Intervista ai Fingernails

Intervista ai Fingernails

Partiamo dalla premessa che, per me, è stato molto emozionante poter intervistare una band come i Fingernails, un pezzo di storia del metal italiano che ad oggi, con l’album recentemente recensito, ‘Alles Verboten’, ha dimostrato a tutti cosa vuol dire mantenere la propria attitudine genuina e tantissima coerenza.

Con orgoglio, eccovi la piacevole ed interessante chiacchierata che ho avuto modo di fare con la band, rappresentata per l’occasione dal vocalist Anthony Drago….
Ciao Anthony è un grandissimo onore poterti/vi ospitare sul nostro magazine. Non credo ci sia bisogno di fare presentazioni ai lettori quando si parla di Fingernails. Ma ci illustreresti come ha preso vita la band?
Ciao Franceso grazie a te e a Suoni Distorti!
Nel 1981 Angus Bidoli insieme ad altri musicisti fondò i Fingernails. Il gruppo, dopo vari aggiustamenti di line up, si assestò sullo storico trio con Anugus, Bomber e Duracell alla batteria, la band dopo vari demo rimasti storici nella scena italiana degli anni 80.
I concerti erano caratterizzati da un pubblico scatenato, e spesso venivano interrotti per danni alle strutture o addirittura dalla guardie; rimane storico il momento in cui durante un festival a Roma, con la polizia intervenuta per imperdirne il proseguimento, Angus dal palco dedicò  ‘A.I.S.D.’ alle forze dell’ “ordine”.
La prima incisione del brano ‘Shadow Of the Blade’ sulla compilation ‘Lethal Noise’ la band venne notata da un etichetta ligure, la Cobra,  che telefonando ad un incredulo Bidoli offrì alla band la possibilità di incidere il primo full lenght ‘Fingernails’; oggi considerato tra i dischi storici del metal italiano underground nel mondo.
Bomber lasciò la band poco prima di entrare in studio e così venne chiamato Chris Bianco, bassista cantante e leader dei Raff, allora considerati uno dei gruppi di punta della scena italiana e amici dei Fingernails, con i quali avevano spesso diviso il palco. Con questa nuova formazione esce “Fingernails”, il vinile che, se pur mai supportato con show all’estero, andò sold out in mezza europa con migliaia di copie vendute.

Volendo fare una breve retrospettiva, nel 1990, dopo aver dato alle stampe il buon omonimo album, vi siete sciolti. Dopo una pausa durata fino al 2005, avete rimesso in moto la “macchina” Fingernails, con rinnovata energia ed una stra-grande ed immutata attitudine, che ad oggi vi accompagna valorosamente. A cosa fu dovuto, se posso chiederlo, questo “fermo attività” durato quindici anni? E come nacque la bella idea di riformarvi?
Nel 1990 la scena era in disarmo, l’arrivo di nuove mode avrebbe relegato il metal nel dimenticatoio…. per vari di questi motivi, ed esaurito un percorso dovuto anche al fatto che la Cobra fallì, senza dare la possibilità di incidere un secondo album, la band si sciolse. Angus e Bomber, tornati inseme, tentarono il progetto Kaotika, che non fù accolto con grande interesse, Bidoli oltre a pubblicare dischi solitsti , tra l’hard rock e il blues psicedelico, fondò i Childhood, ottima band psychedelic rock con la moglie Manuela alla voce.

Ebbero un buon successo per qualche tempo, poi continuò con altre bands.

Fù una mattina del 1996 quando Riccardo Duracell Lipparini, mentre si recava al lavoro col motorino, investito da un automobile ci lasciò e questo fu uno shock per Angus, che sentì dentro di se che non avrebbe potuto riformare la band in futuro senza il suo amico fraterno.
Io in quei tempi in California e in Minnesota suonavo con i Chain Raction, incidevamo con Beppe Cantarelli e Larry Dunn (Earth Wind & Fire). Quando nel 2000 ero tornato a Roma, già da qualche tempo, fù ad un live di spalla a DIO, con gli allora appena formati Kaledon, che Angus mi vide una volta sul palco e poi mi arrivò la telefonata di Chris Bianco, dicendomi che rifondava i The Raff e voleva me alla voce….
Cosi io ed Angus ci trovammo sul palco con i fratelli Bianco e Gianni Russo alla chitarra, un ottima line up… Angus ebbe in sogno l’apparizione di Duracell che gli disse “rifonda i Fingernails avrete successo… io sono con voi”. Corse a casa mia e mi raccontò tutto dicendo che io e lui dovevamo assolutamente rifondare i Fingernails.

