I MANOWAR infiammano la Sick Arena di Friburgo, foto e report della serata

I MANOWAR infiammano la Sick Arena di Friburgo, foto e report della serata

Partenza all’alba dello scorso 8 Febbraio da Torino in direzione Friburgo (Germania) per assistere al mio terzo concerto in terra tedesca dei leggendari Manowar.

Arrivo con notevole anticipo, giusto il tempo di lasciare il bagaglio al B&B per poi procedere alla volta della Sick Arena, dove arrivo per le 18:00. Come sempre devo ammettere che l’organizzazione dei concerti all’estero non ha paragone con quelli in Italia. Pochi minuti per posteggiare ordinatamente la macchina e mi ritrovo già all’interno dell’arena per prendere il mio posto in prossimità della transenna. Non è stata una sorpresa notare i “vicini di posto” parlare in Francese, Italiano ed altre lingue, in quanto la data di Friburgo ha attirato fans da Svizzera, Italia e la vicina Francia, nonostante le temperature gelide dell’inverno. Il concerto sarebbe dovuto iniziare alle 20:00, ma per qualche contrattempo è stato posticipato giusto di una decina di minuti.

I leggendari Manowar hanno fatto il loro ritorno trionfale in Germania a quasi due anni dall’ultima volta e, nel paese tedesco, hanno in programma diverse date del Blood Of Our Enemies Tour, per poi spostarsi nel Nord Europa – tralasciando anche quest’anno l’Italia che, a detta loro, non riescono a coprire con una data per mancanza di un’organizzazione valida che programmi un loro evento. Il management dei “Kings of Metal” ha scelto un’arena non molto grande per questo evento; infatti, i biglietti sono andati presto a ruba da oltre un anno e la serata, registrando il sold-out.

Per decenni i Manowar hanno creato e migliorato la loro reputazione come una delle band più rumorose della storia, spaccando le orecchie con l’uso di enormi amplificatori che presumibilmente hanno raggiunto i 140 decibel. Il tenace cantante Eric Adams e il bassista Joey DeMaio rimangono le fondamenta della band, con l’attuale iterazione in tour con il leggendario chitarrista Michael Angelo Batio ed il batterista Dave Chedrick. Durante la loro storica carriera, i Manowar sono diventati famosi per alcune esibizioni più accattivanti ed hanno costruito una solidissima e fedele base di fan.

Sono da poco passate le 20:00 ed ecco spegnersi le luci, mentre prende spazio l’intro ‘March of the Heroes Into Valhalla’ e la voce ormai nota di fondo campo che annuncia il concerto “Ladies and Gentlemen. from the United States Of America… all hail… Manowar”… subito il palco si incendia di effetti pirotecnici per dare inizio ad uno spettacolo bellissimo e che, come al solito, i Manowar hanno aperto con la canzone omonima che ha guidato il loro album di debutto ‘Battle Hymns’.

Si passa a ruota per ‘Kings of Metal’, ‘Fighting the World’ e ‘Brothers of Metal Pt. 1’, che hanno entusiasmato la folla gremita. Questi primi brani racchiudono tutto ciò che sono i Manowar e parlano del legame con i loro fan. Eric Adams ha mostrato la sua fenomenale voce durante l’esecuzione ed il pubblico ha ricambiato cantando insieme a lui. A questo punto è terminata la prima delle quattro sessioni dello spettacolo.

La seconda parte è interamente dedicata al 40° anniversario all’album ‘Sign of the Hammer’, iniziando con ‘Animal’. Durante l’esecuzione dello storico album, il virtuoso genio DeMaio e il chitarrista straordinario Batio si sono scambiati dei riff durante lunghi assoli, armonizzandosi a vicenda. Con la copertina dell’album come sfondo, la band ha poi suonato ‘Mountains’ seguita dalla traccia omonima che ha concluso il secondo set dello show. Ad aprire la terza parte, con altri Greatest hits, è ‘Sons of Odin’, passando subito dopo da ‘House of Death’, ‘King of Kings’ ed, a chiudere questo set, ‘Fight Until We Die’ –  ultima traccia tratta da ‘Warriors of the World’ (2002).

MANOWAR @ Sick Arena – Freiburg DE 2025


Il bis è iniziato con l’attesissimo discorso di DeMaio, che si è presentato di fronte al pubblico con una lattina di birra in mano e durante il suo discorso ha notato che i Manowarriors provenienti da diversi paesi Europei hanno riempito la Sick Arena di Friburgo; ringraziando per il devoto supporto e ricordando anche che i costi del merchandise e dei biglietti sono alti anche per via dello spettacolo che offrono – mettendo in evidenza che tutto quello che vediamo sul palco costa parecchi dollari. Al termine del Joey’s Speech i Manowar hanno aperto la salva finale di tre canzoni con l’inno ‘Warriors of the World United’, con tanto di lancio sul pubblico di strisce colorate di giallo, rosso e nero, come la bandiera tedesca, per passare poi ad ‘Hail and Kill’ ed il classico ‘Black Wind, Fire and Steel’. Le note di ‘Army of the Dead, Part II’ giungono per la chiusura di questa meravigliosa e fantastica notte di true metal, mentre sullo sfondo del palco viene proiettata la frase: “Let it be known that on February 8th, 2025 the Manowarriors of Freiburg kicked fucking ass. We will return again. Manowar”.

“Che sia noto che l’8 febbraio 2025 i Manowarriors di Friburgo hanno spaccato il culo a tutti. Torneremo di nuovo. Manowar.”

Grazie Manowar e grazie Friburgo per la calda accoglienza. Un altro concerto indimenticabile da ricordare negli anni!

 

A cura di Pino Panetta

 

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