Secondary Ticket: Live Nation ribatte, Vasco Rossi se ne và e continua la bufera!

Ha alzato un gran polverone lo scoop de ‘Le iene’ sul secondary ticket (o bagarinaggio, per dirla in maniera più popolare). Dopo il servizio del programma televisivo – vedi qui – dal quale è emerso, con dati alla mano, che Live Nation sia coinvolta nella rivendita dei biglietti ai “bagarini on-line”, è arrivato subito un’azione da parte di Barley Arts Promotion con una lettera aperta del titolare Claudio Trotta ad Assomusicache potete leggere qui – con la richiesta di prendere una decisione importante.

Nel frattempo, Vasco Rossi si è arrabbiato, congelando la collaborazione con Live Nation e, quindi, uscendo dal loro roster. Di seguito il comunicato reso noto dal managment di Rossi:

<<Dopo aver appreso dal servizio televisivo de Le Iene di un possibile coinvolgimento di Live Nation nella rivendita “secondaria” di biglietti per i concerti in Italia,
Giamaica management comunica di avere attualmente sospeso ogni rapporto commerciale con Live Nation e si riserva di agire per vie legali essendo totalmente estranea a quanto emerso dal servizio giornalistico.
Giamaica ritiene che l’attività di secondary ticketing, altamente speculativa, è da tempo riconosciuta come dannosa non solo per il pubblico ma anche per gli artisti che a loro insaputa e loro malgrado si ritrovano per errore coinvolti.
Giamaica management>>

In tutto ciò è arrivata una risposta di Live Nation, che ricopiamo di seguito:

<<In riferimento al servizio andato in onda la sera dell’8 novembre all’interno del programma televisivo “Le Iene“, Live Nation precisa e puntualizza che le affermazioni contenute nel servizio si riferivano unicamente a pochi Artisti internazionali e che nessuno degli Artisti italiani ha mai chiesto di assegnare biglietti dei loro spettacoli al mercato di vendita secondario.Ugualmente Live Nation garantisce di non aver spontaneamente immesso sul mercato secondario quantitativi di biglietti dei concerti di Tiziano Ferro, Giorgia e Marco Mengoni, attualmente in vendita. Live Nation Italia>>

Contemporaneamente alcuni artisti facenti parte del roster dell’agenzia imputata hanno detto la loro tramite i social networks, di cui ve ne riportiamo due che sono girate in rete più frequentemente.

L’amareggiato Tiziano Ferro si è espresso dicendo: <<Vorrei concedermi alla rabbia e all’istinto del momento ma la verità è che non posso. La mia priorità sono le circa 150 mila persone che hanno già deciso di esserci durante il mio prossimo tour. Mi è stato assicurato e garantito che Live Nation non ha mai, oggi come in passato, immesso miei biglietti sul mercato secondario. Detto ciò prendo le dovute distanze da chi ha sbagliato, per loro ci saranno di certo conseguenze ma adesso ho solo una priorità: questo tour e i miei fan. Non possiamo fermarci, nonostante tutta la bruttezza che ci sta investendo>>

Mentre Mengoni ha dichiarato: <<Lavoro con Live Nation dal 2014 – spiega il cantante – e né io né il mio management abbiamo mai avuto alcuna evidenza di irregolarità nella vendita dei concerti. Stiamo facendo le opportune indagini per la tutela dei diritti del pubblico e per verificare la massima trasparenza sullo svolgimento dei fatti>>

Intanto la Procura di Milano ha aperto un’indagine per fare chiarezza, spinti anche dai precedenti casi dei biglietti di Coldplay e Bruce Springsteen. Vedremo come andrà a finire…