Intervista ai Lord Vampyr

Intervista ai Lord Vampyr

Ho avuto il piacere di poter scambiare quattro chiacchiere con Lord Vampyr, leader e fondatore dell’omonima band. Preso tra i lavori al nuovo album e la preparazione per l’imminente tour in terra messicana, il musicista ha trovato gentilmente del tempo per poter rispondere a qualche nostra domanda e fare il punto della situazione. Una persona disponibile e molto appassionata! Ecco quanto è stato detto…..

I Lord Vampyr prendono vita nel 2004, da quando Alexander si distacca dai Theatres Des Vampires. Anche se non credo ci sia bisogno di una presentazione, come usualmente chiediamo…. vuoi presentare la band ai più giovani che ci seguono?
Come hai detto anche tu la band è nata nel 2004, ma la mia esperienza musicale inizia nel 1989 con la mia prima band Sepolcrum, poi divenuti VII Arcano. La band ha subito diversi cambi di line-up negli anni, ma ora posso dire che i Lord Vampyr sono quantomai una band solida e pronta a stupire.

La band attuale è così composta: Lord Vampyr: voce – Aerioch: basso – Stn Zyklon: chitarre – Seth666: chitarre – Aeternus: batteria ed Helvete: tastiere/sequencer.

Una cosa che contraddistingue da sempre le composizioni della band sono le melodie di matrice gothic ed una certa vena vampiresca. Caratteristiche presenti sin dal vostro primo album ‘De Vampyrica Philosophia’ del 2005, sino agli ultimi ‘Horror Masterpiece’ e ‘Vampyria’, dello scorso 2010. Cos’ha di affascinante il “mondo” vampiresco?
Ovviamente è una passione che trasale dal normale “interesse”, sono un vero appassionato di libri e film, ma anche di leggende dei paesi dell’est e ovviamente del principe Vlad e della sua vera storia.

Si nota, nell’avanzare delle composizioni, dalle vostre origini ad oggi, un certo irrobustimento del suono, restando fermi sulla vostra strada, senza snaturare le vostre idee iniziali. Cosa rappresenta il progetto Lord Vampyr? C’è un’idea prefissata dietro tutto ciò?
Il bello è proprio quello non c’è un’idea, lo noterai dalla diversità di sound degli album. Ora forse, più di prima, ho un’idea un pò più chiara di quello che voglio fare. Sarà sorprendente anche grazie all’apporto dei nuovi membri che hanno grandi capacità compositive.

Se non sono indiscreto, e se posso fare il ficcanaso curioso… che rapporti intercorrono tra Lord Vampyr ed i Theatres Des Vampires?
No, non lo sei, ci sono abituato. Non ci sono rapporti.

Tornando all’ultima vostra fatica, ‘Horror Masterpiece’…. vogliamo spendere qualche parola su cosa rappresenta per voi? Ho notato un distaccamento, a favore di quello che etichetterei come Elettro/Ebm…. A cosa è dovuta questa scelta?
Come dicevo in precedenza, mi faccio molto guidare da gusti del momento, voglia di osare e sperimentare. Il musicista deve sentirsi libero di rischiare e provare tutte le soluzioni fino a trovare la giusta via; e per me è veramente stimolante, a 40 anni, poter ancora avere la libertà di dire e fare ciò che voglio della mia musica.

Una caratteristica che non hai mai abbandonato, però, è la partecipazione di una voce femminile. Come mai?
Beh guarda così come accaduto in ‘De Vampyrica Philosophia’ non ci sarà nessuna voce femminile o vocalist femminile nel nuovo cd, così come non c’è nella nuova line-up. Per le composizioni di ‘Carpathian Tragedies’ e ‘Horror Masterpiece’ poteva anche andare, così come ‘Vampyria’ ma ora è tempo di cambiare e dare un taglio.

Parlando della band…. troviamo quest’anno una formazione in parte rinnovata. Oltretutto, i membri della stessa fanno parte anche di altre formazioni metal nostrane. Come riuscite ad organizzarvi il lavoro?
Devo ammettere che a volte è complicato, con qualche salto mortale ci si riesce, ovviamente si cerca sempre di non sovrapporre date, prove etc…

A proposito di lavoro… Come nasce un pezzo dei Lord Vampyr? Partecipate tutti alla composizione? Ci illustreresti le varie fasi?

Non c’è stato mai uno schema, in passato molte cose sono state composte in sala prove dove portavo riff o proposte. Attualmente distanze e tempo ci costringono a lavorare separatamente per poi valutare proposte, canzoni o riff e decidere se tenerli o meno.

Cosa ha il mondo dell’horror che vi appassiona così tanto?
Spiegare una passione è come voler chiedere perchè uno sceglie di fare il medico, un altro l’avvocato….

C’è un’attrazione verso tematiche, iconografia, suoni e scelte visive che riteniamo più stimolanti. Ma ovviamente essendo io un appassionato di cinema, non mi limito all’horror che resta comunque una dei miei generi preferiti.

Avete dato notizia di una vostra tournè in terra messicana. Oltretutto terra dove siete già stati ospitati? 

Immagino abbiate avuto un ottimo riscontro di pubblico…. Come sono stati accolti i vostri lavori oltre confine? E se posso chiederlo, che differenza avete trovato tra il suonare in Italia ed il suonare oltre confine?
I messicani sono persone accoglienti e calorose, che non hanno paraocchi o pregiudizi come noi italiani.

La difficile reperibilità “fisica” dei cd è stata compensata dal download che alla fin fine a noi sta bene lo stesso, se poi quando andiamo lì comprano il cd originale. Non c’è assolutamente paragone, sono due situazioni completamente differenti, anche se li ci sono carenze “tecniche”, loro hanno la passione vera, si sbattono e si appoggiano.

Ultimamente, è uscito fuori lo scandalo del Pay To Play, cioè il pagare per suonare, da parte delle band. Fenomeno presente nell’ambito da anni, ma oggi, con l’ausilio della rete, ha fatto alzare un grande polverone.  Qual è un vostro pensiero a tal riguardo? a voi è stato mai proposto di pagare per suonare?
Beh proprio pagare per suonare no, ma magari pagarci il viaggio o cose del genere certamente. Molti club ormai fanno a percentuale, quindi se la serata va male per qualsiasi motivo tu ti attacchi. E’ una situazione triste che porterà sempre meno band sui palchi italiani e una grande sfiducia da parte del pubblico. Penso che siamo l’unica nazione che non supporta a dovere le band nazionali.

Riprendendo i passi precedenti…. state lavorando già al successore di ‘Horror Masterpiece’? Potete anticiparci qualcosa sui vostri prossimi passi?

Beh sarà black-oriented e molto gotico, un ritorno al passato ma anche un’ulteriore evoluzione verso un sound fresco e micidiale che vi sorprenderà. Vero vampyric metal!!!

Bene, giungendo in dirittura di arrivo, non posso che essere lieto di avervi ospitati su Suoni Distorti Magazine. Ti lascio concludere come meglio preferisci, augurandoti/vi tutto il meglio nella vita e nella carriera. Alla prossima!
Aspettatevi grandi cose dal nuovo album dei Lord Vampyr e supportate la scena. Siamo sempre lieti di partecipare a concerti in Italia e se qualcuno “serio” e motivato fosse interessato può contattarci su facebook.

Per seguire la band:
a cura di Francesco ChiodoMetallico