NEVER OBEY AGAIN: il video della nuova ‘G.O.D. (Given Or Denied)’
I Never Obey Again hanno pubblicato oggi il video di G.O.D. (Given Or Denied), secondo singolo tratto dal nuovo album Trust in uscita il 18 ottobre 2024 per Scarlet Records.
G.O.D. è una canzone metal moderna “straight fire” con voci femminili urlanti e riff pesanti. “G.O.D.” significa: siamo tutti esseri umani, siamo tutti tela bianca alla nascita. Il luogo e il momento storico in cui siamo nati trasformano noi stessi nelle persone che diventeremo domani. Ad alcuni di noi viene dato, ad altri viene negato.
La band fonde suoni pesanti ed elementi elettronici moderni per creare scenari sonori accattivanti ed emozionanti. Lo hanno fatto senza sforzo nell’album di debutto del 2023 The End Of An Era (per l’occasione li intervistammo); lo hanno fatto meglio e con un tocco personale ancora più forte nel loro nuovissimo disco, dove la straordinaria cantante Carol brilla in tutto il lavoro.
Da un lato, Trust è stato concepito come “musica per tutti” indipendentemente dal sesso o dall’età poiché i suoi testi e la voce potrebbero risuonare con chiunque; parole e melodie che permettono all’ascoltatore di sentirsi come a casa, protetto e sicuro nella condivisione dei sentimenti. D’altro canto rappresenta la decisione della band di andare oltre e vestire quei testi con il proprio sound evitando ogni compromesso; sembra più profondo, ruvido e dritto al punto. Sembra Mai più obbedire e nient’altro.
Se vi siete persi il primo singolo d’anticipazione, Never Feel, Never Fear, riportiamo il video nuovamente di seguito:
Queste di seguito la track-list e la copertina del nuovo Trust dei Never Obey Again:
01 Animal By Choice
02 G.O.D. (Given Or Denied)
03 Never Feel, Never Fear
04 Give Me A Fuckin’ Break
05 Under My Skin, Before Your Eyes
06 Lost…
07 Control
08 I Wish
09 Conquer And Divide
10 Waterfall
11 Trust
I Never Obey Again sono Carolina Bertelegni alla voce, Alessandro Tuvo e Alex Pedrotti alle chitarre, Cristiano Trappoli al basso e Marco Binda alla batteria.
Photocredit: Oleksandr Kmit
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