Intervista agli Ultra-Violence
Tra le giovani leve che abbiamo da poco conosciuto, in fase di recensione, ci sono gli Ultra-Violence, un combo torinese che è riuscito a farsi notare per il buon thrash metal proposto, con un elevato tasso di attitudine e violenza. Non ci
siamo fatti scappare l’occasione di poterli intervistare e portarli alla vostra attenzione. Ecco il sunto di quanto detto con il gentilissimo Simone Verre, il batterista della band…..
Ciao Simone, è un piacere ospitarvi su Suoni Distorti Magazine. Presenta brevemente la band….
Per prima cosa, ovviamente, vorrei ringraziarvi per il supporto e per l’intervista.. Molti sono i gruppi che non giovano di queste possibilità per farsi conoscere, questo è un privilegio, grazie ancora.
Siete giovani musicisti, ma già mostrate una certa convinzione e una buona attitudine mosh.
Cosa vi ha spinto a formare gli Ultra-Violence? Da cosa nacque l’idea?
Era il secondo anno di scuola superiore quando scattò l’idea di trovarsi e divertirsi suonando tutti e 4 insieme. In quegli anni lo vedevamo più come un passatempo, suonando cover su cover e facendo i coglioni. Man mano che il tempo passò ci accorgemmo che fare cover non era la nostra strada. Così decidemmo di comporre canzoni nostre mettendoci serietà, passione e determinazione, imparando a rinunciare a svariate altre cose per il bene del gruppo.
Parliamo di ‘Wildcrash’…. mi raccontate com’è avvenuto il processo di composizione? Partecipate tutti alla stessa o c’è qualcuno in particolare che propone un’idea specifica?
Principalmente le nostre canzoni partono quasi sempre dal riff. Poi, in sala prove, abbozziamo la struttura insieme alla batteria e al basso, concludendo infine con testi e assoli. Il tutto viaggia parallelamente alle pre-produzioni che registriamo per una maggiore comodità del lavoro.
Musicalmente ho riscontrato una notevole capacità, nonostante la vostra giovane età. Avete studiato musica?
Ti ringrazio, non tutti nel gruppo hanno studiato musica, ma non per questo non sono all’altezza di far parte della band. Alla fine un gruppo con i contro-cazzi ha bisogno di membri che hanno voglia di fare, grinta e passione. Ci sono, ed è questo che conta!
Il nostro background culturale è composto dal Thrash Metal della vecchia e della nuova ondata, da un pò di buon vecchio Heavy Metal (che non guasta mai!!), dal Crossover, e da qualche pizzico di Death Metal. Non ci ispiriamo a qualcuno in particolare, sarebbe troppo limitativo…
Rivolgendo l’attenzione ai vostri testi? Cosa vi preme dire con le vostre song? Cos’è che fa nascere la necessità di “urlare” la vostra a chi ascolta?
Nei nostri testi affrontiamo svariati temi: dalla distruttiva potenza che la natura sprigiona contro il genere umano (in ‘Wildcrash’) alla descrizione degli ultimi attimi di vita di un paziente terminale che tenta invano di scappare dalla morte (in ‘Frustration Of Soul’), oppure parliamo anche di quel disgustoso e rivoltante herpes labiale che viene molto spesso a Loris e a cui abbiamo voluto dedicare un paio di minuti all’interno dell’EP per dare un tocco di ironia! Ahahah…
Mi illustrereste l’art work? L’ho trovato molto old school e ben fatto. Da cosa è nata l’idea e chi l’ha realizzato?
La traccia che ha dato il nome a questo EP parla molto dell’inquinamento e della distruzione ambientale che avviene ogni giorno sul nostro pianeta, noi arrivando dalla Val di Susa abbiamo molto a cuore questo tema. Di conseguenza la copertina doveva rappresentare in tutto e per tutto la natura che si ribella alla stoltezza dell’uomo, distruggendo palazzi e città.
E’ vero, noi in Italia vantiamo molti gruppi che portano avanti la scena thrash e ce ne sono alcuni che meritano davvero moltissimo. Per quanto riguarda il ritrovarsi in un panorama affollato, possiamo dire che è assolutamente un bene che ci sia una variegata presenza di band, anche se molti gruppi potrebbero benissimo tornare alla loro vita quotidiana e non rompere il cazzo.
VIOLENZA!!! Vi sembrerà scontato, ma noi nel momento in cui componiamo esigiamo nel modo più assoluto che dopo aver ascoltato un brano l’ascoltatore riceva un pugno in piena faccia. Quale metodo migliore per lasciare un impronta nelle teste di chi ascolta, se non prenderlo a sberle suonando i nostri fottuti strumenti?
Quando gli Ultra-Violence non suonano, cosa fanno nella vita?
Avendo diciotto anni siamo ancora tutti e quattro studenti delle scuole superiori, e a dire il vero è questo il particolare che rallenta le nostre produzioni, ma purtroppo si sa benissimo come stanno andando le cose in questo paese di merda, l’istruzione e la cultura ti permettono di non farti prendere per il culo da chi rappresenta la nostra nazione, e non solo…
Quali sono gli album che vi hanno portato a concepire la musica come fate adesso?
Gli album che ci hanno accompagnato durante la composizione di ‘Wildcrash’ sono senza dubbio stati
- –“Bonded By Blood” degli Exodus,
- –“Kill ‘Em All” e “Ride The Lightning” dei Metallica
- -per non parlare di “Hell Awaits”, “Reign In Blood” e “South Of Heaven” dei nostri amatissimi Slayer.
- Ma oltre a quelli ora sono anche altri i gruppi da cui prendiamo ispirazione. Tra questi vi sono Lazarus A.D., Lamb of God, Machine Head e Havok. Ma in particolar modo sono i giovani e incredibili Sylosis e i distruttivi Gojira, che hanno ampliato il nostro modo di vedere e creare musica e ve ne accorgerete in particolar modo ascoltando il nostro full-lenght in uscita ad Aprile 2013.
Bene, giungendo in dirittura di arrivo, vorrei chiederti, se possibile, se potete anticiparci qualcosa riguardo le vostre attività. State già lavorando a nuove composizioni? Avete date live in programma?
Come no!
Simone ti ringrazio (e con te la band) per il tempo che ci avete concesso, augurandovi tutto il meglio, nella vita e nella carriera. Concludi come preferisci! Alla prossima!
Un grazie a voi per averci concesso questo spazio sulla vostra webzine. Per concludere ricordo a tutti di continuare a supportare i gruppi che si fanno il culo nella speranza che la loro musica arrivi alle orecchie di più gente possibile! E’ davvero molto importante.
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.