EURONYMOUS (MAYHEM): il suo assassino riflette sul rapporto con la vittima

EURONYMOUS (MAYHEM): il suo assassino riflette sul rapporto con la vittima

Come tutti sapete – e sappiamo – l’ex chitarrista, storico leader e co-fondatore dei MayheM Euronymous (all’anagrafe Øystein Aarseth), venne ucciso a coltellate il 10 agosto del 1993 da Varg (non scriveremo il suo intero nome, né quello della band [ok, i Bvrzvm], per motivi di ban dalla rete, come molti sapranno). Li potete vedere insieme nella foto sopra, in testa all’articolo.

Il suddetto omicida, già bannato da ogni spazio in rete ad eccezione di Twitter – che utilizza con lo pseudonimo di Thulêan Perspective – continua imperterrito a condividere idee, riflessioni e “proclami”. Tra le ultime riflessioni vi è quella inerente il suo rapporto con Euronymous.

Varg (uno degli pseudonimi che ha sempre utilizzato nell’ambito black metal) scrive:

<<Per qualche ragione, continuo a sentire che “Vrag ha ucciso il suo stesso amico, buh”. Il mio primo pensiero quando sento questo è sempre: “Perché dovrei ucciderlo se fosse mio amico?” Queste persone non hanno senso. Se avessero detto: “Vrag ha ucciso il suo ex amico”, almeno avrebbe avuto un po’ più senso.

Ma è vero anche questo? Euronymous è mai stato mio “amico”?

Scopriamolo…

Beh, possedeva l’etichetta che pubblicò il mio primo album. Abbiamo corrisposto un po’ sulla musica. Forse 4-5 lettere in tutto. Quando la sua etichetta ebbe difficoltà, a causa della sua cattiva gestione, cercai di dare una mano per alcune settimane. Per amicizia? No. Perché la mia band era su quell’etichetta e ne aveva bisogno per sopravvivere affinché i miei album continuassero a vendere. (Sì, a quel tempo mi importava di Bvrzvm.)

Dato che la mia band era sulla sua etichetta, ha diffuso voci (spesso false) su di me, perché l’immagine era importante in quella scena. Ci abbiamo giocato insieme. (Purtroppo, devo dire.) Ma alla fine, aveva creato una tale immagine di me, che per la maggior parte delle persone ero più estremo di… del suo stesso Caos. La sua soluzione fu chiedermi di suonare il basso per loro nel loro disco [si riferisce al ‘De Mysteriis Dom Sathanas’, ndA] In questo modo i Mayhem avrebbero avuto ancora i membri più “estremi”. L’ho fatto, ma era arrabbiato perché non ho mostrato sufficiente interesse quando l’abbiamo registrato. Dal mio punto di vista, era il loro disco, non il mio, e non avrei interferito durante la produzione rendendolo più mio. Quindi ho appena registrato le mie linee di basso e praticamente ho lasciato subito lo studio.

Mi ha anche chiesto di aiutarlo con il suo negozio, anch’esso terribilmente mal gestito, e la cui economia era la stessa di quella della sua etichetta. I miei dischi erano esauriti e, a causa di questo enorme consumo, non si era mai permesso di stamparne altri. Questo era lo status quo già da diversi mesi nel 1992. Così ho accettai di fare una trovata pubblicitaria nel gennaio 1993. E l’ho fatto. Sapete tutti che, ormai… certe “acrobazie” [crediamo che si riferisca agli incendi che lui ed altri appiccarono a certe chiese] hanno creato un MASSIVO interesse per il suo negozio.

La sua reazione?

Ha chiuso il negozio, perché ai suoi genitori non piaceva l’attenzione che riceveva, a causa della mia bravata, e poi si è messo una felpa bianca e si è scusato a nome dell’intera scena Black Metal in Norvegia per tutto il disagio che avevamo causato… tutto mentre ero in prigione… perché? L’ho scoperto solo quando sono stato rilasciato per totale mancanza di prove, alcune settimane dopo. Quindi il mio intero sacrificio era stato inutile. Tre settimane di carcere per niente.

Dopo un pò di pensieri, decisi di abbandonare lui e la sua etichetta. Era chiaramente incompetente e anche io potevo farlo meglio di lui. Lo vedeva come un tradimento.

A questo punto tutti nella scena avevano perso il rispetto per lui. Per lui, però, non è stato per le sue “scuse per il maglione bianco”, ma per colpa mia. Stavo “spalando merda” su di lui. Sì, era vero. Ma così come tutti gli altri. Il suo status di duro ragazzo Black Metal divenne ridicolo per tutti.

Quando doveva mixare le registrazioni dei Mayhem, nella mia città natale, nessuno nella scena voleva ospitarlo a casa propria, quindi dovette affittarsi una stanza d’albergo. Nessuno a Bergen voleva più avere a che fare con lui. Lo abbiamo semplicemente ignorato. Per mesi. Penso per quasi sei mesi, prima che venisse ucciso.

E questo, secondo lui, era colpa mia…

Così ha iniziato a cospirare contro di me e pianificava di uccidermi. Ha raccontato ad altri nella scena i suoi piani, e poiché anche loro avevano perso il rispetto per lui, alcuni di loro me lo confermarono. Quando finalmente, nell’agosto del 1993, chiamò uno che credeva essere il suo migliore amico, Snorre dei Thorns, Quest’ultimo mi fece cenno di avvicinarmi e mi fece ascoltare quello che aveva da dire al telefono. Quindi, quando espresse a Snorre i suoi piani contro me, li ho sentìi dalla sua stessa bocca!

Ti sembra amichevole? È così che i tuoi “amici” si relazionano con te? Ti incolpano per i loro stessi errori e poi pianificano di indurti con l’inganno a visitarli, in modo che possano metterti fuori combattimento con una pistola stordente, legarti, metterti nel bagagliaio di un’auto e poi portarti nella foresta dove loro ti legherà a un albero e ti torturerà a morte durante le riprese? Quello era il suo piano per me!

Ho cercato di aiutarlo con i suoi affari, ma per motivi professionali (egoistici), non per amicizia. Suonavo il basso per la sua band, sempre per motivi professionali. No. Non è mai stato mio amico. Ho ucciso un ex socio in affari, se volete. Nel migliore dei casi un ex conoscente.

Naturalmente, c’è dell’altro in questa storia, e il motivo per cui ho tagliato tutti i legami con lui è legato al fatto che era un comunista e un pervertito, ma per ora mi limiterò a questo.

Saluti>>

‘De Mysteriis Dom. Sathanas’: a vent’anni dalla gemma nera dei MayheM!