IO E I GOMMA GOMMAS stravolgono Adriano Celentano: ecco la nuova ‘Azzurro’
Arriva il secondo singolo della band marchigiana, Io e i Gomma Gommas, che ti travolge come un fulmine a ciel sereno! Ritmi incalzanti, chitarre distorte e suoni potenti da ormai venti anni sono gli ingredienti perfetti delle rivisitazioni di questi quattro rockettari.
‘Azzurro’, la celebre canzone del 68 del “molleggiato” Adriano Celentano, racconta di quei mariti che con il benessere arrivato negli anni 60, potevano permettersi di mandare le loro famiglie in vacanza e rimanere da soli in città, ritrovandosi spesso annoiati, sognando un aereo che passava e la speranza di raggiungere la loro amata con un treno dei desideri.
Ebbene in questi ultimi anni ci siamo sentiti come tanti puntini sparsi ognuno per conto proprio, distanziati, in un mare di solitudine. Cantando Azzurro, come per magia, i puntini si cercano, si uniscono e si forma di nuovo l’immagine di un Italia che vuole vivere e che vuole tornare alla normalità.
Il nuovo videoclip dei Gommas è un omaggio alla Pop Art di Roy Lichtenstein. I personaggi sono veri ma truccati in stile fumetto anni 50 e sembrano prendere vita ed animarsi all’interno delle strisce disegnate da Filippo Ravaglioli, che ne ha curato anche la regia e il montaggio.
Io e i Gomma Gommas con questo brano si augurano che i giovani tornino a prendersi il loro spazio nel nuovo futuro che ci attende, un po’ come successe in quell’estate del 68 quando grandi movimenti di massa socialmente eterogenei (lavoratori, studenti, intellettuali e gruppi etnici minoritari), formatisi spesso per aggregazione spontanea, interessarono quasi tutti i Paesi del mondo con la loro forte carica di contestazione contro gli apparati di potere dominanti e le loro ideologie.
Se te la sei persa, è sempre disponibile la punk rock-over di ‘Che Sarà’ dei Ricchi e Poveri, sempre a cura di Io e i Gomma Gommas. Guardala QUI!
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.
Onestamente non mi sembra nulla di nuovo: trent’anni fa il gruppo tedesco Die Toten Hosen ne fecero una versione che è pressochè identica a questa, ma migliore.