Ripartimmo come quartetto con me alla voce, Fab Lucidi alla batteria, Angus e Bomber; dopo 6 mesi di prove e qualche concerto venimmo contattati lo stesso giorno sia dalla Nuclear War Now della California che da King Fowley dei Deceased, con la sua Old Metal rec. in Virginia…. uscì ‘Hell ‘n’ Back’, il disco del ritorno con allegato lo storico ‘Fingernails’, fino ad allora mai apparso in cd.
Subito dopo il mitico Bomber per problemi personali lasciò la band ed arrivò Big Ricchard, bassista, cantante e leader degli Hammer di Tivoli (da noi recentemente recensiti ndr), questa scelta si rivelò fondamentale per un ottima intesa musicale.
Maurizio ha scovato in una sola sera un altro talento. La band, con rinnovata energia, viene invitata a festivals in mezza Italia, i kids cominciavno ad affulire in molti ai nostri concerti. Il 1° Dicembre del 2007 con lo show devastante al Knaack di Berlino Est si spalancano le porte, per la band, della scena live estera, avremmo ottenuto seguito in Europa suonando moltissimo in Germania, Olanda e Italia, da lì in poi fù un crescendo.

Pubblicammo l’ormai classico ‘Destroy Western World’, il disco HMF, uno split con i Villains di NY, best in Sud America e altri dischi, le date sono andate in crescendo e siamo in giro quasi sempre da anni…era l’estate del 2009.

In uno dei nostri tours tedeschi, durante la permanenza al Jolly Roger di St. Pauli ad Amburgo e dopo una lite tra me e Fab, che spesso si lamentava di non amare viaggi e trasferte, all’ alba, questo abbandonò il gruppo, partendo per Roma quella mattina…. per 5 anni il suo massiccio drumming aveva fatto parte della band, la sera dovevamo esibirci al Knust nel Nightmare Over S.Pauli festival, io trovai un ragazzo cileno di nome Daniel in mezzo alla strada e gli dissi “tu suoni la batteria? bene! vai dritto con la doppia casa e ascolta questo cd”, dopo pochi minuti eravamo sul palco e non so come…. fu un concerto divertente.
Tornati a Roma e pieni di concerti da sostenere tra cui, shows con la Strana Officina e festivals in Olanda Italia e Germania, prendemmo in line up Charlo el Charlo; giovane batterista degli Engrown di Roma sud, che seppur venisse da un genere un pò più moderno tipo il death/thrash anni 90, in breve tempo ha perfezionato uno suo stile con i risultati fenomenali visti oggi. Credo che siamo molto migliorati e di anno in anno vedere i filmati del 2008/2009 sembra quasi che eravamo peggio, hahah!
Fino ad arrivare al  periodo attuale, dove solo quest’anno solare abbiamo fatto tante date in 7 nazioni, suonando da Oslo a Siracusa e tutto ciò che c’è nel mezzo. E’ incredibile come ogni volta che andiamo ad esibirci in posti dove non siamo miai stati prima, i kids cantano i nostri anthem storici e recenti come ‘Heavy Metal Forces’, ‘Crazy For Blowjobs’, ‘Destroy Western World’, ‘Just Like You Want’ e le ultime ‘Frankenstein Food’, ‘Farther Ralph’, ‘Metal Bullets’ e ‘Suicide Generation’!
Recentemente io e Ricchard abbiamo fondato la L.A. Riot Survivor records, che ci sta dando grandi risultati…… abbiamo inciso con molte etichette, e con la tedesca High Roller rec. e varie etichette in sud america. Abbiamo ricevuto offerte per esibirci in Australia, Sud America e USA, che stiamo valutando per il 2013.

Ad oggi, a sette anni di distanza dalla reunion, avete dato alle stampe ‘Alles Verboten’, per festeggiare i 30 anni della band. Mi illustri cosa rappresenta per voi questo album e com’è avvenuto il processo compositivo?

‘Alles Verboten’ è un miracolo non un disco! Doveva chiamarsi ‘No Justice No Peace’, nome che a me non conviceva, era quasi pronto con Fab alla batteria…..quando lasciò la band decidemmo di cancellare tutto e di prenderci tempo e riscriverlo da capo, fu cosi che io e Ricchard ci assumemmo la responsabilità di pordurre il disco. Avevamo bisogno di un vero studio, un bravo fonico e un grande session man alla batteria mentre davamo a Carlo el Charlo in tempo di ambientarsi…. andammo a casa di Fabiano Master Bianco, il più importante e talentuoso drummer italiano degli 80, lui ci disse che erano 5 anni che non toccava lo strumento e che mangiava sul tom a pranzo!

