CORAM LETHE – Heterodox

CORAM LETHE – Heterodox

La raffinatezza fa parte del loro DNA. Metteteci poi un pò di sana cultura e un pizzico di ingegno, il tutto mixato in un contesto sonoro brutale e cattivo, tipico del Death Metal.

Sono questi gli ingredienti principali che danno forma alla ricetta dei toscani Coram Lethe.
Attivi sin dal 1999, i nostri sono riusciti a pubblicare fino ad oggi ben quattro dischi ufficiali di cui questo ‘Heterodox’ che andrò ad analizzare, rappresenta l’ultimo arrivato. 
Il primo ‘Reminiscence’ che in realtà è un demo, vede la luce proprio nel ’99, rigorosamente autoprodotto.
Con il secondo ‘The Gates Of Oblivion’ arriva un’intensa attività live che li porterà a girare in lungo e largo la penisola, condividendo il palco con mostri sacri del metal estremo: Dark Funeral e Dismember. Importante sono le presenza a festival come l’ormai decaduto o quasi Gods Of Metal e il Total Metal Festival.
Dal 2007 i nostri cercano di dare un cambiamento alla line-up, reclutando una vocalist femminile e producono due anni dopo quello che sarà il loro terzo lavoro, ‘A Splendid Chaos’. Ma la stabilità del gruppo crolla e c’è un altro cambio di musicisti che si riassesta con l’arrivo di questo ‘Heterodox’ nel luglio 2012.
I Coram Lethe del nuovo disco sono quindi: al microfono c’è Gabriele Diana, alle chitarre troviamo Leonardo Fusi e Filippo Occhipinti e nella sezione ritmica (basso e batteria) ergono rispettivamente Federico Stiaccini e Francesco Miatto.
Il disco che, tra l’atro, vanta una bella copertina (creata dallo stesso Fusi) esce per la Buil2Kill Records nel Luglio di quest’anno. Ben otto tracce di non meno di 2 minuti. 
Già l’iniziale ‘Hypnomagik’ abbonda con la durata, sette minuti che si sviluppano attraverso una tensione sonora, all’inizio caratterizzata da chitarre acustiche arpeggiate che preparano poi ad un death sparato a massima potenza. Brano suggestivo che fa perno su un lavoro musicale forte: sonorità tipicamente death si incastonano bene in atmosfere etniche.
‘The Stench Of Extincion’ porta alla luce la straordinaria tecnica di ogni singolo musicista: brano cattivo ma che non sfocia nell’esagerazione. Il lavoro del duo Fusi-Occhipinti fa faville: riff su riff accompagnano la furia della batteria in un vortice sonoro devastante e apocalittico.
‘Where The Worms Crawl’ già dal titolo non promette nulla di roseo, anzi. Qui la parte del leone la fa Diana, performance vocale da brividi. Nichilismo e odio cantati dal vocalist si sposano bene con la musica!

‘Bare’ vede l’alternanza di voci pulite e growl sempre su una musica che continua la pazzia nichilista del brano precedente. All’interno della track troviamo una sezione decorata con chitarre arpeggiate, supportate dalla batteria, fino ad una progressiva accelerazione. Uno dei migliori episodi dell’intero disco.
Ovvio che nel disco il death regna sovrano, ma i nostri non dimenticano le origini di tale genere e vanno a ripescare, con ‘The Anticompromise’ la migliore tradizione thrash; Slayer e Testament in primis. E se c’è un ritorno alle radici del death, i nostri passano oltre ad esso per portarci alla devastazione di certo black metal. 
Progressione metal che a modo suo non dimentica il proprio passato.
‘Light in Disguise’ risulta un brano chitarristico dove troviamo la bravura di Fusi-Occhipinti, capaci di dominare i loro strumenti creando un mix di heavy classico (riff neoclassici) e metal estremo.
Intro doom per ‘Waxed’ che continua sul percorso musicale del disco. ‘Monolith Radiant’ che chiude le danze, rappresenta la summa delle influenze musicali dei Coram Lethe: death classico e molto tecnico, progressive, il caro vecchio thrash e certe atmosfere orientaleggianti.
Un disco splendido, ben prodotto e ben curato sin dalla copertina. Originale sia nelle tematiche che nella musica. L’underground italiano è pieno di ottime band e i Coram Lethe.
a cura di Sonia SteelDiamond
Band: Coram Lethe
Titolo: Heterodox
Anno: 2012
Etichetta: Buil2Kill Records
Genere: Progressive Death Metal/ Technical Death Metal
Nazione: Italia
Tracklist:

1- Hypnomagik
2- The Stench Of Extinction
3- Where The Worms Crawl
4- Bare
5- The Anticompromise
6- Light in Disguise
7- Waxed Seal
8- Monolith Radiant

Lineup:
Gabriele Diana – voce
Leonardo Fusi – chitarra
Filippo Occhipinti – chitarra
Federico Stiaccini – basso
Francesco Miatto – batteria
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