DEFACED: il video di ‘Culling the Herd’, in anteprima dal nuovo album ‘Icon’

DEFACED: il video di ‘Culling the Herd’, in anteprima dal nuovo album ‘Icon’

La band death metal svizzera Defaced annuncia l’uscita del loro attesissimo terzo album in studio, Icon, la cui uscita è prevista per il 30 gennaio 2026 tramite Massacre Records. L’album sarà disponibile in formato CD Mediabook, vinile LP in edizione limitata e digitale, e offrirà 41 minuti di metal estremo preciso, punitivo e atmosferico.

In concomitanza con l’annuncio dell’album, la band pubblica il primo singolo e video musicale Culling The Herd, un’esplosione breve, violenta e ad alta energia che cattura l’essenza del nuovo disco. Scritto durante un’intensa sessione di un giorno, il brano spinge l’aggressività dei Defaced al limite, fondendo influenze di estremismo moderno con il loro caratteristico mix di death metal, intensità grindcore ed estetica black metal.

Il chitarrista Marco Kessi commenta: <<‘Culling The Herd’ è stata scritta per essere pura energia concentrata. Volevamo un brano che colpisse all’istante, senza accumulo, solo impatto. Rappresenta la mentalità spietata dell’Icon: eliminare le debolezze, sradicare la resistenza e andare avanti a tutti i costi!>>

Culling The Herd rappresenta la visione del mondo della figura centrale dell’album: il sovrano oppressivo al centro della narrazione concettuale degli Icon . Chiunque rallenti il ​​progresso o osi resistere al regime viene eliminato senza esitazione. Con il suo ritmo incessante e la sua interpretazione feroce, il brano è destinato a diventare uno dei preferiti dal vivo e un’immediata dichiarazione d’intenti per questa nuova era dei Defaced.

Dopo anni di meticolosa scrittura e due cicli completi di pre-produzione, Icon si pone come il lavoro più orgoglioso e attentamente costruito della band fino ad oggi. I Defaced si sono impegnati a fondo per perfezionare ogni dettaglio, riscrivendo e scartando materiale finché ogni canzone non corrispondesse esattamente alla loro visione creativa. Prodotto, mixato e masterizzato da Simon Egli e Romano Galli presso l’Hardbeat Studio di Eggiwil, l’album cattura l’energia grezza della band con raffinata chiarezza e un rinnovato senso di scopo.

Icon segna anche la prima apparizione in studio del cantante Thomas Gertsch, del chitarrista Matze Schiemann e del bassista Michael Gertsch, ognuno dei quali porta nuove influenze che hanno contribuito a plasmare l’ampia tavolozza sonora dell’album. Pur essendo saldamente radicato nel death metal, il disco si avventura nell’aggressività del grindcore, nelle atmosfere del black metal e in una spiccata passione per le armonie e l’atmosfera, rimanendo fedele al DNA della band e spingendo il loro sound oltre ogni limite.

Dal punto di vista dei testi, l’album esplora l’autoritarismo, la sorveglianza di massa e la manipolazione psicologica dal punto di vista dell’oppressore stesso. L’interpretazione visiva di questo concetto distopico è stata creata dall’acclamato artista Pär Olofsson, la cui grafica riflette perfettamente i temi del disco.

Questa la copertina:

Defaced – ‘Icon’ (2026)

 

Photocredit: Gorka Rodrigo (Gorka Photography)