Intervista agli Ultra-Violence

Intervista agli Ultra-Violence

Tra le giovani leve che abbiamo da poco conosciuto, in fase di recensione, ci sono gli Ultra-Violence, un combo torinese che è riuscito a farsi notare per il buon thrash metal proposto, con un elevato tasso di attitudine e violenza. Non ci
siamo fatti scappare l’occasione di poterli intervistare e portarli alla vostra attenzione. Ecco il sunto di quanto detto con il gentilissimo Simone Verre, il batterista della band…..

Ciao Simone, è un piacere ospitarvi su Suoni Distorti Magazine. Presenta brevemente la band…. 
Per prima cosa, ovviamente, vorrei ringraziarvi per il supporto e per l’intervista.. Molti sono i gruppi che non giovano di queste possibilità per farsi conoscere, questo è un privilegio, grazie ancora.

Beh allora direi di iniziare dicendo che gli Ultra-Violence sono una fottutissima thrash metal band composta da 4 ragazzi di Torino tutti appena diciottenni. Il progetto Ultra-Violence è nato nel 2009 da un idea di Loris Castiglia (vocals/rhythm guitar) e Andrea Vacchiotti (lead guitar). La formazione si è poi completata in poco tempo con l’arrivo di Roberto “Robba” Dimasi (basso) e Simone Verre (drums).
Da poco è uscito il nostro EP di debutto ‘Wildcrash’ e adesso stiamo lavorando ininterrottamente per dar vita al nostro full-lenght, che si intitolerà ‘Privilege To Overcome’.

Siete giovani musicisti, ma già mostrate una certa convinzione e una buona attitudine mosh.
Cosa vi ha spinto a formare gli Ultra-Violence? Da cosa nacque l’idea?


Era il secondo anno di scuola superiore quando scattò l’idea di trovarsi e divertirsi suonando tutti e 4 insieme. In quegli anni lo vedevamo più come un passatempo, suonando cover su cover e facendo i coglioni. Man mano che il tempo passò ci accorgemmo che fare cover non era la nostra strada. Così decidemmo di comporre canzoni nostre mettendoci serietà, passione e determinazione, imparando a rinunciare a svariate altre cose per il bene del gruppo.

Palesemente, volete inserirvi nella corrente thrash metal, ispirandovi, nelle vostre composizioni, sia al panorama teutonico che alla scena dell’epoca d’oro della Bay Area. Cosa rappresenta per voi il thrash metal?
Noi il thrash metal lo vediamo come una pista da seguire, la base da cui partire, non cerchiamo di inserirci all’interno della sua corrente, bensì vogliamo sviluppare quel carattere, quel dettaglio, che ci distingua da tutti gli altri gruppi di questa scena. Siamo tutti e 4 molto appassionati, direi innamorati, di questo fantastico genere, ma è bene farsi una cultura più ampia e imparare da gruppi diversi.
Se poi a questo, unisci il fatto di sperimentare caratteristiche innovative di composizione, allora sarà in quel momento che avrai trovato il modo di emergere dalla marea di gruppi in circolazione. ‘Wildcrash’ è stato frutto di una forte e influente ispirazione thrash metal, ma adesso stiamo lavorando al futuro full-lenght, e tutto quello che posso dire agli ascoltatori del nostro primo debutto è che… Il meglio deve ancora venire!!!

Parliamo di ‘Wildcrash’…. mi raccontate com’è avvenuto il processo di composizione? Partecipate tutti alla stessa o c’è qualcuno in particolare che propone un’idea specifica?

Principalmente le nostre canzoni partono quasi sempre dal riff. Poi, in sala prove, abbozziamo la struttura insieme alla batteria e al basso, concludendo infine con testi e assoli. Il tutto viaggia parallelamente alle pre-produzioni che registriamo per una maggiore comodità del lavoro.

