THE DEAD DAISIES & guests conquistano il Phenomenon di Fontaneto d’Agogna

THE DEAD DAISIES & guests conquistano il Phenomenon di Fontaneto d’Agogna

The Dead Daisies sono tornati in Italia con il loro Euro Tour 2025 con due imperdibili appuntamenti live. La “super band” hard rock ha fatto tappa per la prima data italiana al Phenomenon di Fontaneto d’Agogna (NO) la sera dell’8 marzo, per poi proseguire, la sera successiva, a Padova. Con questo tour la band ci ha regalato anche della nuova musica. Infatti, il 14 Febbraio scorso è stato pubblicato il nuovo singolo ‘Love That’ll Never Be’, una ballata rock dal tipico sound anni ’70 con forti richiami al blues di quel periodo.

I The Dead Daisies si sono presentati con la loro massiccia formazione composta dal cantante John Corabi, rientrato in line-up nel 2023, i chitarristi Doug Aldrich e David Lowy, il bassista Michael Devin ed il batterista Tommy Cluefetos. Questa poderosa formazione, solitamente abituata ad onorare grandi palchi nel mondo, non è stata di meno nel club piemontese, che ha anche proposto brani tratti dall’ultimo full-lenght ‘Light ‘Em Up’ del 2024 con un set a dir poco energico.

Con mia grande sorpresa ad aprire la serata, alle ore 20, sono stati i Nastyville. Sapevo di sole due band, ma meglio così perché la band piemontese ha saputo scaldare il pubblico con una notevole grinta di puro e duro rock’n’roll.

Nastyville si sono formati nel 2012 da un’idea di Danny Boy (batterista) e Dave (chitarra) con l’intento di dare un volto nuovo al rock. Il primo disco ‘Viva hell-A’ (2015) ha presentato riff vecchio stampo e il mordente del miglior street/glam rock, con Lex alla voce, Kruska al basso e Manuel alla chitarra. Dopo l’uscita di Lex e Kruska continuano il loro percorso con Mark Lee alla voce (grande frontman) e Fabian Anderchen,  rilasciando ‘Glam Caramel’ nel 2017, con un approccio più heavy. L’ultimo disco, ‘Songs Of Threesome’ del 2022, vede ancora un cambio di line-up con gli ingressi di Dega alla chitarra e Paul al basso. L’anno successivo entra Christian Tabeat alla batteria portando un sound più ragionato e, ora, stanno lavorando al nuovo disco.

La set list proposta al Phenomenon si apre con ‘Sex Crime’ per continuare con ‘I Can’t Stand Your Ego’ (da ‘Viva Hell-A’). Purtroppo, lo spazio a loro disposizione ha subito un taglio per questioni di tempo. Bravissimi i ragazzi di Omegna e spero vivamente di rivederli presto sul palco di qualche altro grosso evento.

Nastyville @ Fontaneto d’Agogna 2025


La serata è proseguita con il secondo gruppo di supporto, gli inglesi The Treatment, che già abbiamo potuto apprezzare in Italia in apertura agli Steel Panther, Aerosmith e Alice Cooper. Loro sono una formazione di musicisti virtuosi e raffinati, che hanno mostrato al pubblico del novarese tutto il proprio talento. Le canzoni dei The Treatment sono ben strutturate e con ritornelli curati che si ascoltano con piacere. La band sul palco è stata perfetta in tutto, senza alcuna sbavatura, regalando una serie di emozioni e reazioni. Lo show è stato divertimento allo stato puro, che ha mostrato il chitarrista Tagore Grey un maestro dell’intrattenimento con il pubblico. Grande abilità scenica, come si faceva una volta, che mi ha ricordato la potenza grezza e la gioia del rock n’ roll, ed è il motivo per cui i The Treatment sono una proposta coinvolgente ed irresistibile dal vivo, rendendo anche omaggio alle leggende del passato. Loro sono qui per divertirsi e vogliono trascinarci tutti… ed è esattamente ciò che hanno fatto!

THE TREATMENT @ Fontaneto d’Agogna 2025


Terminata la loro performance, l’attesa è tutta per gli headliner della serata. Accolti da un caloroso benvenuto dal pubblico entusiasmato, The Dead Daisies sono partiti con ‘Long Way to Go’ (dall’album ‘Make Some Noise’ del 2016) per dare il via al loro travolgente spettacolo. Alla presenza del frontman rientrato John Corabi, già noto per i suoi trascorsi con i Mötley Crüe, il pubblico impaziente non ha avuto necessità di grandi incoraggiamenti per fare un po’ di “rumore” sin dal grande inizio di spettacolo.

Subito dopo l’assolo di batteria Corabi si prepara con la sua chitarra classica suonando i primi accordi del loro ultimo singolo ‘Love That’ll Never Be’, brano che ha riscosso un successo strepitoso tra il pubblico presente, per poi riprendere in elettrico con la successiva ‘With You And I’, per poi arrivare -dopo altri brani- alla caratteristica presentazione della band seguita da un medley di classici per presentare in modo brillante e creativo gli altri membri della band, insieme ad aneddoti divertenti di John su ognuno di loro. David Lowy ha reso omaggio agli AC/DC con ‘Highway to Hell’, mentre Doug Aldrich che ha sfornato l’immortale ‘Whole Lotta Love’. Il batterista Tommy Cluefetos ha reso omaggio ai White Stripes con ‘Seven Nation Army’, e Michael Devin ha scatenato ‘Heaven and Hell’ dei Black Sabbath. Il frontman John ha poi concluso l’introduzione con una versione di ‘Living After Midnight’ dei Judas Priest.

A seguire, The Dead Daisies hanno proposto la recente ‘Crossroad’ (cover del famoso bluesman Robert Johnson) che anticipa il nuovo disco blues la cui uscita è prevista per quest’anno (qui i dettagli), a dimostrazione di quanta altra grande musica possa ancora arrivare dalla band. Ci si avvia al termine dello show e David Lowy fa una breve presentazione del brano che lo vedrà al microfono, ‘Get a Haircut’. Ancora un paio di canzoni e dopo un set esplosivo e denso di inni rock brucianti, la band è tornata sul palco per un bis di due canzoni, iniziando con ‘Ressurrected’ e concludendo con la cover dei Beatles ‘Helter Skelter’.

THE DEAD DAISIES @ Fontaneto d’Agogna 2025


Lo spettacolo dei super The Dead Daisies è stato magnifico e la serata tutta impeccabile. È stato un onore per me vedere un gruppo così incredibile di musicisti esibirsi in una piccola cittadina del Piemonte. Con The Dead Daisies non c’erano ego. La band si è esibita come un tutt’uno, senza nessuno al centro della scena, e con una classe come pochi.

I nostri ringraziamenti al management dei The Dead Daises, a Francesca e al Phenomenon per aver dato l’occasione a Suoni Distorti Magazine di partecipare come guest all’evento.

A cura di Pino Panetta

 

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