Gli SKIANTOS impattano all’Hiroshima Mon Amour di Torino
Serata favolosa e sold out all’Hiroshima Mon Amour di Torino per la serata degli Skiantos, lo scorso venerdì 17 gennaio. Serata che mi ha molto sorpreso per la grande affluenza di un pubblico molto giovane e che conosceva ogni singolo brano suonato dalla band.
Seguo gli Skiantos sin dalla loro formazione, a metà degli anni ‘70 a Bologna, e già nella prima formazione sono presenti Roberto “Freak” Antoni e Dandy Bestia. Nel 1977 incidono per l’etichetta Harpo’s Bazaar la loro prima audiocassetta dal titolo ‘Inascoltabile’, che già contiene gli elementi essenziali di quel “rock demenziale” del quale sono considerati i primi e massimi esponenti con testi nonsense, musica punk e rock anni ’60-’70, canzone italiana e blues. Nel 1978 inizia la collaborazione con la Cramps ed esce il 45 giri ‘Karabigniere Blues’ e ‘Io Sono un Autonomo’… dopo questo successo escono con l’album ‘Monotono’ e successivamente, nel 1979, sempre per la Cramps, esce il mitico album, che io reputo il migliore, dal titolo ‘Kinotto’.
Gli Skiantos proseguono con i loro successi nell’underground italiano parlando a modo loro di lavoro, razzismo, amore, diversità, mentre Dandy Bestia e Tornado infiammano le loro chitarre e la base ritmica, formata da Max Magnus e la Molla, pestano duro. Purtroppo, la serata di Torino non ha avuto la presenza di Dandy Bestia (all’anagrafe Fabio Testoni) per motivi di salute.
Con poco ritardo, eccoli arrivare sul palco, poche parole di presentazione della serata e si apre subito con ‘Io Sono Uno Skianto’, tratto dall’album ‘Monotono’, per seguire subito con ‘Ti Rullo di Kartoni’ (tratta da ‘Kinotto’) e via di seguito con i loro grandi successi tra cui ‘Karabigniere Blues’ e ‘Kakkole’ per arrivate alla mitica ‘Kinotto’… tutte cantate all’unisono dal pubblico, mentre i più giovani si lanciavo nel pogo. A chiudere il concerto le songs ‘Mi Piaccion le Sbarbine’, ‘Largo all’avanguardia’ e la mitica ‘Bau Bau Baby’.
Gli Skiantos sono e restano una band cult della scena nostrana: veterani del punk, pionieri del rock demenziale e satirici censori della società contemporanea. La mancanza dell’indimenticabile Freak Antoni – deceduto nel Febbraio del 2014 – si fa molto sentire. Comunque, a distanza di cinquant’anni si fanno ancora beffe del mondo che li circonda, del pubblico e soprattutto di sé stessi. Gli Skiantos sono e restano gli Skiantos, punto a basta! Semidei del rock demenziale italiano, vivi e in splendida forma, hanno ancora un tiro da paura e per chi crede che siano finiti non è affatto vero e la serata all’Hiroshima Mon Amour ne è stata la prova.
Il nostro grazie va’ agli Skiantos ed all’organizzazione di Hiroshima Mon Amour per averci resi parteci all’evento!
A cura di Pino Panetta