Una determinata canzone può essere migliorata in continuazione, perché con il tempo, soprattutto alla nostra età, si impara molto velocemente, e si sviluppano soluzioni sempre nuove e diverse. Comunque sia, bisogna guardare avanti, e a meno che gli Ultra-Violence non vogliano concludere la loro carriera con un solo EP è necessario darsi dei limiti, chiudere determinati capitoli, e pensare ad iniziarne degli altri.

Musicalmente ho riscontrato una notevole capacità, nonostante la vostra giovane età. Avete studiato musica?

Ti ringrazio, non tutti nel gruppo hanno studiato musica, ma non per questo non sono all’altezza di far parte della band. Alla fine un gruppo con i contro-cazzi ha bisogno di membri che hanno voglia di fare, grinta e passione. Ci sono, ed è questo che conta!

Qual è il vostro background culturale? C’è qualcuno o qualcosa a cui ognuno di voi si ispira?

Il nostro background culturale è composto dal Thrash Metal della vecchia e della nuova ondata, da un pò di buon vecchio Heavy Metal (che non guasta mai!!), dal Crossover, e da qualche pizzico di Death Metal. Non ci ispiriamo a qualcuno in particolare, sarebbe troppo limitativo…

Rivolgendo l’attenzione ai vostri testi? Cosa vi preme dire con le vostre song? Cos’è che fa nascere la necessità di “urlare” la vostra a chi ascolta?

Nei nostri testi affrontiamo svariati temi: dalla distruttiva potenza che la natura sprigiona contro il genere umano (in ‘Wildcrash’) alla descrizione degli ultimi attimi di vita di un paziente terminale che tenta invano di scappare dalla morte (in ‘Frustration Of Soul’), oppure parliamo anche di quel disgustoso e rivoltante herpes labiale che viene molto spesso a Loris e a cui abbiamo voluto dedicare un paio di minuti all’interno dell’EP per dare un tocco di ironia! Ahahah…

Mi illustrereste l’art work? L’ho trovato molto old school e ben fatto. Da cosa è nata l’idea e chi l’ha realizzato?

La traccia che ha dato il nome a questo EP parla molto dell’inquinamento e della distruzione ambientale che avviene ogni giorno sul nostro pianeta, noi arrivando dalla Val di Susa abbiamo molto a cuore questo tema. Di conseguenza la copertina doveva rappresentare in tutto e per tutto la natura che si ribella alla stoltezza dell’uomo, distruggendo palazzi e città.

Per questo abbiamo voluto ricreare questo ‘Wildcrash’, una creatura che emerge dal terreno, composta da radici, branchie e tutto ciò che possa far pensare all’ambiente naturale. Per creare questa copertina ci siamo rivolti a Velio Josto un giovanissimo artista con il quale siamo fieri di aver collaborato, ha centrato in pieno il messaggio che volevamo trasmettere tirando fuori una copertina devastante. Per quanto riguarda il booklet abbiamo collaborato con un nostro carissimo amico che teniamo moltissimo a ringraziare per il tempo a noi dedicato.
In Italia possiamo vantare realtà thrash di varie correnti, molto valide e seguite. Ad esempio i Satanika, gli Shoock Troopers ed i Bunker66, tra gli altri. Non avete paura di ritrovarvi in un panorama un pò affollato? A tal proposito, ci sono band italiane che vi hanno particolarmente colpito musicalmente?

E’ vero, noi in Italia vantiamo molti gruppi che portano avanti la scena thrash e ce ne sono alcuni che meritano davvero moltissimo. Per quanto riguarda il ritrovarsi in un panorama affollato, possiamo dire che è assolutamente un bene che ci sia una variegata presenza di band, anche se molti gruppi potrebbero benissimo tornare alla loro vita quotidiana e non rompere il cazzo.

Ma a parte questo, direi che non abbiamo questo particolare timore, poiché a noi importa fare le cose al meglio senza confrontarci con nessuno. Di gruppi validi, della scena Thrash italiana c’è ne sono tanti come abbiamo già detto, basterebbe solo nominare band come: Game Over, Hyades, Injury, Mad Maze, National Suicide, Penthagon, i simpaticissimi Sfregio e molti altri!!
Definite la vostra musica in un solo termine… a cosa l’accostereste e perchè?

