indole ironica e testi nonsense composta da membri dei death metallers Gorezone ed i blacksters Daemons Embrace. Ad oggi la band ha pubblicato tre studio album ed uno live, tutti autoprodotti: ‘Fleischlego’ (2002), ‘After Show Party’ (2003), ‘Live In Leer 21.02.03’ e ‘Callboys From Hell’(2008). Il gruppo propone una miscela sonora di grindcore, death, crust e punk/hardcore.
Ci muoviamo fino al Canada, dove presero vita nel 2006 i Culte d’Ébola, sciolti tre anni dopo. Nella loro breve “storia”, i black metallers del Quebec hanno pubblicato solo un EP, nel 2007, intitolato ‘Apôtres du Vide’ e rilasciato tramite Les Productions Hérétiques.
Passiamo ad un progetto che definirei iper-underground parlando della one man band black metal parigina The Ebola Projekt, moniker dietro al quale si cela il misantropico H.L.C. Fondati nel 2006, non si hanno notizie ufficiali della band, a parte il rilascio del demo ‘Nihilistik Art’ ultra limitato a sole 40 copie!
Andiamo fino in Texas per citare gli Ebola Zaire, band death metal fondata nel 2008 che ha registrato solamente un demo di quattro tracce, senza titolo, nel 2009. Non si hanno notizie della band dal 2012, anno in cui i Nostri tennero alcuni live. Ma stando ad alcune “voci” di corridoio sembra che si siano sciolti lo scorso anno.
-DISCHI-
Poteva mai questo virus Ebola, a quanto pare molto “adorato” nel metal, rimanere limitato esclusivamente come ispiratore di moniker? Giammai! Ed eccovi, di seguito, alcune uscite discografiche i cui titoli hanno tali ispirazioni epidemiche:
- As We Fight – ‘Ebola’ (2011)
- Cerberus – ‘Ebola’ (2002)
- Demacretia – ‘Ebola’ (1997)
- Leichenbrand – ‘Ebola’ (2011)
- Mastifal – ‘Ebola’ (1998)
Nel concludere questa carrellata musicale dalle tinte epidemiche vi propongo qui sotto una galleria di immagini con gli art works dei dischi appena indicati. (Per chi avrà interesse, o tempo da perdere, potrà approfondire ulteriormente la ricerca.)
Al prossimo virus musicale da Francesco “Chiodometallico” Russo!
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