Classix Magazine: la rivista musicale diventa indipendente, parola al "Fuzz"!
Chi segue la rinomata testata musicale nostrana, Classix Magazine (e Classix Metal, figli della stessa mamma, per chi non lo dovesse sapere), è consapevole dei numerosi ritardi nell’uscita e nella distribuzione, cosa che, però, non va attribuita al direttore (il buon Francesco “Fuzz” Pascoletti) o qualcun altro della redazione; bensì sono “colpe” da ritrovare nell’editore. Proprio per questo, stanchi di questa brutta situazione, la testata ha deciso di mettersi in proprio anche per quanto riguarda il lato editoriale, così da poter essere interamente indipendenti. Vi riportiamo quanto emesso dalla pagina facebook della testata, a firma del sopra citato “Fuzz”:
“Chi di voi, sulla nostra pagina FB, ha letto il post con il titolo WE CAN DO IT, WE WILL DO IT (che in realtà non è altro che l’editoriale del numero 41 di Classix), e magari è riuscito anche a leggere qualcosa fra le righe, chi si è domandato cosa diavolo fosse questo loghino che abbiamo messo come sfondo (che non è affatto quello di una nuova band di cui ci siamo innamorati), potrà forse essere interessato a quanto ora cercherò di dire…
Vogliamo mettere al centro di tutto una parola brevissima, semplice, eppure così difficile da far uscire dalle labbra. Una parolina (in realtà trattasi di un avverbio di affermazione) microscopica, ma colossale, che racchiude in sè un potenziale infinito.
Ci siamo guardati allo specchio, chiedendoci se avevamo ancora voglia di fare questo lavoro e questo tipo di giornali, e la risposta è stata: sì!
Quindi ci siamo confrontati, abbiamo soppesato le energie per capire se ce la sentivamo di proseguire il cammino contando solo sulle nostre forze, e la risposta è stata: sì!
Non ancora soddisfatti, ci siamo interrogati per capire se ha un senso, un valore, uno scopo o semplicemente se è ancora divertente per noi, che non abbiamo più 18 anni (e neanche 20, se è per questo), continuare a combattere in nome di una passione che spesso ti prende a pugni nello stomaco e a calci nelle palle, e la masochistica risposta è stata: sì!
D’altronde, dire “sì” a tutto quello che la vita ti propone, è dieci, cento, un milione di volte meglio che dire no. Il sì per noi rappresenta una fonte di energia, un segno di positività, una voglia di azione, un marchio di continuità. Non ci sono mai piaciuti quelli che gettano la spugna davanti alle difficoltà, ma quelli che si rimboccano le maniche. Non tifiamo per i campioni che se ne vanno quando sono in cima, ma per quelli che continuano e magari cadono nella polvere. E si rialzano. C’è più gusto, cazzo!
Cosa rappresenta tutto questo nei fatti? Cosa c’è dietro queste belle chiacchiere sentite tante volte? Say Yes Publishing è un gruppo editoriale creato dal sottoscritto, il Fuzz, che aggiunge l’ultimo tassello, quello di editore, alla serie di ruoli che mi vede da sempre coinvolto in Classix e Classix Metal: fondatore, genitore, caporedattore, padre spirituale, consulente, psicologo, dittatore, gran bastardo egocentrico…
Questo vuol dire che, dai numeri in uscita, Classix e Classix Metal saranno riviste veramente autonome, libere, indipendenti… sole e nude davanti all’orda inferocita… oddiomio!!!
Da oggi camminiamo da soli e diventiamo editori di noi stessi, l’ultimo passo che mancava alla piena realizzazione di sè e alla presa di coscienza di queste riviste (e soprattutto di chi le fa). Un passo che forse era doveroso compiere almeno tre o quattro anni fa e che più volte ci era stato consigliato da amici e addetti ai lavori, dai colleghi e addirittura anche dagli ex editori… Lo avessimo fatto prima, probabilmente oggi saremmo più sicuri di noi, avremmo un maggior numero di lettori soddidfatti e non verremmo più considerati il ridicolo bimestrale che esce tre volte all’anno, se va bene…
Ovviamente assumersi oneri e onori, spese (tante!) e guadagni (pochi e incerti) potrà essere considerato un atto coraggioso o l’ultimo rantolo prima della morte, una mossa intelligente o suicida, un passo ardito, opportunistico o forse una mera operazione di business, chiamatela come volete, ma è qualcosa che DOVEVAMO E VOLEVAMO fare, consci che una simile mossa è solo un salto nel vuoto, se fatta senza il supporto dei lettori.
Quello che è certo, è che da oggi non ci sono più scuse!
Non daremo più ad altri la colpa dei ritardi, dei problemi, della confusione, delle deadline mancate, delle copie in mailing list mai spedite, degli abbonamenti dimenticati (o addirittura di abbonamenti che continuano arrivare anche quando l’abbonamento è scaduto!). Non ci saranno oscuri responsabili se in redazione avremo malcontenti, malumori e malesseri, voci di rivoluzione e dimissioni improvise, scazzi per motivi di vile pecunia o false promesse, magari quelle fatte da entità che i collaboratori neanche hanno mai visto o conosciuto. Da oggi non sarà più “colpa” di chissà chi, ma colpa (o merito) nostro! Tutti pregi e difetti delle nostre riviste saranno solo ed esclusivamente i nostri. Lettori, collaboratori, partner vari, tipografi e distributori di Classix e Classix Metal avranno un solo referente (anzi, due): Classix e Classix Metal!
Questo è quanto, una breve lettera aperta per assicurarvi che qui i motori ruggiscono, le palle fumano e l’umore è alto. Ripartiamo da noi, che oso pensare sia tutto quello che interessa a chi (ancora) legge le nostre riviste.. Classix 41 sta arrivando in edicola, Classix Metal 21 è in chiusura e stiamo già assemblando Classix 42. Noi abbiamo voglia di esserci e di recuperare il tempo perduto; voglia di chiudere vecchi capitoli, vecchie storie e vecchie abitudini; voglia di novità e concretezza. Noi ci siamo, voi ci sarete?
Non perdete tempo a rispondere, lo faccio io per voi, perchè la risposta deve essere una sola, sempre quella: SÌ!!”
Dunque l’appuntamento con Classix e Classix Metal magazines resta come sempre in edicola, stavolta in maniera più precisa. Vi riportiamo di seguito i links inerenti gli spazi web delle riviste:
Fondatore di Suoni Distorti Magazine e motorheadbanger.