BLACK SABBATH: Iommy, Butler e Ward ricordano ‘Sabotage’ per i suoi 50 anni

BLACK SABBATH: Iommy, Butler e Ward ricordano ‘Sabotage’ per i suoi 50 anni

Il chitarrista dei Black Sabbath Tony Iommi, il bassista Geezer Butler e il batterista Bill Ward hanno rilasciato dichiarazioni a Rock Candy per i 50 anni dall’uscita del sesto album in studio della band, Sabotage, nel 1975.

I tre musicisti ricordano lo stress e la tensione derivanti dal contenzioso con il loro ex manager, mentre allo stesso tempo cercavano di creare nuova musica pensata per superare i limiti di ciò che il gruppo di Birmingham aveva precedentemente ritenuto possibile.

Butler racconta: <<Eravamo ovviamente immensamente incazzati perché non avevamo quasi nulla da mostrare per cinque anni di tour, scrittura e registrazione costanti. È stato difficile dividere il tempo tra la creazione di musica e il tempo trascorso negli studi legali, con i QC e nei tribunali. Ma con le spalle al muro penso che alcune delle canzoni di ‘Sabotage’ fossero le più arrabbiate che avessimo mai scritto>>.

<<Non è stato facile, perché alla fine il processo è avvenuto proprio nel bel mezzo della registrazione di ‘Sabotage’>>, afferma Iommi. <<Un minuto prima ti preoccupavi se un riff fosse giusto per una canzone, quello dopo eri seduto in tribunale>>.

Nonostante queste enormi tensioni esterne, i Black Sabbath erano assolutamente determinati ad andare avanti nel loro viaggio musicale.

Butler ricorda: <<Eravamo in una fase sperimentale all’epoca. Avevamo introdotto diversi strumenti nel precedente album (‘Sabbath Bloody Sabbath’), e ancora una volta eravamo alla ricerca di nuove direzioni. I sintetizzatori erano relativamente nuovi a quel tempo, quindi abbiamo provato a introdurli in alcune canzoni. È stato divertente giocarci un po’>>.

Con le spalle al muro, i Black Sabbath hanno dato il massimo per produrre alcuni dei brani rock più emozionanti degli anni ’70 (o di qualsiasi altro decennio).

Aggiunge Geezer: <<‘Hole In The Sky’ e ‘Symptom Of The Universe’ sono due delle mie canzoni preferite in assoluto dei Black Sabbath. Mi piace ancora suonarle e prendono davvero vita quando le eseguiamo dal vivo>>.

Bill Ward esordisce: <<Ero davvero, davvero contento della scrittura. Penso che ci stessimo espandendo, permettendoci di espanderci. Avevamo fatto molta strada dalla canzone ‘Black Sabbath’, per quanto grande sia quella canzone. Ho pensato che la ricchezza di ciò che stavamo facendo in ‘Sabotage’ fosse brillante!>>

L’intervista integrale è disponibile su Candy Magazine.

 

Rispondi