I BONFIRE annunciano l’album ‘Higher Ground’, ascolta ‘I Will Rise’ in anteprima
Gli hard rocker tedeschi Bonfire hanno annunciato l’uscita del loro attesissimo nuovo album in studio, intitolato ‘Higher Ground’ ed atteso il 24 gennaio 2025 tramite Frontiers Music Srl. In anteprima dal disco, la band ha lanciato il singolo ‘I Will Rise’, che potete ascoltare sotto.
Hans Ziller, chitarrista dei Bonfire, sul brano spiega: <<‘I Will Rise’ è la storia di Hans Ziller, che fondò la band nel 1972 e fu licenziato dai suoi amici nel 1989. Fu minacciato, umiliato e truffato per milioni. Nel suo libro “Rock’n’Roll Survivor” scrive che morì dentro in quel momento. Ma non si arrende e riprende la sua band – I will rise!>>
Per quanto riguarda il nuovo disco ‘Higher Ground’, il musicista ha aggiunto: <<Il nuovo album dei Bonfire è un capolavoro. La band si è reinventata con questo disco, senza mai trascurare le proprie virtù: chitarre dure e grasse, assoli incredibili, grandi passaggi di coro e voci emozionanti. La band suona come un’unica persona ed è al suo meglio!>>
L’album conterrà anche il precedente singolo ‘I Died Tonight’, del quale riportiamo nuovamente il video di seguito. A proposito del brano, il bassista Ronnie Parks ha detto: <<Siamo emozionati per l’uscita di ‘I Died Tonight’. La chimica sta davvero scorrendo e pensiamo che ci saranno grandi cose in arrivo con queste nuove canzoni. ‘I Died Tonight’ è un classico brano melodico in stile AOR. Speriamo che la gente lo apprezzi tanto quanto è piaciuto a noi realizzarlo!>>.
I Bonfire sono una delle band hard rock tedesche più seminali degli ultimi cinquant’anni. Originariamente fondati come Cacumen nel 1972 dal chitarrista Hans Ziller a Ingolstadt, in Germania, il gruppo inizialmente si esibì su palchi locali, costruendo costantemente una base di fan prima di pubblicare il loro primo album con il suddetto nome.
Nel 1986, la band cambiò nome in Bonfire e il loro album di debutto ‘Don’t Touch the Light’, segnò la loro svolta internazionale. Seguirono ‘Fireworks’ nel 1987, che consolidò ulteriormente il loro status nella scena rock e metal. Nonostante il loro successo, i Bonfire subirono diversi cambiamenti di formazione, tra cui l’uscita di membri chiave. Tuttavia, Ziller, la forza trainante della band, mantenne in vita il gruppo, adattandosi continuamente alle sfide affrontate.
Negli anni ’90, i Bonfire si sciolsero brevemente ma tornarono nel 1996, con Ziller che reclamò i diritti sul nome della band. Da allora, i Bonfire hanno pubblicato numerosi album e mantenuto una forte presenza sulla scena rock internazionale. Sono rimasti una forza resiliente nell’hard rock, continuando a fare tournée e a pubblicare nuovo materiale fino al 21° secolo.
Durante la loro fase di maggior successo con album classici come ‘Don’t Touch The Light’ (1986), ‘Fireworks’ (1987) e ‘Point Blank’ (1989), il gruppo, insieme agli Scorpions e agli Accept, è stato annoverato fra i tre gruppi tedeschi più popolari a livello mondiale, tra cui successi trionfali in tutta Europa e all’estero, tour celebrati insieme ai Judas Priest e agli ZZ Top, dischi d’oro, posizioni elevate nelle classifiche, apparizioni in TV e oltre 35 milioni di visualizzazioni su YouTube del loro successo ‘You Make Me Feel’.
I marchi di fabbrica dei Bonfire continuano a essere e sono sempre stati brani hard rock profondamente melodici, guidati da accattivanti parti di chitarra, ritmi groovy e melodie vocali ossessionanti. Ancora oggi, il fondatore/chitarrista della band Hans Ziller e il suo eccezionale gruppo stupiscono regolarmente i loro fan con nuove uscite e spettacoli impressionanti.
L’attuale formazione dei Bonfire è composta da Hans Ziller e Frank Pané alle chitarre, Dyan Mair alla voce, Ronnie Parkes al basso e Fabio Alessandrini alla batteria.
Queste la track-list e la copertina del nuovo album ‘Higher Ground’:
1. Nostradamus
2. I Will Rise
3. Higher Ground
4. I Died Tonight
5. Lost All Control
6. When Love Comes Down
7. Fallin`
8. Come Hell Or High Water
9. Jealousy
10. Spinnin’ In The Black
11. Rock’n’Roll Survivor (2024 Version)
Photocredit: Leonard Ludwig
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