Destruction + Eversin + guest live @ Palermo, il report della serata!
Per la prima volta in Sicilia sbarcano i Destruction, colonna portante della triade thrash teutonica insieme a Sodom e Kreator e attivi sulle scene dal 1982.
La serata di sabato 25 Gennaio acquista una valenza particolare se consideriamo che a Palermo non si vedono spesso gruppi metal di tale importanza.
In realtà l’evento non si è limitato alla sola serata del concerto bensì è iniziato la sera prima, infatti i Destruction al completo, nonostante varie peripezie e contrattempi dovuti a ritardi dei loro voli, appena atterrati in aeroporto sono stati ben lieti di fare la prima tappa al Krust, pub palermitano nato l’anno scorso e noto ritrovo di metallari. Una bella serata in cui i Destruction dopo essersi rifocillati sono stati in compagnia degli avventori del pub non rifiutando di firmare qualche autografo e fare qualche foto. Sottolineo “qualche” perché la band non è stata presa d’assalto dai fans come si potrebbe pensare, in realtà il tutto è avvenuto con la più grande naturalezza com’è giusto che sia in un clima di reciprocità in cui i membri della band non si sono atteggiati a rockstar e allo stesso tempo nessuno li ha trattati come tali.
Chiusa quest’ampia premessa andiamo alla serata del concerto.
La prima novità è stata (finalmente) avere orari di apertura e chiusura dello show con standard europei:
- ore 20,00-20,30 inizio concerti con i BLOODRED
- ore 20,45-21,15 CADAVER MUTILATOR
- ore 21,35-22,10 EVERSIN
- ore 22,45 DESTRUCTION
Questa scelta è stata apprezzata da molti rispetto ai nostri “classici orari” con inizio alle 23 e fine anche alle 4 di notte in certi casi con la band headliner che suona davanti a 20 persone.
- BloodRed
Arrivo quasi alla fine dell’esibizione della band giusto per vedere gi ultimi 10 minuti di performance. Che dire? Per una serata del genere forse è stato un po’ inappropriato inserire nel bill un gruppo cover degli Slayer al di la della bravura della band nell’eseguire i pezzi e del fatto che vi siano membri degli attuali Schizo. Al di là di queste considerazioni, la maggior parte dei pochi presenti è rimasto più che soddisfatto dal loro concerto.
- Cadaver Mutilator
Saliti sul palco il gruppo brutal death palermitano, gli animi iniziano a scaldarsi nonostante vi sia ancora poco pubblico a causa dell’orario (come si sa è difficile superare le abitudini). Come sempre la band macina pezzo dopo pezzo senza lasciare un attimo di respiro al pubblico. Da poco è uscito il nuovo album “Murder Death Kill” di cui viene proposto qualche pezzo con intro pescati da cinematografia a tematica sicula che ben centrano gli aspetti “brutali” della realtà siciliana di cui la band parla nei propri pezzi.
- Eversin
Sale sul palco l’opener act dei Destrucion il gruppo agrigentino propone una sorta di thrash/power. È la prima volta che sento questo gruppo che apre con un bel pezzo strumentale aggressivo che ben promette, ma con l’ingresso sulla scena del cantante l’impressione iniziale cambia repentinamente, il resto dei pezzi che la band propone mi sembrano un po’ pacchiani e per nulla convincenti. Avrà influito anche il fatto che non suonino proprio il mio genere quindi nel mio giudizio c’è una buona componente soggettiva.
Passando agli aspetti oggettivi, nei 35 minuti di concerto la band non è riuscita a far avvicinare al palco il resto del pubblico che aveva raggiunto il locale ne a coinvolgerlo più di tanto eccezion fatta per un piccolo gruppo di aficionados con tanto di magliette della band. Credo sia un po’ insufficiente per la posizione in scaletta assegnata alla band in questa occasione. Per spezzare una lancia a favore del gruppo c’è da dire che il pubblico presente nel locale continua a rimanere poco, d’altronde ancora è “presto”.
- Destruction
Dopo una breve pausa per sistemare il palco con le coreografie del trio tedesco, i Destruction salgono puntuali sul palco. Il locale si riempie a vista d’occhio in pochi minuti attratti dalle note di ‘Thrash Until Death’, dopo i primi tre pezzi, conclusa l’esecuzione di ‘Nailed to the Cross’, Schmier sfoggia qualche breve frase in italiano esordendo con un “Finalmente siamo qui Sicilia!”, si prosegue con il vero e proprio cavallo di battaglia ‘Mad Butcher’.
