Gli storici ATOMIC ROOSTER a Torino, racconto e photogallery della serata
Ieri sera -21 Novembre- il Peocio di Trofarello (Torino) ha offerto una serata all’insegna del rock/blues e del progressive anni ’70. Ospiti della serata i grandi e storici rocker britannici Atomic Rooster e, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, i Black Banjo che ad Ottobre hanno aperto per Vinnie Moore.
Purtroppo, nessuno della formazione classica degli Atomic Rooster è ancora vivo, ma l’attuale line-up, che dura ormai da un po’ di tempo, comprende due membri che sono passati attraverso gli anni nelle loro formazioni sin dai primi anni Settanta: il cantante Peter French, che ha ancora una bella voce, ed il chitarrista Steve ‘Boltz’ Bolton. Purtroppo, nella serata al Peocio mancava proprio French, assente per indisposizione, il quale è stato sostituito alla voce dal talentuoso tastierista Adrian Gautrey.
Sul palco del Peocio gli Atomic Rooster hanno aperto il concerto con un loro classico, ‘Sleeping For Years’, seguito da ‘Save Me/Friday 13’…incarnando il suono classico nel momento in cui, a cavallo degli anni Settanta, la psichedelia si evolse nell’heavy rock. Nell’ascoltare questi due brani si nota una grande interazione tra la chitarra di Boltz e la stupenda esecuzione dell’organo Hammond del talentuoso Gautrey, che si scompigliava i capelli mentre suonava il suo strumento con vigore. A seguire altri brani noti come ‘Can’t Take It No More’ e ‘Black Snake’ e poi, con la strumentale ‘Vug’ la band ha messo in mostra un talento unico nel loro genere. Ottimi anche gli altri due musicisti, il bassista Shug Milledge e l’eccezionale batterista Paul Everett.
Il set è diventato ancora più interessante con ‘Break The Ice’, resa famosa per il suo ritornello “I’m The One”, mentre l’intera gamma di materiale originale della band è stata eseguita suonando brani storici come ‘Death Walks Behind You’ e ‘Decision/Indecision’, apprezzate dal pubblico presente.
Ad aprire la serata degli Atomic Rooster sono stati i Black Banjo. Il nome della band si ispira alla cantante e cantautrice americana Rhiannon Giddens, come omaggio al blues e alle radici della cultura afroamericana.
Un gruppo potente formato da musicisti di grande esperienza. Alex Alessandrini alla voce solista e chitarra, Francesco “The Captain” Caporaletti al basso e Archelao “The Irish” Macrillo alla batteria. Musicisti con importanti esperienze affianco di nomi altisonanti del Rock ed un interessante background.
Nel 2021 i Black Banjo sono stati in tournée in tutta Europa come band di apertura per la leggendaria formazione britannica The Animals. Nel 2022, dopo l’uscita del loro secondo album ‘The Beauty And The Burst’, i Black Banjo sono stati nuovamente in tour in Europa aprendo per Gus G, straordinario chitarrista di Ozzy Osbourne e Firewind, e hanno suonato al Pistoia Blues Festival aprendo per Gov’t Mule.
Alla fine del 2022 la band è tornata sui palchi per un tour nazionale con il chitarrista Rowan Robertson, ex membro della band di Ronnie James Dio. Nel 2023 la band continua a girare l’Europa per aprire i concerti del chitarrista rock Steve Bolton per la storica band Atomic Rooster e anche come headliner. La band sta anche lavorando ad un nuovo album, la cui uscita è prevista tra la fine dell’anno e l’inizio del 2024.
A cura di Pino Panetta