CANCRENA – Hidden Depravity

CANCRENA – Hidden Depravity

Il quartetto metallico che si presenta al mondo sotto il nome di Cancrena, dà origine al proprio progetto nel lontano 2000, con la premessa d’ispirarsi a gruppi ben noti quali Sepultura, Testament e Pantera. Sebbene il loro stile sia caratterizzato da riff ed assoli dalle strutture ben curate, ciò che emerge dal loro ultimo album ‘Hidden Depravity’ ( partorito in piena aria primaverile 2012) è il semplice risultato di una mescolanza di band già ascoltate (come, appunto, quelle citate pocansi).
Nello specifico, l’album di dieci tracce ci introduce nel mondo dei Cancrena con ‘Serpent Skin’, prima traccia, che valorizza le interruzioni e le partenze strumentali improvvisate, di una variabilità dai 2 ai 3 secondi. Tale valorizzazione si rivela caratteristica stessa del brano, che si conclude infatti con un’alternanza di stacchi e riprese. Il cantante presenta capacità di far viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda sonorità ed impostazione vocale, il che rende i pezzi gradevoli all’ascoltatore, riuscendo anche in tal modo a dare un senso all’intera traccia.
Mentre nella prima traccia possiamo notare la prevalenza di potenza alla batteria, nella seconda abbiamo occasione di lasciarci trasportare dal basso, che con giri contagiosi dona una movenza diversa alla struttura musicale, determinandone l’andamento per l’intera durata.

Dalle forti ritmiche riscontriamo anche momenti che rasentano la “morbidezza” ( è il caso di ‘Pervert Priest’, che marcando maggiormente tonalità chitarristiche ci mostra nella totalità delle cose, anche dei passaggi addolciti). Frutto di studi qualitativamente buoni, la voce di Francesco rimanda leggermente ai bei tempi del caro Phil Anselmo, e giù con lui, anche l’intera band risulta essere più un omaggio a preferenze musicali di ognuno, che non un intento determinato e finalizzato a voler portare qualcosa di nuovo.

Cose già sentite portano ad un pubblico già sazio dal tipo di pelle d’oca che provoca un determinato genere.
Un fac-simile degli esordi dei fratelli Abbott e ‘Cowboys from Hell’ del 1990.

a cura di Catastro_FERY, Federica Bovenzi.

Band: Cancrena
Titolo: Hidden Depravity
Anno: 2012
Etichetta: Logic(il)logic Records
Genere: Thrash Metal
Nazione: Italia
Tracklist:

1- Serpent Skin
2- The Pessimist
3- Pervert Priest
4- Dark Torment
5- Backdraft
6- Black Underground
7- Ancient Strength
8- Hidden Depravity
9- To Nerve Oneself
10- Under The Law

Lineup:

Francesco Morgese – voce
Francis Farinola – chitarra
Fab Chiarazzo – basso
Ruggiero Ricco – batteria