DEMONSTEALER: il video di ‘The Propaganda Machine’, title-track del nuovo disco

DEMONSTEALER: il video di ‘The Propaganda Machine’, title-track del nuovo disco

Demonstealer, progetto del polistrumentista e cantautore death metal indiano Sahil Makhija, ha rilasciato il video di ‘The Propaganda Machine’; title-track del nuovo album che uscirà il prossimo 31 Marzo 2023 per Black Lion Records.

Ad accompagnare Makhija su questo singolo troviamo la partecipazione di Ken Bedene, batterista degli Aborted, Stian Gundersen, bassista dei Blood Red Throne e la tastierista Anabelle Iratni (Veile, ex Cradle of Filth).

Sulla traccia, Demonstealer spiega: <<Questa canzone parla davvero dei tempi in cui viviamo. La propaganda esiste da sempre, ed è quasi con una precisione simile a una macchina che si diffonde alle masse. È straziante vedere come le persone seguano ciecamente le informazioni dissipate attraverso queste organizzazioni e i vari mezzi utilizzati. Questa canzone parla di questo. La traccia presenta Ken Bedene (Aborted) e Stian Gundersen (Blood Red Throne) rispettivamente alla batteria e al basso. Insieme, noi tre scateniamo un assalto sonoro diretto e inesorabile. Brutale e pertinente è come mi piace descrivere questa traccia!>>

Dal nuovo album ‘The Propaganda Machine’, Demonstealer ha già anticipato i singoli ‘Monolith Of Hate’ e ‘The Fear Campaign’. Li trovate entrambi in questo articolo!

Con una line-up stellare di musicisti metal provenienti da tutto il mondo, ‘The Propaganda Machine’ è un altro capitolo nella storia di una delle leggende underground più tenaci della musica heavy. Il nuovo album di Demonstealer è un viaggio brillantemente malvagio di 40 minuti con artisti di rilievo quali i batteristi Hannes Grossmann (Alkaloid, Triptykon, Blotted Science), James Payne (Kataklysm, Hiss From The Moat), Ken Bedene (Aborted) e Sebastian Lanser (Obsidious, Panzerballett), la tastierista Anabelle Iratni (Veile, ex Cradle of Filth), i bassisti Dominic “Forest” Lapointe (First Fragment, Augury, BARF), Stian Gundersen (Blood Red Throne, You Suffer, Son of a Shotgun), Martino Garattoni (Ne Obliviscaris, Ancient Bards) e Kilian Duarte (Abiotic, Scale the Summit) ed i chitarristi Alex Baillie (Cognizance), Dean Paul Arnold (Primalfrost) e Sanjay Kumar (Equipoise, Wormhole, Greylotus).

Qui sotto, riportiamo la track-list (con partecipazioni) e la copertina dell’album:

1. The Fear Campaign
(Hannes Grossmann, Dominic “Forest” Lapointe, Anabelle Iratni & Dean Paul Arnold)
2. Monolith of Hate
(James Payne, Martino Garattoni & Anabelle Iratni)
3. The Propaganda Machine
(Ken Bedene, Stian Gundersen & Anabelle Iratni)
4. The Art of Disinformation
(Sebastian Lanser, Kilian Duarte, Alex Baillie & Anabelle Iratni)
5. Screams of Those Dying
(Hannes Grossmann, Dominic ‘Forest’ Lapointe & Anabelle Iratni)
6. The Great Dictator
(James Payne, Martino Garattoni & Anabelle Iratni)
7. The Anti-National
(Sebastian Lanser, Kilian Duarte & Anabelle Iratni)
8. Crushing the Iron Fist
(Ken Bedene, Stian Gundersen, Sanjay Kumar & Anabelle Iratni)

Demonstealer – ‘The Propaganda Machine’ 2023

Sahil Makhija, meglio conosciuto come Demonstealer, è stato a lungo uno dei pilastri della scena heavy metal in India. Dall’essere all’avanguardia di una nascente scena metal fino a diventare uno dei suoi sostenitori più visibili e rispettati oggi, Demonstealer è parte integrante della crescita della comunità metal indiana.

Nel 2000, Demonstealer hanno formato i Demonic Resurrection, una delle band metal più famose e più grandi dell’India. Negli ultimi due decenni, la band è diventata uno dei volti più riconoscibili del metal indiano, a livello nazionale e internazionale. Inoltre, nel 2000, ha fondato il primo studio di registrazione indiano dedicato esclusivamente al metal, una casa per tutte le migliori band metal del paese.

Cinque anni dopo, ha lanciato la Demonstealer Records – la prima etichetta discografica metal dell’India. L’etichetta includeva il meglio della fiorente scena metal indiana nel suo elenco e artisti di fama internazionale autorizzati, tra cui Behemoth e Dimmu BorgirDemonstealer ha anche fondato e diretto il Resurrection Festival, insieme a Husain Bandukwala (bassista dei Demonic Resurrection). Per anni è stato l’unico festival dedicato al metal estremo in India. Inutile dire che l’impatto di Demonstealer sulla scena nazionale non può essere sottovalutato.

A parte il successo dei Demonic Resurrection (5 album in studio, premio Metal Hammer Golden God , numerosi tour e festival nel Regno Unito e in Europa), la carriera solista di Demonstealer è notevole. Dal suo album di debutto, And Chaos Will Reign (2008), a The Holocene Termination (2021), Sahil ha tracciato un fragoroso percorso solista.

Photocredit: Ashish Kamble