DEATH ANGEL – The Dreams Calls For Blood
Torna dopo tre anni di assenza una delle migliori thrash band di tutti i tempi e cioè i Death Angel, autori di autentici masterpiece quali ‘The Ultra-Violence‘ e il mastodontico ‘Act III‘. La band di origine filippina (ai tempi della formazione originale con i fratelli Pepa e Andy Galeon) come saprete, dopo lo scioglimento nel 1990 si è riformata con gli unici membri originali rimasti Mark Osegueda e Rob Cavestany nel 2004 e dopo tre album di discreta fattura ci presenta questo ‘The Dream Calls for Blood‘ che pur essendo lontano dai fasti degli esordi rinvigorisce il nome della band riportandola a livelli davvero notevoli.
Ho tra le mani l’elegante digibook cd + dvd con booklet interno fatto assolutamente come si deve e che invoglia di brutto l’acquisto. Acquisto che per me, da sempre fan della band, è più che obbligato. Dopo ripetuti ascolti posso dire di esserne ben contento, con ‘Left for Dead‘ si parte sparatissimi, ma è con ‘Son of the Morning‘ che si raggiungono vette altissime di qualità, è un thrash più moderno e ragionato rispetto alla triade che fece storia tra il 1987 e il 1990, ma non di minor valore!
Alcune schegge impazzite imperversano lungo questo album, la carica distruttiva è sempre la stessa degli esordi, ripeto più ragionata, ma distruttiva quanto basta. Ascoltate la devastante title track e ditemi se questo cd non spacca come ai vecchi tempi? Lo so, ci sarà chi non è d’accordo con me ma non si può pretendere che una band riproponga in eterno lo stesso sound, che poi per dirla tutta io una gran differenza dagli esordi non ce la vedo, vedo solo una band maturata definitivamente.
Va elogiata anche la produzione che però è forse un pò troppo pulita ma pazienza, ci rifacciamo con la tirata (dopo l’arpeggio iniziale che faceva presagire ben altro..) ‘Execution/Don’t Save Me‘ che precede una violentissima ‘Caster of Shame’ nella quale le chitarre di Cavestany e Aguilar si intrecciano pericolosamente creando un muro sonoro invalicabile.
Intro epica per ‘Detonate‘ la quale poi sviluppa suoni un pò troppo moderni per i miei gusti in questo caso, senza nulla togliere alla perizia tecnica della band e alla voce stupenda di Osegueda, fortuna vuole che ‘Empty‘ ci riporti al massimo della tensione con una cavalcata degna dei tempi gloriosi grazie anche al potentissimo ritmo impresso dalla coppia Sisson/Carrol a basso e batteria.
Ci stiamo avvicinando al gran finale che vedrà una graditissima sorpresa nella bonus track, ma prima c’è ‘Territorial Instinct/Bloodlust‘ una piacevole song molto più meditata delle precedenti ma che si erge a essere una delle migliori del cd, per gli innumerevoli cambi di passo e per una qualità che solo grandi compositori possono raggiungere.
Ma eccoci alla bonus track e qui signori miei tanto di cappello, infatti i californiani ci propongono una persoale versione di ‘Heaven and Hell’ che mi sento di definire stupenda. Ci sarà anche qui chi griderà allo scandalo, al sacrilegio, ma cazzo a me piace di brutto e non posso che fare i complimenti ai Death Angel per averla fatta, senza stravolgere troppo l’originale ma avvicinandosi con rispetto e ammirazione. Grandi!
E’ quindi ora il momento di tirare le conclusioni, senza dim enticare che in questo digibook c’è il dvd del making off, che però non ho ancora visto. Conclusioni che non possono non essere assolutissimamente positive, anzi dico di più, questo ‘The Dream Calls For Blood‘ entra di diritto nella mia top five del 2013, devo aggiungere altro? Si, i Death Angel sono finalmente tornati ai livelli che gli competono. Onore.
A cura di Klaus Petrovic
- Band: Death Angel
- Titolo: The Dream Calls For Blood
- Anno: 2013
- Genere: Thrash Metal
- Etichetta: Nuclear Blast
- Nazione: Usa
Tracklist:
- Left for Dead
- Son Of the Morning
- Fallen
- The Dream Calls For Blood
- Succubus
- Execution/Don’t save Me
- Caster of Shame
- Detonate
- Empty
- Territorial Instinct/Bloodlust
- Heaven and Hell (bonus track)
Back office di Suoni Distorti Magazine