RICCARDO GIOGGI – A Theory Of Dynamics
Siamo di fronte ad un bellissimo album di musica strumentale come piacciono a me, ricco di promesse, quasi sempre mantenute, di contenuti e generi vari che si intrecciano, e si dissolvono nella maniera più naturale possibile. Un fiumiciattolo limpido che gorgoglia e disegna giochi di luce.
La musica di Riccardo Gioggi, è fluida, cristallina, intelligibile, abbastanza originale (e penso che sia un notevole traguardo al giorno d’oggi), gli arrangiamenti sono curati e la produzione è eccellente. Se proprio devo citare qualche big per un accostamento direi che quest’album mi ha riportato in mente qualcosa di vagamente riconducibile a ‘No Gravity’ di Kiko Loureiro, sia nelle digressioni solistiche che nell’alternanza tra pezzi più soft e heavy, ma condito con quel che di funky che non guasta e qualche momento più duro alla LTE.
Ottime le prove di basso e batteria, che sono funzionali e precise e creano una base salda per le melodie ed i fraseggi della chitarra. Gli high lights del disco, per quanto mi riguarda, sono l’opener ‘Time Rush’, ‘Even Tide’, la dolce ‘Air’, e la title track a conclusione del disco.
Non mi sento di aggiungere, altro, cercatelo, ascoltatelo, acquistatelo. Non ve ne pentirete.
I miei più sentiti complimenti a Riccardo, questo è un ottimo debut album, consigliato a tutti gli amanti della musica strumentale.
- Artista: Riccardo Gioggi
- Titolo: A Theory Of Dynamics
- Anno: 2012
- Etichetta: Digital Nations Entertainment
- Genere: Instrumental Rock/Alternative Rock
- Nazione: Italia
- 1. Time Rush
- 2. Dreamt 11
- 3. Designs
- 4. The Spy Song
- 5. Every Single Step
- 6. Meridians
- 7. Even Tide
- 8. Air (feat. Michael Manring)
- 9. A Theory Of Dynamics
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