VIOLENZA!!! Vi sembrerà scontato, ma noi nel momento in cui componiamo esigiamo nel modo più assoluto che dopo aver ascoltato un brano l’ascoltatore riceva un pugno in piena faccia. Quale metodo migliore per lasciare un impronta nelle teste di chi ascolta, se non prenderlo a sberle suonando i nostri fottuti strumenti?

Quando gli Ultra-Violence non suonano, cosa fanno nella vita?

Avendo diciotto anni siamo ancora tutti e quattro studenti delle scuole superiori, e a dire il vero è questo il particolare che rallenta le nostre produzioni, ma purtroppo si sa benissimo come stanno andando le cose in questo paese di merda, l’istruzione e la cultura ti permettono di non farti prendere per il culo da chi rappresenta la nostra nazione, e non solo…

Poi cazzo, siamo giovani! Non siamo dei secchioni di merda. Lo spasso lo vediamo eccome, tra festacce, alcool e chi più ne ha più ne metta!!!

Quali sono gli album che vi hanno portato a concepire la musica come fate adesso?

Gli album che ci hanno accompagnato durante la composizione di ‘Wildcrash’ sono senza dubbio stati

  • “Bonded By Blood” degli Exodus,
  • “Kill ‘Em All” e “Ride The Lightning” dei Metallica
  • -per non parlare di “Hell Awaits”, “Reign In Blood” e “South Of Heaven” dei nostri amatissimi Slayer.
  • Ma oltre a quelli ora sono anche altri i gruppi da cui prendiamo ispirazione. Tra questi vi sono Lazarus A.D., Lamb of God, Machine Head e Havok. Ma in particolar modo sono i giovani e incredibili Sylosis e i distruttivi Gojira, che hanno ampliato il nostro modo di vedere e creare musica e ve ne accorgerete in particolar modo ascoltando il nostro full-lenght in uscita ad Aprile 2013.

Bene, giungendo in dirittura di arrivo, vorrei chiederti, se possibile, se potete anticiparci qualcosa riguardo le vostre attività. State già lavorando a nuove composizioni? Avete date live in programma?

Come no!

…Manca poco ormai alle registrazioni in studio del nuovo album, siamo agli sgoccioli e ti posso anticipare che dal 27 Dicembre gli Ultra-Violence entreranno ai “Domination Studio” di San Marino e staranno lì dentro per un bel pò!!
Per quanto riguarda date live, nei prossimi mesi avremo l’onore di suonare di supporto ai mitici M-Pire Of Evil di Tony Dolan “The Demolition Man” e Mantas, due ex membri della storica band Venom. Le due date si terranno rispettivamente il 14 Dicembre allo “United Club” di Torino e il 15 Dicembre al “Blue Rose Saloon” di Milano. Eventi imperdibili!!!!

Simone ti ringrazio (e con te la band) per il tempo che ci avete concesso, augurandovi tutto il meglio, nella vita e nella carriera. Concludi come preferisci! Alla prossima!

Un grazie a voi per averci concesso questo spazio sulla vostra webzine. Per concludere ricordo a tutti di continuare a supportare i gruppi che si fanno il culo nella speranza che la loro musica arrivi alle orecchie di più gente possibile! E’ davvero molto importante.

Per chi fosse interessato può seguirci sulla nostra pagina facebook e rimanere aggiornato su eventuali uscite/eventi. Per qualsiasi informazione riguardante il marchandise potete contattarci sia sulla pagina facebook o meglio ancora mandando un mail all’indirizzo lorisguitar94@hotmail.it
Ciao a tutti….  BANG YOUR FUCKING HEADS!!!!
Per seguire la band:
a cura di Francesco ChiodoMetallico