Intervista a Necrodeath & Cadaveria

Dopo aver recensito (qui) il prodotto finale nato dalla collaborazione tra Cadaveria e Necrodeath, si rende, di seguito, disponibile il viaggio nel songwriting caratterizzante l’Ep ‘Mondoscuro’, attraverso l’intervista agli autori stessi.

flegiasnecrodeath-foto-by-valentina-bomitaliCiao ragazzi, ben ritrovati su SDM e grazie per questa intervista.

Flegias: Grazie a te per lo spazio concessoci e benvenuti a tutti in questo “Mondoscuro”.

Il vostro Ep “Mondoscuro” è uscito da poco con un titolo che omaggia il genere cinematografico dei “mondo movies”. Ci sono stati, tra questi, film o documentari particolari che hanno condizionato la vostra scelta?

Flegias: Uno in particolare non direi, ma di sicuro questo genere ha influenzato non di poco la mia vita. Ero piccolissimo quando li vidi per la prima volta e ne rimasi scioccato. Tieni presente che era difficile capire se si trattava di finzione o di realtà perché all’epoca li spacciavano per documentari infilando tutto quello che suscitava morbosità. Proprio grazie a quelle proiezioni sono diventato animalista perché inorridito dalla crudeltà sugli animali, amante dell’horror perché capivo che c’era qualcosa che suscitava in me emozioni e amante delle gioie del sesso perché mi piaceva e continua a piacermi la ….

Ovviamente ! Un chiaro riferimento è anche quello al progetto Mondocane che univa i Necrodeath agli Schizo. Vuole essere una sorta di dedica?

Flegias: Negherei l’evidenza se ti dicessi il contrario. “Mondocane” rimane consegnato alla storia come un unico progetto che legava storicamente due bands lontane sia per genere che per distanza geografica, ma accomunate da alcuni fattori, tra cui il sodalizio che si era creato tra i membri che le componevano. Con “Mondoscuro” abbiamo così mantenuto l’idea di quel lontano lavoro, ma cercando di non ripeterci, cambiando i gruppi, che in questo caso sono accomunati anche dal fatto di avere dei membri in comune (oltre a me che canto nei Necrodeath e suono la batteria nei CADAVERIA, anche GL, bassista in entrambe le band – anche se nei CADAVERIA compare con lo pseudonimo di Peter Dayton). Ci siamo anche auto omaggiati con le reciproche reinterpretazioni  dei nostri cavalli di battaglia e infine abbiamo proposto due cover, una dei Type O Negative e una dei Beatles, scegliendo due pezzi per noi molto significativi.”

Addentrandoci in quella che è la composizione del songwriting di Mondoscuro, quali sono state le emozioni provate in questo scambio vocale e, di conseguenza interpretativo dei relativi brani?

Cadaveria: Per me è stato tutto nuovo e molto impegnativo. A rifare una canzone dei Necrodeath e una dei Type O Negative ti senti inevitabilmente gli sguardi addosso, ma superato un primo impasse mi sono lasciata andare, impadronendomi a mio modo dei brani e calibrando razionalità ed emozioni, un equilibrio che è necessario mantenere quando lavori non solo al microfono ma anche alla produzione.  E’ stata una novità anche lo scrivere il testo di “Rise Above” su musica dei Necrodeath. Io scrivo testi piuttosto intimisti e non li avevo mai “prestati” a nessuno. E’ stato davvero bello condividere il microfono con Flegias, sia in “Dominion of Pain”, dove lui si avvicina alla mia metrica uscendo un po’ dai binari del Thrash Metal, che in “Rise Above”. Il testo di quest’ultima è stato concepito come un dialogo, un botta e risposta creato proprio affinché entrambi potessimo mantenere le nostre identità vocali.

Dunque, una vera e propria collaborazione tra voi. Come è nata l’idea?

Cadaveria: Flegias ed io suoniamo insieme da venticinque anni e ci piaceva l’idea di collaborare ad un progetto diverso scambiandoci i ruoli. L’idea di una join venture con i Necrodeath risale a molti anni fa, quando si pensava di organizzare un evento live (che noi scherzosamente chiamavamo il “Flegias and friends”), in cui suonassero tutti i gruppi di cui i vari membri delle due band facevano parte, ovvero Necrodeath, CADAVERIA, Raza de Odio, DyNAbyte, Mastercastle. Poi per varie ragioni non se ne è mai fatto nulla, ma il tarlo mentale persisteva e si è tramutato in un EP condiviso. Da lì abbiamo concentrato le nostre energie su questa produzione, cominciando ad ipotizzare quali potevano essere i contenuti e il metodo di lavoro.

cadaveriacadaveria-foto-by-alheimiaNella prima traccia “Mater Tenebrarum”, vi siete avvalsi di preziose collaborazioni vocali, tra le quali quella di  Lindsay Schoolcraft dei Cradle of Filth. Come vi siete orientati per questa scelta?

