Elvenking + Ruinthrone + Winterage @ Traffic Club: il report della serata!
Live report “A Night With Elvenking! Opening Act: Ruinthrone+Winterage”– Traffic Club, 5 Aprile 20013 (Roma)-
E’ il 5 Aprile e siamo al Traffic, locale rinomato nella scena romana. L’affluenza del pubblico è notevole sin dall’orario di apertura del locale stesso e l’atmosfera si scalda in attesa dell’esibizione dei genovesi Winterage che ci sorprendono immediatamente presentando tre brani nuovi che andranno a completare la tracklist del loro primo album in uscita tra qualche mese. ‘The Golden Worm’ e ‘Wirewings’ sono due pezzi davvero validi e le parti soliste del violino sono incantevoli.
‘La Grotta di Cristallo’ ha il testo in italiano e viene eseguita con maestria da parte di tutta la band che decide di introdurre uno strumento particolare, cioè le uilleann pipes. I Winterage sono sempre stati un gruppo prevalentemente strumentale sicchè il ruolo vocale è affidato, per la maggior parte, al violino. Le prime note successive sono subito riconoscibili: si tratta di ‘Ancient Forces’ e con ‘Power in My Veins’ aumenta il coinvolgimento. Davvero una buona presentazione che termina con un altro brano fresco di produzione, ‘Crown to the Crowds’ che non smentisce l’ottimo lavoro fatto fin’ora.
Cambio palco e i romani Ruinthrone sono pronti per deliziare pubblico e fan con il loro release party:è uscito,infatti,il loro primo album ‘Urban Ubris’ (link recensione Qui) di cui eseguono sette tracce. ‘Breathe the Decay’ è la scelta attuata dalla band per entrare in scena. Un bell’intro introspettivo che precede la tempesta successiva di power. ‘Summoner’ e ‘Blinded’ hanno già conquistato il pubblico che canta sin dalle strofe. Segue la profonda ballad ‘Another Cry’ e si torna a scapocciare con ‘Throne of your Ruin’ e ‘Dance of Lights’. Nonostante i Ruinthrone fossero già in vista sulla scena romana , bisogna solo confermare la loro bravura in quanto reputabili impeccabili. L’ultimo pezzo in programma è la meravigliosa ‘Chant From the Sky’ che viene portato, in sede live, con la vocal guest di Francesca Messali (già voce dei Rainfall) che si rivela una graditissima sorpresa.
Velocissimo e attesissimo cambio palco, il pubblico è ansioso e gli Elvenking fanno il loro tipico, sensazionale ingresso previsto dall’Era Tour. Giù le maschere e i mantelli e ‘Trows Kind’ apre il sipario su uno spettacolo assicurato. Segue ‘I am the Monster’ tratta dal nuovo album ed è sgomento. La band è in formissima e va avanti con ‘Runereader’. La carica del frontman è sempre così coinvolgente che è impossibile non rispondere alle sue provocazioni giocose con il pubblico per cui presenta la travolgente ‘We Animals’, sempre tratta dall’album ‘Era’.
La ricca scaletta prosegue con ‘Walkin Dead’ e ‘The Cabal’, brano, quest ultimo, che ci riporta all’album ‘Red Silent Tides’ . Un salto in Heathenreel ci sta tutto grazie ‘Pagan Purity’ e con ‘The Loser’ il pubblico continua a scatenarsi. Gli Elvenking non si smentiscono mai e sulle note finali di ‘Through Wolf’s Eyes’, Damna fa le dovute presentazioni: Lethien si diletta in un assolo di violino particolare, molto bello e coinvolgente che alterna divertimento e tecnica. Immediato è l’attacco di ‘White Willow’, ma …questi sono gli accordi di ‘The Divided Heart’! Tocca finire di approfittare della tenuta delle corde vocali! Che scaletta! Che spettacolo dopo l’assolo di batteria di Symohn.
La dose di adrenalina aumenta con l’esecuzione di ‘Poor Little Baroness’ tratta da ‘Era’ e su ‘Neverending Nights’ il pubblico è ormai in preda al power. Damna annuncia ‘The Winter Wake’ come ultimo pezzo in programma. L’ultima uscita discografica è sicuramente un altro centro nel bersaglio per gli Elvenking, dal sound più cupo, ma che rispetta perfettamente i canoni adottati sin dall’inizio della formazione della band. Oh! I friulani sono tornati sul palco per regalarci altri due brani: strepitoso ‘The Wanderer’ e ‘Not my Final Song’ chiude una performance clamorosa che ha fatto divertire, ballare e cantare un pubblico stupendo.
I miei personali complimenti agli Elvenking, ai Winterage che sono scesi per la prima volta a Roma dimostrando il loro prezioso valore, ai Ruinthrone che hanno presentato il loro primo album con un’esibizione eccelsa.
a cura di Benedetta Kakko Delli Quadri