373°K – Spiriti Bollenti

373°K – Spiriti Bollenti

I 373°K sono una band bolognese formatasi tra l’incontro di alcuni ragazzi all’università.
Il moniker prende spunto dal grado di bollore rabbioso che si ha dentro a causa di un disagio provato nel constatare ogni giorno la standardizzazione del mondo in cui viviamo.
L’album ‘Spiriti Bollenti’ di cui oggi vi parlo è l’autoprodotto esordio della band, registrato dopo alcuni assestamenti di line up ed alcune date live di rodaggio……

La song d’apertura, non che title track, ha un riff iniziale dal sapore maideniano, e la cosa mi fa ben sperare, seppur lo stesso abbia un sapore di già sentito.
Durante l’ascolto si hanno alcune influenze a metà tra i vecchi Litfiba, i già citati inglesi ed una massiccia dose di Hard Rock.
Ho sempre sostenuto le band che utilizzassero la lingua italiana per scrivere e cantare canzoni, ma essendo questa molto articolata ed un pò difficile da legare in modo perfetto alla musica non è da tutti riuscire nell’intento.
I nostri ci sono riusciti in parte, vale a dire, in alcuni momenti il testo si inserisce ottimamente nelle songs, ma in altrettante parti risulta un pò forzato.
La voce del frontman ricorda un pò  Ligabue, con meno raucedine e meno “profonda”.
La seguente ‘Sciarpe Vintage’ sembra che sia stata costruita sulla base ritmica e chitarristica di ‘Roadhouse Blues’ dei Doors (i riff sono uguali), senza avere però la particolare energia di questa.
Certo i riff e gli assoli dal sapore blues sono ben fatti, e ci tengo a precisare in modo chiaro che a livello tecnico i ragazzi siano ben preparati, ma siamo in situazioni troppo scontate e già sentite.
I nostri cercano di infilarsi in una corrente stilistica portata avanti anni fa da Litfiba, Timoria e compagnia italica, senza però mettere quasi nulla di personale!
‘Comunque Vada’ è una miscela sonora contenente come sempre una bravura da parte di tutti i musicisti, ma donando troppi richiami esterni, risultando ripetitivi. A volte la chitarra sfiora un gusto progressivo, ma sembra più un volersi avvicinare a certe situazioni, senza riuscirci.
In questo pezzo in particolare si ritrovano richiami a Ligabue e per alcuni aspetti a Vasco Rossi.
Breve suite pianistica emotiva con ‘Eterno Ritorno’, piacevole all’ascolto, che si collega a ‘Lascia Che Sia’, una ballad dal testo convolgente che potrebbe sembrare scritto dal già abbastanza citato Luciano Ligabue, e non solo per i testi.
Un pezzo dal facilissimo apporccio, come anche gli altri del resto, dove si gode anche di una buona performance vocale accompagnata da un costante pianoforte ed una base ritmica soft, mentre le chitarre fanno da sfondo.
Il problema della band è la totale mancanza di personalità, risultando piatti, poichè con le qualità possedute avrebbero potuto creare qualcosa prettamente loro. Certo, le influenze musicali usciranno comunque fuori, ma almeno si potrebbe evitare di fare il verso ai propri idoli, cosa che avviene spesso in ‘Spiriti Bollenti’.

Si riprende la carica con ‘La Vita è Mia’, dove la band continua sui suoi passi, con le influenze già citate più volte, e che non citerò più per non essere noioso.
Buone le parti chitarristiche e le cariche ritmiche, facendo intravedere musicisti che suonando sicuramente si divertono, e questo non può che farmi piacere.
’30…’ è un ritmato blues ben costruito, e fin’ora il pezzo che sia riuscito meglio a prendermi, certo da amante del blues non posso che farmi avvolgereda questo pezzo, rimanendo comunque fermo nell’obiettività, quindi non facendo influenzare il mio parere a riguardo, che è lo stesso indicato qualche rigo fa.
Il chitarrista risulta ispirato e competente in materia, e ci tengo anche a far presente che nello stacco presente nella seconda parte del pezzo, il cantato risulterebbe avere una certa influenza da ritrovare in alcuni momenti di Francesco Baccini, parte seguita dal termine della canzone dove ritroviamo anche il pianoforte.
Il cd risulterà da piacevolissimo ascolto a chi adora certe soluzioni rockeggianti con venature pop molto radiofonico. Poichè alla band manca quella verve strafottente dei vecchi Litfiba e quell’aria alternativamente carica dei Timoria.
Nello stesso filone artistico scelto dai 373° K si colloca ‘Il Paradiso Insieme a Te’ e la conclusiva ‘Dentro Di Te’, quest’ultima con un pò più forza e nello stesso tempo un pò più di pathos, volendo.

Dovendo dare un definitivo parere obiettivo, a questo esordio tricolore, non posso che evidenziare le influenze citate, che per quel che mi riguarda, risultano un pò troppo accentuate, rendendo l’ascolto si dal facile approccio, ma essenzialmente piatto con un sapore troppo di già sentito.
Rivolgendomi direttamente alla band invece, non posso che suggerire, come già espresso, di creare canzoni personali, non dico senza alcun tipo di influenza, poichè essa un pò uscirà sempre fuori, ma almeno mettere la farina del vostro sacco, perchè le qualità le avete.
Siete ottimi musicisti ed è un pecccato vedervi così immersi in certi clichè da coprire la vostra identità!

a cura di Francesco ChiodoMetallico
Band: 373°K
Titolo: Spiriti Bollenti
Anno: 2011
Etichetta: Nessuna
Genere: Rock/Hard Rock/Pop Rock
Nazione: Italia
Tracklist:

1- 373°K
2- Sciarpe Vintage
3- Comunque Vada
4- Eterno Ritorno
5- Lascia Che Sia
6- La Vita E’ Mia
7- 30….
8- Il Paradiso Insieme A Te
9- Dentro Di Te

Lineup:

Tia Villon – voce e pianoforte
Stefano Venosta – chitarra e cori
Vincenzo Adduci – chitarra
Rocco Romani – basso
Francesco Lupi – batteria