Sicuramente una scaletta varia in cui i nostri hanno pescato da più o meno tutta la loro discografia ufficiale, eseguendo pezzi degli esordi come ‘Death Trap’, presentata come sono soliti da un po’ di tempo a questa parte chiedendo al pubblico chi fosse nato nel lontano 1985 e proseguendo con ‘Tormentor’ e ‘Bestial Invasion’ fino ad arrivare ai pezzi degli ultimi due album dove è subentrato il nuovo batterista Vaaver. Durante tutto lo show il pogo non si è fermato un secondo ma Schmier non contento ha invocato un paio di volte il Circle Pit.
Anche a Palermo i nostri hanno eseguito ‘Eternal Ban’ introducendola con ormai il noto inno all’unità della scena metal al di là dei vari sottogeneri “death metal, heavy metal, black metal, thrash metal, power metal blablabla”.
Piccola chicca della serata: ‘Black Metal’ cover dei Venom che i nostri avevano già eseguito in compagnia dei deathster brasiliani Krisiun allo scorso Rock in Rio come ha tenuto a precisare il frontman Schmier. Il massacro sonoro si è concluso con ‘Curse of the Gods’.
L’intero show dell’act teutonico è stato impeccabile, un assalto sonoro di quasi un’ora e mezza, i nostri si sono confermati degli animali da palco apprezzati anche da chi tra i presenti che non è proprio un fan dei Destruction ma che comunque è rimasto positivamente colpito dallo spettacolo.
Ancora una volta Schmier si è dimostrato un ottimo frontman in particolare per quanto riguarda il contatto con il pubblico con la genuina attitudine old school che contraddistingue la band, chi era presente si ricorderà come lo scorso maggio al Metalitalia Festival di Trezzo Sull’Adda aprendo per gli Uriah Heep il frontman espresse il piacere di suonare prima di un gruppo che “ascoltavamo quando eravamo bambini” e subito dopo lui stesso e il chitarrista Mike non si persero un minuto di tutto il concerto della band hard rock.
Durante l’aftershow i nostri hanno soddisfatto la sete di foto e autografi da parte di qualche fans rimasto ad aspettarli esprimendo infine soddisfazione per la data siciliana e il rammarico di non poter tornare di nuovo al pub a bere insieme ai fans siculi a causa della partenza fissata per l’indomani mattina, per fare una breve pausa a casa prima di imbarcarsi nel nuovo tour in Giappone e Corea del Sud!
Conclusioni
Una serata pienamente riuscita con circa 400 paganti, metallari venuti da tutta la Sicilia e non solo, molti hanno proseguito l’aftershow in centro città grazie all’orario più umano sperimentato per la prima volta da queste parti.
Durante la serata sono state annunciate due nuove imperdibili date: gli Immolation come headlinear del Sicily Death il prossimo marzo e i Kreator a maggio, inutile dire che entrambe le serate meritano il massimo supporto da chiunque si ritenga anche lontanamente un fan del genere, tanto è stato fatto per la serata appena conclusa ancora di più serve per le prossime!
Un doveroso ringraziamento e rispetto è rivolto ai ragazzi che hanno sudato e lavorato duramente perché questo evento si materializzasse e prendesse vita a partire dalla mitica Titti di “I’mwiththeband“ e alla palermitana “VoV eventi“ sigla dietro la quale stanno ragazzi come gli amici Vicè e Paride che sempre si sono sbattuti qui perché la scena andasse avanti, passando per tutti quelli che si sono sbattuti nei giorni precedenti e durante la serata e in particolare mi riferisco agli amici Cristina e Mimmo venuti rispettivamente da Enna e Catania.
a cura di Redmetal
(foto concesse da Iustus, che ringraziamo)
Scaletta dei Destruction:
- Thrash Until Death
- Spiritual Genocide
- Nailed to the Cross
- Mad Butcher
- Armageddonizer
- Eternal Ban
- Life Without Sense
- Black Metal (Venom cover)
- Total Desaster
- Carnivore
- Hate is my Fuel
- Death Trap
- Drum Solo
- Tormentor
- Bestial Invasion
- Butcher Strikes Back
- Curse of the Gods
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