L.A. GUNS: Tracii Guns, Phil Lewis e Steve Riley hanno trovato un accordo sul nome della band
E’ giunta al termine la battaglia legale che vede da una parte il chitarrista Tracii Guns ed il frontman Phil Lewis (i querelanti), e dall’altra gli imputati: il batterista Steve Riley ed i compagni di band Kelly Nickels, Kurt Frolich e Scott Griffin, circa l’utilizzo del nome L.A. Guns per le proprie band.
Stando al verdetto reso noto dalla band tramite la propria pagina facebook, le parti hanno deciso di archiviare la causa in sospeso. Guns e Lewis continueranno la loro carriera artistica con il moniker L.A. Guns (a Novembre uscirà il nuovo album), mentre Riley e compagni dovranno modificare il nome in Riley’s L.A. Guns e cambiare il logo della band.
Entrambe le formazioni non vedono l’ora di continuare a comporre e registrare nuova musica, potendo includere, sia l’una che l’altra, canzoni del vecchio catalogo dei L.A. Guns per i propri fans. Per quanto riguarda i prodotti musicali ad oggi rilasciati, continueranno ad esserci sia in supporto fisico che digitale con il classico moniker L.A. Guns.
La nota comunicata porta la firma dei legali Erik J. Foley e G. Warren Bleeker, difensori di Tracii Guns e Philip Lewis e S. Martin Keleti, l’avvocato di Stephen Riley e band.
La foto sopra è di Luca Guiotto,
tratta dal report: “L.A. GUNS:
report e foto del concerto
al Santomato Club di Pistoia”
del 2017
I fatti precedentemente accaduti…
Nel gennaio 2020, Riley è stato citat0 in giudizio da Tracii Guns e Phil Lewis presso il tribunale distrettuale della California. Insieme a Riley come imputati nel caso ci sono i tre musicisti che si esibiscono nella sua versione rivale lanciata di recente dei L.A. Guns; il manager, l’agente di prenotazione e il merchandiser di quel gruppo è Golden Robot Records.
La denuncia, che richiede un processo da parte di una giuria, afferma che la versione di Riley dei L.A. Guns (indicata nel fascicolo del caso come “la contraffazione dei L.A. Guns”) sta creando “concorrenza sleale” attraverso il suo uso non autorizzato del marchio L.A. Guns. Inoltre, Guns e Lewis cercano sollievo da e/o contro falsa pubblicità, violazione del contratto e utilizzo non autorizzato delle loro somiglianze.
In sostanza, la denuncia di Guns e Lewis mette in discussione la rivendicazione di Riley di proprietà parziale del nome e del logo di L.A. Guns e sostiene che il suo utilizzo di entrambi non è stato autorizzato. Inoltre, i due affermano – come Guns ha fatto pubblicamente in passato – che Riley ha sottratto gran parte dei proventi editoriali del gruppo negli ultimi due decenni.
Nonostante abbia lasciato la band subito dopo l’uscita di ‘Waking The Dead’ del 2002 per concentrarsi su Brides Of Destruction (il suo super gruppo di breve durata con il bassista Nikki Sixx dei Motley Crue), i Guns “sono i proprietari dei diritti di marchio di diritto comune” per il nome ed il logo L.A. Guns, afferma il reclamo. Rileva che i Guns fondarono la band nel 1983, quattro anni prima che Riley si unisse, e che Riley non si esibì nell’EP d’esordio del gruppo nel 1984 e contribuì solo a una singola traccia nel loro omonimo album di debutto del 1987.
Secondo la denuncia, Guns “è stato ferito dalla concorrenza sleale degli imputati”, mentre lui e Lewis hanno “subito danni inclusi danni e lesioni irreparabili alla loro buona volontà”. Afferma inoltre che i L.A. Guns di Riley sono stati formati “con l’intento di ingannare e confondere i fans e consumatori facendogli credere che la band contraffatta sia la versione originale di Tracii Guns”.
Oltre ai danni effettivi e punitivi, Guns e Lewis stanno cercando un’ingiunzione permanente “che impedisca a tutti gli imputati nominati di utilizzare il nome, il logo e la somiglianza dei L.A. Guns, nonché “una dichiarazione secondo cui Guns è l’unico proprietario del diritti di marchio di diritto comune” per il moniker della band e qualsiasi marchio di design correlato.
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.