CRYPTORSATAN – Alienus Suicidum Supplicium
E dopo le recensioni passate, ecco riapparire su Suoni Distorti Magazine il moniker Cryptorsatan, one man band albanese portata avanti da Lord Of Hell.
Dall’inizio di questo 2012 ad oggi, il nostro si è fatto sentire, seppur a livelli molto underground, con numerosi demo ed uno split. L’ultimo suo lavoro recensito, mi fece intravedere una lieve crescita sotto ogni punto di vista, ma oggi mi sono ricreduto dopo aver ascoltato questo ‘Alienus Suicidum Supplicium’, uno dei più recenti demo di quelli citati prima, che per la precisione sono, ad oggi, circa una ventina.
Ovviamente le tematiche continuano ad essere le stesse, quindi contro il cristianesimo, piene di odio e malvagità. Ma vediamo nello specifico le due tracce che compongono questo demo…..
La prima, ‘Alienus Xathannath Pactum Diabolicum (Liberus Spiritus)’, è una suite ambient dalla durata di quasi undici minuti.
Il pezzo risulta molto statico, con una base di sinth che propongono situazioni sonore identiche a quanto già fatto in passato dallo stesso Lord Of Hell, senza alcuna variazione, risultando ripetitive.
La singola chitarra acustica tocca qualche corda per dare quell’accento volutamente stonato e di tanto in tanto appare la chitarra elettrica che propone riff molto thrashy styla, seppur si rimanga a tempi lentissimi e soft. Scordatevi basso e drum machine, come in altre occasioni, di cui non vi è neanche l’ombra.
A circa metà pezzo prende piede il cantato, paragonabilissimo al lamento di un demone, che sembrerebbe mandare qualche maledizione, seguendo, coerentemente, quanto detto con i demo precedenti.
Personalmente avrei fatto a meno di un pezzo simile, poichè si potrebbe pensare di ascoltare una prova di registrazione e nulla di più.
Tutta la durata gioca su questi elementi descritti, avvolgendovi con le atmosfere ambient, come già detto, dal risultato ancora immaturo; pensare che con l’ultimo lavoro recensito dei Cryptorsatan vedevo un bagliore di crescita, ma evidentemente mi sbagliavo.
Dopo uno stacco, come se il pezzo finisse e subito dopo ne riattaccasse uno simile, si riparte con in più la voce che, come nella song precedente, ricorda un demone lagnante, ma il problema dei volumi sballati persiste, non facendo usufruire di un pezzo che fondamentalmente non mi sembra malaccio.
Un musicista che si ostina ad andare avanti con le sue idee, cosa buona, ma errando, per quanto mi riguarda, su molti punti.
A me non resta che sperare in un cambiamento per quanto riguarda i prossimi demo di cui parleremo; perchè statene certi che altri ne arriveranno.
Se si continuerà su questa strada non ci sarebbe più nulla di cui parlare, per quanto riguarda i Cryptorsatan.
Un demo perfettamente trascurabile!
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.