Cadaveria: La necessità di reclutare un soprano è stata dettata dall’inserimento di un outro nella nostra versione di “Mater Tenebrarum”, outro che riproduce il tema di Inferno di Dario Argento. Nel novembre scorso abbiamo fatto tre date con i Cradle of Filth e in quell’occasione abbiamo notato le qualità vocali di Lindsay. Così le abbiamo fatto sentire il brano, proponendole di partecipare, e lei ne è stata subito entusiasta. Al termine del tour ho portato avanti la cosa a distanza, visto che lei abita in Canada, e devo dire che il risultato è stato positivo e molto soddisfacente.

Perché riadattare “Mater Tenebrarum“ e “Spell” piuttosto che altri brani?”

Flegias: La scelta è ricaduta sui pezzi più conosciuti dal rispettivo pubblico. Sono anche brani che dal vivo non mancano mai in scaletta. Poiché avevamo in mente di stravolgerle e renderle proprie, siamo stati naturalmente indirizzati su quelle canzoni che maggiormente rappresentano un gruppo.

Invece, nei due inediti, avete un messaggio particolare da comunicare?

Cadaveria: Non mi sono mai sognata di mandare messaggi o insegnare qualcosa a qualcuno con i miei testi. Scrivo di ciò che sento, di ciò che sono e di ciò che vedo e gli ultimi due album dei CADAVERIA (“Horror Metal” e “Silence”) ne sono un chiaro esempio. Per fartela beve e non annoiarti con la mia autoanalisi posso dirti che lo spirito che sottende  “Ride Above”“Dominion of Pain” è forte, libero e maturo. E’ ora capace di dominare il dolore del suo cuore e aspira ad andare al di sopra del disgregamento della realtà attuale… con leggerezza e vibrando di nuove energie.

Non mi annoi mai. Anzi, credo siano davvero due tracce molto belle e profonde. Avete presentato l’Ep, per la prima volta, al Metalitalia Festival 2016 . Come avete vissuto questa esperienza e c’è un ricordo particolare di questo evento?

Flegias: Dal mio punto di vista è stato estremamente stressante; suonando in entrambi i gruppi avevo parecchie cose da organizzare ed ero un po’ il tramite di tutti. Ho anche realizzato personalmente il video che è stato proiettato sul led wall e curato gli aspetti tecnici. Unisci il fatto che una quindicina di giorni prima ho avuto un incidente in moto che mi ha leso braccio, costola e ginocchio (costringendomi a stare fermo per tutto il periodo in cui avrei dovuto provare il da farsi), capisci bene che non sono salito sul palco proprio sicuro. Per fortuna una volta partiti con la prima nota tutto è filato per il verso giusto, il pubblico è stato pazzesco e questo mi ha ripagato appieno di tutti gli sforzi fatti e degli stress subiti.

Cadaveria: Spronata dal team di Metalitalia e di Eagle Booking, che hanno creduto in questo progetto, ho finalmente dato sfogo alla mia fantasia realizzando, facendo realizzare e facendomi prestare alcune chicche per la scenografia. Girare per pompe funebri alla ricerca di un sacco da morto è stato divertente e l’entrata sul palco dentro lo stesso sacco è stata la realizzazione di un macabro e folle desiderio che avevo da tempo (Laura Palmer docet). Lo show è stato impegnativo, perché c’erano tante cose che dovevano svolgersi in sincronia per la buona riuscita dell’evento, ma è andato davvero alla grande e la risposta del pubblico è stata incredibile. Ricorderò questo concerto per sempre e sono contenta di avere avuto il coraggio di realizzare ciò che avevo in mente. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutata in questa impresa.

Tra i vostri progetti futuri ci saranno altri live insieme?

Flegias: Non penso proprio. Abbiamo voluto creare un evento unico così come unico è e sarà il disco “Mondoscuro”. Ma mai dire mai, se un domani si presentasse qualche pazzo con un evento così grosso e con un’offerta così irrinunciabile…. magari…

Bene ragazzi, rinnovo i complimenti per “Mondoscuro”, vi ringrazio nuovamente per la disponibilità, augurandovi il meglio per l’avvenire.

Cadaveria: Grazie mille. Contraccambiamo gli auguri e salutiamo tutti i lettori. Alla prossima.

A cura di Benedetta Kakko Delli Quadri

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