AXEL RUDI PELL – Mystica
Quattordicesimo studio album per il platinato guitar hero di Bochum, che con “Mystica” propone un disco che mantiene fede al proprio nome di battesimo in cui l’aria ancestrale e mistica appunto, si respira a pieni polmoni nelle dieci tracce dell’album e dove l’intro funge da chiaro segno premonitore. Hard rock di altri tempi invece con l’iniziale “Fly To The Moon”, sostenuta da un mid tempo di pura classe, con aggressivi rifferama e la sempre devastante sezione ritmica Terrana – Krawczak a supportare la potente e melodica voce di Johnny Gioeli, qui molto vicino a ricordare i potenti squilli di corda vocale del Ronnie James Dio dei tempi d’oro e naturale successore di quel fenomeno della natura nonché connazionale di Gioeli, ovvero Jeff Scott Soto. Ritmi più rallentati ma non meno decisivi in “Valley Of Sin” dove prendono gradualmente forma le due anime che costituiscono il monumentale corpo della musica profusa da Axel Rudi Pell dando al pezzo quel sapore graffiante misto alla nostalgia e a una più attenta ricercatezza della riflessività, un ingrediente prezioso grazie al quale Rudi Pell ha potuto costruire la sua fortunata carriera dallo
scioglimento degli Steeler. Non è solo di ciò che è fatta la musica del biondo guitarist germanico, la componente anni 70 con riferimento allo Us Metal degli Eighties è una fonte importante di ispirazione e la Keeliana “Rock The Nation” è qui per dimostrarlo, con chitarre affilate come coltelli a distribuire fendenti a destra e sinistra che fanno di una potente song una credibile e degna sorella dei maestri di oltreoceano. La title track “Mystica “ non pone dubbi sul connubio tra poesia e musica, con tutta la maestosità melodica degli assoli che Pell riversa con sentimento e passione, lo stesso possiamo dire per la struggente ballad “No Chance To Live”, campo in cui Axel Rudi Pell eccelle con grande maestria dimostrata ampiamente sugli album “ The Ballads – The Ballads II”. Stacco improvviso e si ritorna a smuovere le teste con “Living In A Lie” altrettanto omaggio all’hard rock di matrice americana con un Johnny Gioeli in bell’evidenza grazie alla portentosa grinta vocale in grado di raggiungere tonalità di forte intensità emotiva. Ancora misticismo e nostalgia con “ The Curse Of The Damned “ semiballad sorretta da un tappeto tastieristico vagamente riportante agli anni 80 che rendono momenti di aggressività in fase di duello assolistico con l’ascia cromata del maestro tedesco che regala anche un passo di assoluta ispirazione neoclassica in “Haunted Castle Serenade…” dove si sprigiona tutta la sua classe di giocoliere delle sei corde in vorticosi assoli in cui, a differenza di quelli di Malmsteen, si respira sentimento ardimento e corposità melodica, qualità che il maestro svedese soppianta per far posto a meccanicità e freddezza esecutiva. Chiusura affidata alla scatenata “Losing The Time” massiccio hard’n’heavy che riporta alla mente i primi passi che Pell affrontò nei primi dischi d’esordio come solista, potenti sferzate in puro american style e con la quale il disco si accomia allegramente dalle nostre orecchie. Squadra che vince non si cambia e ancora una volta la band che ha prestato giuramento sotto le ascie dell’ex membro degli Steeler sforna una prova sopra le righe, un album che non si discosta di un millimetro da ciò che Pell ha regalato in questi anni, e che ne fanno ormai una garanzia quando si parla di Rock e soprattutto…di poets in music.
Band: Axel Rudi Pell
Titolo: Mystica
Anno: 2006
Etichetta: SPV/SteamHammer
Genere: Heavy Metal/Hard Rock
Nazione: Germania
1- The Misterious Return (Intro)
2- Fly To The Moon
3- Valley Of Sin
4- Rock The Nation
5- Mystica
6- No Chance To Live
7- Living a Lie
8- The Curse Of The Damned
9- Haunted Castle Serenade (Opus #4 Grazioso e Agresso)
10- Losing The Time
Axel Rudi Pell – chitarra
Volker Krawczak – basso
Ferdy Doerngberg – tastiere
Mike Terrana – batteria
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.