HI-GH – Till Death and After

HI-GH – Till Death and After

MOMR14048_HI-GH_TDAATornano a farsi sentire i capitolini Hi-Gh con il loro nuovo album intitolato ‘Till Death and After’, che segna la continuazione del loro cammino musicale iniziato nel 2012, affiancati oggi da una nuova etichetta, la Metal On Metal Records. Vi parlai degli Hi-Gh in occasione dei due precedenti lavori, l’Ep ‘Loud Frequences On Planet Jupiter’ del 2012 e il debut album ‘Night Dances’ del 2013. Oggi ve ne riparlo in occasione del secondo ed energico album ‘Till Death and After’.

Come ormai usuale per la band, sin dal confezionamento e dall’artwork il disco si presenta in maniera professionale e curato sotto ogni aspetto, la band è raffigurata in versione zombie dalle mani di Jowita Kaminska, che ne ha realizzato sia booklet che copertina. Sottolineati questi aspetti (cosa dovuta) passiamo al contenuto dell’album, che è possibile definire in sole tre parole: Sudore, Attitudine e Cazzotti!

Sin dall’oscura intro, che ben si accosta al tema zombie di cui sopra, oltre che al titolo, ci si ritrova catapultati con la mente all’interno di qualche fumoso bikers club dove sudore e puzza di birra adornano il contesto, mentre sul palco gli Hi-Gh picchiano come dannati e senza alcun fronzolo. Di fatto la proposta della band resta fondamentalmente invariata dalle produzioni precedenti, quindi quello speed metal tinteggiato di punk che tanto deve a band come Motorhead, Exciter, primi Destruction, Razor, Venom e, per citare qualche band italiana come riferimento, Fingernails e Anguish Force, tra le altre.

I brani mostrano la band con una rinnovata grinta, attitudine rock’n’roll che sfocia da ogni singolo accordo e, seppur nulla di innovativo viene messo sul disco, una performance che sa di fresco. Tanta grinta sparata in faccia all’ascoltatore che non potrà rimanere fermo per tutta la durata delle 11 tracce, escludendo l’intro ‘We Are the End of All’.

Gli Hi-Gh propongono anche alcuni spunti dalla nwobhm ed alcuni incrici di chitarra degni dei migliori Agent Steel dove viene palesemente mostrata la qualità dei musicisti, come per dire “facciamo baldoria, ma la facciamo come si deve e con stile”. Un esempio in ‘Sex Machine’ o ‘Deal of Death’. Episodi “letali” come ‘The Russian Border’ (dove aleggia il demone di Cronos e company con prepotenza), ‘Devil’s Fire’, ‘Your Bloody Face’ (con annesso rutto all’interno e cori nevrotici) e ‘White Car Fever’ non potranno lasciarvi indifferenti.

Tutti i brani seguono la medesima vena stilistica, come se uniti da un filo conduttore, pur mantenendo ognuno il suo “perchè” (detto in maniera elementare). Chitarre assassine e intelligenti, base ritmica schiaccia sassi e coordinata all’inverosimile che fanno da base al cantato grezzo e diretto.

Presenti anche alcuni momenti più rallentati come in ‘Born Under Evil Defence’, ma state tranquilli che la parte distruttiva è dietro l’angolo. Come dovrebbe concludersi un lavoro esplosivo come questo? Ma certo, con due sferragliate capaci di farvi staccare la testa dal collo a causa di un potente headbanging! Ci pensano ‘Forged In Hell’ e ‘German Metal Attack’ a lasciarvi esausti, ma soddisfatti a tal punto da ripigiare nuovamente il tasto di avvio del lettore e riprendere la battaglia.

Che dire di più? Se amate il caro e vecchio speed thrash metal dal piglio punk e genuino procuratevi immediatamente ‘Till Death and After’! Ben ritrovati Hi-Gh, è sempre un gran piacere!

A cura di Francesco “Chiodometallico” Russo

  • Band: Hi-Gh
  • Titolo: Till Death and After
  • Anno: 2014
  • Genere: Speed / Thrash Metal
  • Etichetta: Metal On Metal Records
  • Nazione: Italia

Tracklist:

  1. We Are the End of All
  2. Till Death and After
  3. The Russian Border
  4. Sex Machine
  5. Drug Your Destiny
  6. Devil’s Fire
  7. Born Under Evil Defence
  8. Your Bloody Face
  9. White Car Fever
  10. Deal of Death
  11. Forged in Hell
  12. German Metal Attack