Lo portammo in studio e scatenò l’Apocalisse, Charlo poi incise 2 brani sullo stesso disco…Vittorio Marchetti, celebre fonico con base a Tivoli, fece un ottimo lavoro sopportando anche le discussioni tra me e Ricchard in veste di co produttori e seguendo le nostre indicazioni con pazienza; ci segue anche dal vivo nei Live.
Ringraziamo l’amico IceOne icona italiana e mondiale del hip hop e del funk, artista creatore dell’artwork e copertina del disco, ha inoltre riarrangiato alla sua maniera 2 brani del nuovo disco, con versioni non presenti nell’album; ‘Father Ralph’ e ‘Frankensten Food’, scaricabili solo gratuitamente on line. Ha diretto anche i nostri 2 nuovi video. Persone di generi diversi possono unire le loro esperienze per una causa comune!
Il disco sta avendo un riscontro incredibile mai visto prima per un nostro album,  è recensito e richiesto agli angoli più lontani del pianeta, come ad esempio Tailandia e Africa,  il nuovo video ‘Farther Ralph’ è in uscita questi giorni.
Riguardo al titolo dell’album…. io e Ricchard, nei nostri innumerevoli viaggi in Europa ci trovavamo in nazioni differenti ma con aereoprti e stazioni tutte uguali, con i stessi divieti assurdi omologati ovunque.. fu così che lo guardai e dissi “e’ tutto vietato!” e lui rispose con il titolo! In inglese suonava male e allora pensammo in tedesco… ‘Alles Verboten‘..sounds great!

Per la stessa occasione dell’anniversario è stato messo sul mercato anche un dvd intitolato ’30 Years Speed Metal Rockumentari’. Cosa contiene questo lavoro? Davanti cosa si ritroveranno i vostri fans visionando questo dvd?
Eh, il dvd ’30 years Speed Metal Rockumentary’ è ancora in fase di lavorazione, contiene ore di materiale mai visto prima a partire dall’81 fino al 2011, avrà anche la toppa in regalo annessa e uscirà, spero, per Natale o dopo.

Per quanto riguarda i vostri pezzi, che metodo compositivo utilizzate? Partecipate tutti alla stesura di ogni brano?
Prima andavamo quasi a caso… componendo addirittura al volo in fase di registrazione, ora lavoriamo con più ponderatezza; sul nuovo disco Angus ha scritto le musiche ed io melodie e testi, il testo di ‘Fun Addiction’ è stato scritto in 10 minuti da un mio amico, Mattia, chamato dai kids “Il Presidente”, per le sue folli alcoliche esibizioni di pogo sotto palco. Ricchard e Carlo scrivono anche loro i brani per la band e arrangiano basso e batteria….non c’è un vero schema..

Chi scrive i testi? E da cosa viene presa l’ispirazione e/o l’idea per quanto riguarda le tematiche proposte?

I testi li scrivo io e mi ispiro a quello che ci circonda, a volte Angus mi dà un testo in italiano e io lo stravolgo traducendolo in inglese. Il testo di ‘Destroy Wester World’ fu scritto da me in pochi secondi una sera e anticipava i tempi che stiamo vivendo.

Una domanda che potrà sembrare idiota, ma sono una persona alquanto curiosa. Com’è nato il nome della band? Chi l’ha scelto?
Il nome all’inizio doveva essere Artiglio in inglese, si accorsero solo tempo dopo che il nome non corrispondeva ad Artiglio ma a Unghie delle dita, per fortuna aggiungo io, perchè Claw era proprio brutto..

Siete all’interno del panorama italiano da molto tempo, quindi vorrei chiederti cosa ne pensi ad oggi. Cosa trovi migliorato rispetto a prima? E cosa, invece, hai notato in negativo?
La scena italiana è in ottimo stato, una delle migliori scene Europee, con bands nuove e storiche, avanti cosi! Speed Thrash e Rock’n’Roll

Ultimamente ha fatto molto scalpore, in rete, la questione del Pay To Play, ossia le band che pagano per suonare. Una questione esistente da anni, ma oggi, con l’ausilio della rete, le notizie fanno più rumore e diventano più a portata di massa. Qual è il tuo pensiero a tal riguardo?
Dico che a Hollywood tra gli anni 80/90 le bands, anche le più seguite come i celebri Sister Whiskey che facevano sold out ovunque, o altri come i Swingin Thing, Spiders & Snakes, Tuff…… dovevi comperare i biglietti per suonare ai clubs più importanti, come il Gazzarri’s, tempio del rock su Sunset Boulevard, per poi rivenderli ai fans….  ma eravamo a Susnet Strip dei bei tempi! Si trattava di affittare il club… oggi, e comunque in generale, il pay to play è una fregatura, specialmente con i tempi che corrono!

