CRYPTORSATAN – 666 Daemonicus Luciferis Lucifugus
Ormai non mi stupisce più il fatto di ritrovare i Cryptorsatan con un nuovo cd a cadenza quasi settimanale.
Il progetto, che cela dietro il proprio moniker l’albanese Lord Ov Hell, ormai noto tra le pagine di questo sito, riesce a proporre idee di vario tipo, alcune vincenti altre meno.
Il musicista riesce a passare con molta facilità da situazioni black metal sinfoniche a soluzioni hardcore, fino ad estremismi di ogni tipo!
Con questo nuovo demo ‘666 Daemonicus Luciferis Lucifugus’, egli si ripresenta con due tracce di cui, una che per poco non arriva ai due minuti di durata, ed un’altra che sorprendentemente arriva a poco più di cinque minuti, cosa davvero inusuale per i Cryptorsatan. Ma vediamo
più da vicino….
Apertura lasciata in mano a ‘Evil Fog (Depressive Cosmic Thoughts)’ dove una base ambient creata dai soli sinth fa da sottofondo per il cantato (che in realtà è più un parlato) che sembra registrato con un disperato e poco convincente scream soffocato. Come se durante la registrazione il musicista dovesse trattenersi dall’alzare la voce.
Molto elementari i testi, che narrano di una vittima nel mezzo di un bosco, raggirata da un’oscura nebbia dalla quale si cerca di scappare in ogni modo.
La produzione è totalmente casalinga, un home recording in tutti i sensi. Ma la cosa che mi fa piacere notare è la totale convinzione di Lord Ov Hell, un personaggio che crede fortemente in quello che fa e che ci tiene a dire la sua in ogni modo possibile.
Seconda traccia, non che ultima, è ‘666 Demons Inside… (The Art of Suicide, The Last Moments)’, che già dal titolo fa trasparire anche la tematica.
Quindi si arriva a constatare una certa mole suicide metal, ma trasportato in musica, oltre che nel modo di scrivere il testo, in maniera molto minimale che personalmente sistemerei.
Si parte con sonorità ambient creata dai sinth accompagnati da una cruda chitarra ed una lenta batteria.
Non sono rimasto soddisfatto, per quello che mi aspettavo.
Il musicista ha proposto sino ad oggi tantissime soluzioni musicali, come citato anche prima, ma credo che adesso sia arrivato il momento di mettersi a pensare quale di queste strade provate sia più comoda ed avanzare di livello, altrimenti si rischierebbe di rimanere fermi nella stessa posizione risultando troppo ripetitivi. Oltre all’impossibilità di trovare una seria etichetta interessata.
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.