ARAB STRAP – As Days Get Dark
Il primo album dopo 16 anni del duo scozzese Arab Strap è anche uno dei migliori della loro carriera.
Ci sarà sempre da chiedersi se qualsiasi reunion sarà o meno una sfacciata e inutile manovra fatta per capitalizzare il sempre redditizio mercato della nostalgia, piuttosto che per fare effettivamente qualcosa di utile.
Ma per gli Arab Strap sembra essere diverso: Aidan Moffat non ha mai davvero smesso di essere Aidan Moffat, e Malcolm Middleton non ha mai smesso di essere Malcolm Middleton.
E a giudicare da quel ” I don’t give a fuck about the past” con cui si apre l’album, è assolutamente chiaro che non hanno realizzato As Days Get Dark per noi o per fare soldi facili – l’hanno fatto perché avevano ancora notevoli, storie strazianti e divertenti da raccontare.
Era necessaria dunque la resurrezione del nome Arab Strap per raccontare queste storie? Forse no, ma quando una band si prende 16 anni di pausa e torna con uno dei migliori album che abbiano mai realizzato, finisce per non sembrare affatto una riunione – sembra più che quella vecchia fiamma non abbia mai smesso di bruciare.
L’universo che ci viene raccontato dal duo scozzese è un universo squallido, dissoluto e tragicomico – e tutto evocato con straordinaria profondità in meno di 50 minuti.
Quasi ogni traccia di As Days Get Dark è risoluta nelle sue rappresentazioni degli angoli e delle fessure più sordidi della vita.
A cura di Antonello Sambucci
- Band: Arab Strap
- Titolo: As Days Get Dark
- Anno: 2021
- Genere: Rock Alternative/Slowcore/Indietronica
- Etichetta: Rock Action Records
- Nazione: Scozia
Tracklist:
- The Turning Of Our Bones
- Another Clockwork Day
- Compersion Pt. 1
- Bluebird
- Kebabylon
- Tears On Tour
- Hear Comes Comus!
- Fable Of The Urban Fox
- I Was Once A Weak Man
- Sleeper
- Just Enough