Perchè pagare? Usate quei soldi per affittare un furgone e organizzatevi da soli se siete bravi e avete tenacia la gente se ne accorgerà.

Parlando a livello personale, cosa rappresentano per voi i Fingernails? E datemi un aggettivo che, secondo voi, descriva in pieno la band….

I Fingernails rappresentano per noi quello che siamo, non una reunion per ricordare i vecchi tempi e dimostrare che non siamo morti, ma l’esigenza e la voglia di divertirsi e scatenare ancora più energia del passato,

Ci sono episodi/situazioni che, lungo la vostra carriera, vi hanno in qualche modo segnato e/o che ricordate con piacere?
Ce ne sarebbero centinaia, solo pensando a Berlino ce ne sono tanti : Angus nudo sul palco del Nuclear War Now Fest con i Villains… il concerto al Knaack, dove ho fatto crollare amplificatori e dei fans avevano incendiato la cassa spia….lo show all’Amnesie Club di Domenica pomeriggio, con la gente arrampicata sui muri, e molti concerti e festivals… in Olanda alle serate con Marco Spandex, con mezza europa bloccata a meno 20 gradi… di storie comiche ce ne sono a bizzeffe.
Angus, che come sapete ha scritto con le borchie nel cervello, credo pian piano sta ripercorrendo anche quei tempi, e poi arriviamo fino a oggi con l’Alles Verboten Tour con molte date: Belgio, Svizzera, Francia Olanda,  Norvegia, Italia, Germania e il recente show a a Oslo, sold out, dove sono venuti a vederci e anche membri della storica scena norvegese, un saluto a Maya e Mirko…..che hanno organizzato in modo fantastico!
In questi giorni si è suonato già a vari festival estivi nel sud Italia e siamo contenti che la scena si viva, i prossimi show saranno al Valley Undersiege in Molise organizzato da Italian thrash attack, e il Rock Hard Festival a Milano. Abbiamo dormito e viaggiato nei posti più assurdi questo è certo.

I Fingernails hanno una loro massiccia schiera di fans…ma i Fingernails, di chi sono fans?
Noi ascoltiamo e supportiamo solo i gruppi dell’underground moderno e ti faccio presente che io, oggi, ascolto molti gruppi thrash/speed contemporanei e non indosso magliette di grandi nomi dell’industria del Rock,  ma solo quelle di gruppi underground con i quali dividiamo i palchi, o che mi piacciono….guardo al presente!!!

(Ancor di più il mio rispetto! ndr)
 
Di tanto in tanto chiedo alle band di associare la propria musica ad un piatto culinario…..tu che piatto assoceresti alla vostra proposta musicale? E perchè?

Non so che risponderti, ce piace magnà e beve!

A questo punto, avendo (in cd e nei live) notato la vostra immutata e vincente ironia, che da sempre vi contraddistingue. Che valore ha questa per voi?

Totale, non ci atteggiamo e non andiamo sul palco con espressioni da duro tipo molti gruppi estremi, siamo pazzi ma non maleducati, non siamo perfettamente catalogabili in un genere o l’altro… Speed metal? Thrash? Punk?

E crediamo che il Rock’n’Roll non debba avere nè divise nè ideologie politche; ci piace divertirci in mezzo agli altri con una birra in mano

Bene, tornando alle vostre attività…già da un pò state promuovendo ‘Alles Verboten’ su vari palchi in giro per l’Italia. Contemporaneamente state anche buttando giù qualche idea per un prossimo album? Cosa dovremo attenderci dai Fingernails?
Abbiamo pubblicato ‘Alles Verboten’ sia in cd che in vinile e al momento stanno uscendo vari dischi tra cui una serie di bootleg live collection, il con il primo capitolo appena fuori OSLO 2012 , SICILIA 2012 poi in sud america, 2 nastri in cassetta, un best of in Colombia la ‘Destruccion Total’ e un live con la cilena Scumbags rec.
Per il prossimo anno che è il 25° anniversario del disco ‘Fingernails’, in arrivo una sorpresa!

Il prossimo disco è gia in fase di composizione, non uscirà prima dl 2014 credo… segnalo in uscita nel 2013 anche album solista di Angus e Ricchard.
Giunti al termine, non posso che ringraziarti calorosamente per il tempo che mi hai concesso, augurandoti/vi tutto il meglio per la band e per voi stessi. Concludi come preferisci ed alla prossima!
Andate in giro con un mega stereo a cassette e se vedete un pischello Metal che ascolta la musica con il telefonino ditegli: Suicide Generation! Rock’n’Roll regà, spaccate sempre sulla scena… Heavy Metal Forces united for Freedom and Chaos!!!
Per seguire la band:
L.A. Riot Survivor:
a cura di Francesco Chiodometallico