I RAGE hanno investito Torino con l’unica data italiana, cronache e photogallery

Serata tutta Metal lo scorso 11 Ottobre a El Barrio di Torino per l’unica data italiana (sold out) dei Rage. Purtroppo, con mio dispiacere, i ragazzi tedeschi dei Mission in Black non hanno suonato questa sera – come da programma – a causa di una forte influenza che ha colpito alcuni membri della band.
Già all’ingresso è presente una lunga e tranquilla coda di metallari in attesa di entrare per avere il posto di fronte il palco, stesso dicasi per me che devo fare le foto. Appena entrato, l’attesa è stata minima… già alle 20:15 era sul palco l’unica band supporter della serata, i Broken Fate.
La band, nata nel 2007 a Zurigo da Tobias John Bänteli (voce, chitarra) e Alessandro De Cicco (batteria), ha costruito una solida discografia con uscite di rilievo come The Bridge Between del 2015, Reborn del 2018, Fighters & Dreamers del 2023 ed il loro ultimo Horizon di quest’anno. Nel corso degli anni, la loro formazione si è evoluta ed attualmente comprende Tobias e Alessandro insieme al chitarrista solista Yannick Staub e al bassista Patrick Von Gunten.
L’energico frontman ha subito aperto la gig con We Want More, davanti un pubblico numeroso e partecipe da subito. A seguire Stolen Art e That’s a Hard Way dall’ultimo album. La band ha dato il massimo senza sosta, soprattutto il batterista Alessandro, intervenuto più volte in italiano verso il pubblico, che ha davvero dato il massimo. I Broken Fate hanno tenuto una performance molto positiva, con un pubblico presente che ha elogiato il loro suono potente e molto influenzato dal thrash. I riff pesanti, la presenza scenica energica e la gamma versatile del cantante Tobias John Bänteli sono stati unici ed è stato molto emozionante vedere la band all’opera, con particolare riferimento a brani intensi come Forgotten Faces e canzoni palesemente fatte per essere suonate dal vivo. Da non sottovalutare la sezione ritmica che durante il concerto ha mantenuto il suo ritmo e la sua capacità di mantenere la musica incalzante e martellante, mentre il batterista De Cicco è stato elogiato per il suo ritmo metronomico e i suoi riempimenti. In tutto questo, durante il concerto, il singer è stato capace di passare da un ruggito melodico a un groviglio metal a tutto volume, aggiungendo potenza alla band.
La mia conclusione finale è che i Broken Fate sono stati sul palco una band validissima. La loro musica è stata potente, grintosa ed emozionante e l’accoglienza del pubblico è stata positiva nella serata di Torino.
Un cambio di palco un po’ più lungo nei tempi ed ecco, alle 21:30, salire sul palco i Rage; band pilastro del power metal tedesco. Questa è stata l’unica data in Italia e la prima volta in assoluto a Torino per celebrare i 40 anni di carriera, travolgenti e scatenati. La tappa italiana de tour ‘A new world rising 2025’ celebra, per l’appunto, quattro decenni di una delle band più importanti mai emerse dalla scena power metal tedesca.
I titanici Rage hanno dato il via alla loro impeccabile performance, ovviamente guidati dall’iconico Peter “Peavy” Wagner alla voce e al basso, supportato da Jean Bormann alle chitarre, e Vassilios “Lucky” Maniatopoulos alla batteria. E lasciatemi dire che è stato un sogno che si è avverato, come per tutti i fan italiani della band che hanno assistito al concerto, perché la loro celebrazione dei 40 anni ha effettivamente incluso canzoni della loro intera e vasta carriera, iniziando con l’eccellente Innovation – traccia numero due dell’ultimo lavoro – e passando in rassegna tutti i loro dischi precedenti, con canzoni come Nevermore del 1993, The Price of War del 1995, Back in Time e My Way che ha visto tutti a cantare con la band ed alzare i pugni. Peavy è stato incredibile, con la sua voce roca e forte permeare l’aria del locale. Una delle mie canzoni preferite della serata, e probabilmente anche della maggior parte dei fan presenti, è stata senza dubbio il classico intramontabile Higher Than The Sky, che ha reso felici gli innumerevoli fan presenti, mentre il trio continuava a spaccare sul palco durante un simile capolavoro. La mia unica “lamentela” sulla loro scaletta è stata per non aver potuto ascoltare dal vivo la bellissima e cupa From the Cradle to the Grave, sostituita dal nuovo brano Under a Black Crown, che comunque è un pezzo fantastico. In ogni caso è stata una scaletta molto gradita… e quando concludi un concerto con la devastante Don’t Fear The Winter, non puoi immaginare quanto felici hai reso i tuoi fans!
Speriamo che i Rage ritornino presto nel prossimo futuro in Italia, perché dopo aver visto di cosa sono capaci Peavy ed il resto della band, devo dire che tutti noi presenti al concerto abbiamo bisogno di un’altra dose del loro Teutonic Power Metal.
I nostri ringraziamenti vanno a LM Productions e a tutto lo staff de El Barrio per quest’altra opportunità offertaci nel documentare una bellissima serata metal.
A cura di Pino Panetta
