LACUNA COIL – Delirium

Lacuna Coil_Delirium 2016_SUONI DISTORTI MAGAZINE

Un viaggio alla ricerca della comprensione dell’Insanità Mentale, della Follia e delle Ossessioni di tutti i giorni, è nato dopo aver visitato realmente strutture che, in passato, ospitavano Manicomi e dal conseguente studio di materiale visivo e fotografico rinvenuto appartenente ai pazienti dell’epoca.

L’immaginazione ha dato vita ai caratteri, alle malattie, alle situazioni e ai pensieri che appartenevano a quelle mura, sicchè da attribuire a ogni brano una stanza diversa comparandola anche alle follie attuali e quotidiane. Un mondo parallelo sconosciuto che,a volte spaventa non saperlo affrontare correttamente, trattandosi di malattie dalle quali si può scappare o meno.

Questo, il concept di ‘Delirium’, ottavo album dei Lacuna Coil, che sorprende, dunque, anche per quanto riguarda il sound rinnovato in cui si respira un’atmosfera più pesante ed heavy come dimostra ‘The House Of Shame’, opener dai tratti marcati e ipnotici, le cui chitarre trascinano nell’esplorazione della prima stanza. Linee vocali intensamente affrante inducono alla riflessione sul testo di ‘Broken Things’, per giungere alla title track, nella quale si inizia a sentire la “pesantezza” del Delirio, anche grazie a Cristina che modula la sua voce, calibrandola nell’affrontare sentimenti quali rabbia e paranoia tipici della sindrome vera e propria.

‘Blood, Tears, Dust’ evidenzia ritmiche di basso dure e inquietanti, mentre le tastiere innalzano le eteree linee vocali femminili, in netto contrasto con il Growl di Andrea. A Mark Vallelunga (già Nothing More) appartiene l’assolo di chitarra. Mentre, espressione della personalità di Myles Kennedy (già Alter Bridge), è ‘Downfall’, più lenta e riflessiva in cui la vocal guest scopre le sue abilità chitarristiche, portando alla sensazione reale di una caduta nel vuoto. La scelta di un treno in viaggio verso casa, protagonista della filastrocca fanciullesca iniziale di ‘Take Me Home’ risulta particolarmente adatta nel rappresentare il desiderio della mente umana di essere ricondotta verso la sanità mentale, cioè nella propria dimora. Il tutto costruito su una sezione ritmica geniale.

Ispirata alla Sindrome di Stoccolma, secondo la quale ci si innamora della persona di cui si è prigionieri, l’introspettiva ‘You Love Me ‘Cause I Hate You’, esplode progressivamente in un Growl tormentato. Le corde stridenti di ‘Ghost In The Mist’ giocano con i tappeti melodici delle tastiere per, poi, lasciare spazio  al dramma sinfonico ed a riffs psichedelici, quasi a dover stordire l’ascoltatore per trascinarlo nei meandri oscuri della mente a opera del Growl.  ‘My Demons’ è un brano intenso e molto personale che alterna momenti più pacati a momenti più acuti. ‘Claustrophobia’ ricerca assoli e linee vocali liberatorie con il risultato di un sound più aperto ed orchestrato.

Atmosfere gotiche avvolgono ‘Ultima Ratio’, il cui testo rappresenta un tentativo di fuga dal Manicomio, volutamente lasciato irrisolto. I brani seguenti sono bonus tracks contenute nella Deluxe Digital Edition.

‘Live To Hell’ è la cover dell’omonimo brano di Madonna, riadattata in perfetto stile Lacuna Coil, nella quale la voce di Cristina è particolarmente bella e vicina all’originale. ‘Breakdown’ si riaccosta allo stile precedentemente adottato dalla band, ma pur sempre ruvido ed heavy come ‘Bleed The Pain’, nella quale si ritrovano le sensazioni di confusione, disorientamento e pesantezza sempre rapportati alla scelta del concept. Un concept album, dunque, sperimentale che ben interseca vari generi quali Gothic, Punk, Nu e Industrial, risultando onesto verso il concept trattato.

Dai songwritings in sintonia tra loro, deliranti, labili, ferriginosi, sofferenti, maniacali, a volte labili tanto da indurre agli stessi pensieri lenti che affliggono le persone mentalmente insane, è un album sicuramente più libero, anche grazie al cambio line-up, più aperto ed epico al fine di trasmettere speranza.

A cura di Benedetta Kakko Delli Quadri

  • Band: Lacuna Coil
  • Titolo: Delirium
  • Anno: 2016
  • Genere: Gothic/Alternative Metal
  • Etichetta: Century Media Records
  • Nazione: Italia

TrackList:

  1. The House Of Shame
  2. Broken Things
  3. Delirium
  4. Blood, Tears, Dust
  5. Downfall
  6. Take Me Home
  7. You Love Me ‘Cause I Hate You
  8. Ghost In The Mist
  9. My Demons
  10. Claustrophobia
  11. Ultima Ratio
  12. Live To Hell – cover Madonna (Deluxe Digital Edition bonus track)
  13. Breakdown (Deluxe Digital Edition bonus track)
  14. Bleed The Pain (Deluxe Digital Edition bonus track)