Plakkaggio HC + Dinamite live a Cosenza: il report della serata!

Plakkaggio HC + Dinamite live a Cosenza: il report della serata!

1004431_668702359813177_1127404839_nSabato 4 Maggio 2013…

Stasera eccoci in quel di Cosenza, con precisione al cpoa Rialzo, in occasione di una bella serata organizzata dai ragazzi dell’auditorium popolare e degli infaticabili Chosen Few. Il palco verrà calpestato per l’occasione dai romani Plakkaggio HC, accompagnati dai cosentini Dinamite.

Giungo in tempo per fare quattro chiacchiere con amici e musicisti e bere un paio di birre, mentre l’aria del locale viene riscaldata da un bella selezione musicale a cura degli stessi Chosen Few.

Si arriva alle 23:30 circa e sul palco salgono i Dinamite, alla loro terza esibizione live, per la cronaca, ma già dall’aria sicura di se ed una convincente convinzione (scusate il gioco di parole).

La serata è dedicata al compianto Jeff Hanneman, tant’è che la band inizia l’esibizione con l’intro (riff iniziali compresi) di ‘Raining In Blood’, passando subito, però, al proprio repertorio; quindi iniziando a pestare pesantemente sugli strumenti regalando ai presenti il loro thrash metal di vecchia scuola variegato con aperture tecniche dagli aloni death e spunti heavy.

 

Base ritmica ottimamente coordinata (a cura di Sean Michael e Pierangelo Dr. Thrash) e riff taglienti hanno fatto smuovere il pubblico tra headbanging e pogo, lasciando soddisfatti tutti. Dalla prima volta che li ho visti dal vivo ammetto di essermi ritrovato davanti una band, come citato prima, più sicura di se e delle proprie capacità. Ancora una volta i Nostri hanno ribadito la voglia di copire i sistemi uditivi con violenza, mai fine a se stessa però.

Ribadisco che Andrea (voce e chitarra) ha una voce che mi ha fatto pensare ad una miscela tra Damien Thorne dei Bunker 66 e certo Tom Araya (ultimo periodo), seppur mantenga una sua personalità, quindi parlo di vaghe somiglianze e non un tentar di copiare l’uno o l’altro. Oltretutto vanta un appoggio brutalmente valido da Pierangelo, che in certe parti rincara la dose di energia.

Non è mancato un frangente temporale per ringraziare gli organizzatori, utilizzato lo stesso anche per ricordare il grande Jeff!

Il pubblico si è reso partecipe all’esibizione creando movimento e gradendo (palesemente) i pezzi della band. Oltretutto una band disposta ad interagire con il pubblico in maniera positiva.

Terminata l’esibizione tra i dovuti applausi si ha avuto il tempo per una birra, giusto per permettere ai Plakkaggio HC di prendere possesso del palco e fare le regolazioni del caso.

Vi parlammo dei Plakkaggio HC in occasione dei loro due scorsi album, ‘Il Nemico’ (2006) e ‘Fronte Del Sacco’ (2009). Ad oggi la discografia si è allargata con l’album ‘Approdo’ (2012) ed una serie di esibizioni che hanno ancor di più assestato la formazione su palco.

C’è da dire che per motivi di salute il loro bassista, Chris Nunnos, non ha potuto prendere parte all’evento, ma nonostante ciò i Nostri hanno davvero spaccato con il supporto del buon Pat Atho degli Ultimi dietro il quattro corde.

Sin dalla prima traccia non sono mancate le incitazioni del pubblico, che palesemente attendeva la band, vista la calorosità mostrata. I Plakkaggio HC si sono dimostrati in ottima forma e pieni di energie, senza risparmiarsi in nulla.

Il repertorio proposto tocca tutti e tre gli album citati prima, suonando, tra gli altri, ‘Frammenti Di Vita’ e ‘L’Araba Fenice’, fino a ‘Anti-Madonna League’ e ‘Provincia’, passando da ‘Tempesta’ e la richiesta ‘Blocco Porco Dio’; con la quale i Plakkaggio si sono congedati tra applausi, urla e incitazioni da parte di tutto il pubblico. E’ stato anche trovato il tempo per una cover, omaggiando i Thin Lizzy con ‘Whiskey In The Jar’.

L’Oi! dei Plakkaggio HC, miscelato a inflessioni metal e alcune accelerazioni estremamente punk-core hanno creato momenti di devastazione sotto il palco con forti pogate, oltre alle prime due file che hanno cantato dietro il frontman.
Non sono mancate interazioni con i presenti che hanno mostrato i musicisti simpatici e gioviali.

Anche loro hanno speso qualche parola dedicando l’esibizione al grandissimo Jeff Hanneman, cosa gradita da tutti i metallari presenti.

Alla fine della corsa si è giunti a fine serata un po’ indolenziti dalle pogate ma con il sistema uditivo altamente soddisfatto! E prima di rimettermi in cammino verso casa ho avuto modo di scambiare qualche ulteriore parola con le band e gli organizzatori, tutte persone gentili e alla mano.

Immancabili i ringraziamenti finali, sia per la cortesia che per la stima, ad Alessandro Aloe e tutti gli Chosen Few, oltre che i musicisti di entrambe le band per la particolare simpatia mostrata.

Al prossimo live!

a cura di Francesco Chiodometallico

Potete visionare tutte le foto nell’album della nostra pagina Facebook!