DISMEMBER – Like an Everflowing Stream

Era da molto tempo che non ascoltavo i Dismember e questo pazzesco (e coraggioso) debut album.
Le critiche, dal punto di vista musicale e lirico, non sono poi così infondate: la registrazione è semplicemente penosa, le parti musicali sono incalzanti e grezzissime (soprattutto per l’epoca, a quanto dicono), il growling è più simile ad un urlato che ad altro.
I testi sono il più delle volte bollati di facilonerìa splatter, eppure ci sono estratti che conosco a memoria come quello di “So Is Life” che sono degni di nota:
Even the dead can die Marching on and on Experience the dismal fate Through the hellish scorn Gather beyond the gates
Una citazione la meritano l’atmosfera sinistra creata da “In death’s sleep” (nonostante l’inglese un po’… carente!), “Deathevocation”, “Soon to be dead” e la degenerazione generale di ogni pezzo in ritmiche veloci, violente, grezze e senza frònzoli. Bisogna poi riconoscere che questo sound, più simile probabilmente ai primi Mayhem che ai Suffocation, è apprezzabile perchè riesce a sventrare i canoni intoccabili del genere, e permettetemi di pensare che l’originalità di una band si veda anche da questo. Uno dei pochi dischi che continua a farmi saltare sulla sedia ogni volta che lo (ri)ascolto.
Un’ultima citazione al fatto che vederli dal vivo è un’esperienza decisamente esaltante.
In foto, la scaletta degli svedesi all’Agglutination 2008.
Valutazione:
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/ 5 |
Sito web: Dismember

Blogger, scrittore, consulente informatico e docente. Secondo capo-redattore e supporto tecnico di SDM. On a personal level, Freaking Out is a process whereby an individual casts off outmoded and restricting standards of thinking, dress, and social etiquette in order to express creatively his relationship to his immediate environment and the social structure as a whole. (F. Zappa, 1966)