Intervista ai bsbe

Intervista ai bsbe

Bud Spencer Blues Explosion, un duo blues che scrive testi in italiano e che da più di 10 anni è attivo. È una delle band che ha partecipato al Color Fest 6, fondata da Cesare Petulicchio e Adriano Viterbini. Abbiamo avuto la fortuna di riuscire a intervistarli per Suoni Distorti.

Cesare al telefono mi ha detto di avere bei ricordi legati al pubblico calabrese, perché è un pubblico che aspetta scalpitante un live di qualità e perché non tutti i tour delle band famose in Italia fanno tappa in questa regione: «Abbiamo suonato al Bside di Rende (CS), è sempre raro scendere al Sud, c’è gente che aspetta musica, c’è 1 calore diverso».

In sala registrazione per “Vivi muori blues ripeti”

A questo proposito ero curiosa di sapere se i BSBE preferissero suonare sul palco di un club o se invece si sentissero più portati per il palco di un grande concerto all’aperto, Cesare mi ha detto che «C’è una differenza, ce n’è uno per ogni stagione, dalla primavera in poi preferiamo il concerto all’aperto, in inverno invece il club ti porta in un’altra altra dimensione».

Una dimensione che favorisce di sicuro la loro produzione di musica blues è quella della sala registrazione, mi sono sempre chiesta quale sia l’atmosfera lì dentro, se fosse un dovere suonare, al di là dell’estro, o se invece è un ambiente del quale non ci si stancherebbe mai. Allora approfittando dell’argomento “nuovo album” gli ho chiesto «Vi divertite in sala registrazione?»

Cesare mi ha risposto che ci si diverte e che «Ogni disco è diverso…», per l’ultimo album hanno trascorso il tempo facendo jam session e poi riascoltato tutto alla fine. «C’è stato un grosso lavoro di suoni su nastro con Marco Fasolo, questa è stata una cosa nuova, mai fatta, è stata anche simbolo di un processo psicologico che va verso l’auto accettazione senza fermarsi troppo nei dettagli».

La copertina del nuovo album Vivi muori blues ripeti

Il nuovo album e l’esperienza con i Jet

Sul comunicato stampa si legge che il nuovo album, è descritto come «urgente e vitale», ho chiesto più dettagli su questa definizione e Cesare mi ha risposto che «è stato un album venuto fuori da solo, non per fare un disco ma per l’urgenza di suonare, è nato per necessità, è un album istintivo, vitale». Si spiega meglio così il significato del titolo “Vivi Muori Blues Ripeti“, ispirato alla vecchia frase “Eat, Sleep, Blues and Repeat”.
Le tracce contenute nel nuovo album sono queste:

Al termine della nostra chiacchierata non potevo non chiedere un commento sull’esperienza di suonare nel palco dei Jet. Per quanto è trasparso, Cesare è una persona che si lascia andare poco alle emozioni, ma quella con la band australiana l’ha definita «un’esperienza fantastica, noi facciamo musica di base non italiana con influenze americane, ero incuriosito di conoscere la reazione del pubblico. Ad ogni modo si trattava di una serata rock’n roll, quindi cascavamo bene».

Le tracce contenute nel nuovo album sono queste:

  • E tu?
  • La donna è blu
  • Dove
  • Di fronte a te, di fronte a me
  • Allacci e sleghi
  • Presto sarò chi sono
  • Coca
  • Enduro
  • Io e il demonio
  • Calipso

«Ci siamo fatti il culo per fare il mestiere che volevamo noi»

Al telefono ci siamo lasciati con l’augurio di riuscire a incontrarci al Color per poter scattare una foto, ma prima di congedarci ho voluto fare la mia solita domanda che tira fuori qualcosa di personale dal musicista con cui sto parlando: «Poiché il titolo del Color Fest di quest’anno è “Figli delle stelle”, vorrei sapere che figli sono stati i Bud Spencer Blues Explosion» «Figli problematici, hanno lottato contro i genitori, spesso si trattava di una battaglia tra l’essere musicista VS l’essere studente, ci siamo fatti il culo per mantenerci e fare il mestiere che volevamo noi».

Credo che non ci sia nulla di più soddisfacente che lottare i contro mulini a vento, per anni, tanti, a volte contro chi ti sta più vicino, e tutto questo per difendere la convinzione che quello che oggi è un sogno un domani diventerà il mestiere che sognavi.

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